L’evoluzione del pallone da calcio: dal cuoio di maiale al poliuretano termoplastico

Il pallone da calcio è molto più di un semplice oggetto: è il simbolo di uno sport che unisce persone di ogni età, cultura e nazionalità in tutto il mondo

L'evoluzione del pallone da calcio: dal cuoio di maiale al poliuretano termoplastico
L’evoluzione del pallone da calcio: dal cuoio di maiale al poliuretano termoplastico. Il calcio è uno sport che vanta un seguito mondiale, con milioni di tifosi appassionati in tutto il mondo. La palla da calcio, anche se spesso sottovalutata, è il vero protagonista di ogni partita. La prima palla da calcio, utilizzata nel Regno Unito, risale al XIV secolo ed era fatta di pelle di maiale riempita di crine di cavallo. Nel corso degli anni, sono stati sviluppati palloni sempre più moderni, con strati di gomma o altri materiali sintetici al posto della pelle.

Come deve essere un pallone da calcio?

Secondo il regolamento ufficiale, un pallone da calcio deve essere una sfera con una circonferenza compresa tra 68 e 70 centimetri e con un peso che varia dai 410 ai 450 grammi.

La pressione di gonfiaggio consentita varia tra 0,6 e 1,1 atmosfere, normalizzate al livello del mare.

La colorazione del pallone può variare, ma in generale è scelta in modo da creare un contrasto visivo col campo da calcio per renderlo più visibile dal pubblico e dalle telecamere. Pertanto, i palloni da calcio sono spesso bianchi o gialli, ma in alcune situazioni particolari (come ad esempio la neve) possono essere utilizzati palloni di altri colori come arancione.

Storia e curiosità del pallone da calcio

La storia del pallone da calcio ha radici antiche, risalenti almeno all’epoca dell’antica Roma.

Quando, poi, il calcio moderno stava per essere inventato, le palle più diffuse erano fatte di vesciche di maiale gonfiate.

Con l’avvento del campionato di calcio inglese nel 1888, si decise di adottare dei palloni di pelle di mucca appositamente prodotti dalle aziende Mitre e Tomlinson. Questi palloni erano realizzati con il cuoio ricavato da specifiche parti della pelle (come spalla o groppa), e non erano sottoposti ad alcun tipo di trattamento. Inoltre, la forma del pallone non era regolare a causa delle diverse cuciture utilizzate.

Nel corso degli anni ’60, si iniziarono a introdurre i primi cambiamenti. L’azienda inglese Mitre decise di colorare i palloni di bianco per renderli più visibili, mentre l’azienda danese Select introdusse il design del pallone odierno, costituito da 12 pannelli pentagonali e 20 esagonali, per regolarizzarne la forma. Il modello fu poi reso celebre da Adidas.

Il pallone oggi

Oggi, il pallone ufficiale per il campionato di Serie A è il Flight prodotto dalla Nike in collaborazione con la Lega Serie A.

Il pallone è costituito da 4 strati di poliuretano termoplastico e presenta una struttura a 30 pannelli saldati termicamente, che offre una maggiore precisione e stabilità in volo rispetto ai tradizionali palloni cuciti.

La sua circonferenza è compresa tra 68,5 e 69,5 cm, mentre il peso varia dai 410 ai 450 grammi.

La pressione di gonfiaggio consentita varia tra 0,6 e 1,1 atmosfere, normalizzate al livello del mare.

Il Flight è disponibile in due colori, bianco e giallo, ed è utilizzato sia per le partite che per gli allenamenti.

La Nike fornisce gratuitamente 600 palloni ufficiali a ogni società di Serie A, di cui 400 bianchi e 200 gialli, che devono essere utilizzati durante le partite di campionato, Coppa Italia e competizioni giovanili.

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