La maggior parte delle acqua sono purtroppo inquinate dalle microplastiche. I ricercatori dell’Università del Missouri hanno sviluppato un metodo efficace e sostenibile per rimuovere le microplastiche dall’acqua
Come togliere le microplastiche dall’acqua che beviamo tutti i giorni. La plasticas è una delle principali cause di inquinamento ambientale, e le microplastiche, particelle minuscole e invisibili, sono particolarmente preoccupanti per la salute umana. Anche se non ci sono studi definitivi sui loro effetti, è meglio evitarle.
Le analisi hanno mostrato che l’acqua in bottiglia contiene alti livelli di microplastiche e nanoplastiche. In un litro di acqua, possono esserci tra 110.000 e 400.000 particelle di queste microparticelle, con una media di circa 240.000, secondo uno studio pubblicato nei Proceedings of the National Academy of Sciences.
Le nanoplastiche sono particelle di plastica con dimensioni inferiori a un micron, molto più piccole di un capello umano, che misura circa 83 micron. L’inquinamento da microplastiche nelle acque in bottiglia è causato dal contatto con la plastica stessa e dai filtri a osmosi inversa utilizzati durante la produzione.
Attualmente, non ci sono studi che dimostrino con certezza se le microplastiche siano dannose per la salute. Tuttavia, si consiglia di limitarne l’uso. Recenti ricerche hanno indicato che l’acqua del rubinetto contiene solo 4,24 particelle di microplastiche per litro, eppure in Italia molte persone preferiscono l’acqua in bottiglia.
Recentemente, ricercatori dell’Università del Missouri hanno sviluppato un metodo efficace e sostenibile per rimuovere le microplastiche dall’acqua. Utilizzando solventi eutettici profondi idrofobici (HDES), che galleggiano sulla superficie dell’acqua come l’olio, sono riusciti a eliminare il 98% delle nanoplastiche da acqua dolce e salata. Miscelando rapidamente questi solventi, le microplastiche si accumulano sulla superficie dell’acqua e possono essere rimosse facilmente.
Tra i diversi sistemi HDES testati, quelli con rapporti molari di bromuro di tetrabutilammonio e acido decanoico, o bromuro di tetraottilammonio e acido decanoico, hanno mostrato l’efficienza migliore, con una rimozione quasi totale delle microplastiche.
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