Stipendi in aumento a novembre con l’ultima erogazione dell’anno del Bonus Maroni

A partire dal 1° novembre entrerà in vigore l’ultima erogazione per quest’anno del Bonus Maroni, un incentivo rivolto ai lavoratori dipendenti che decidono di rimanere al lavoro rinunciando alla pensione anticipata

Stipendi in aumento a novembre con l’ultima erogazione dell'anno del Bonus Maroni

A partire dal 1° novembre entrerà in vigore l’ultima erogazione per quest’anno del Bonus Maroni, un incentivo rivolto ai lavoratori dipendenti che decidono di rimanere al lavoro rinunciando alla pensione anticipata, pur avendo raggiunto i requisiti per il pensionamento. Questa misura prevede un incremento netto in busta paga grazie a uno sgravio contributivo, e sarà l’ultima opportunità di beneficiare del bonus per il 2024.

Nuova decontribuzione in arrivo nella Manovra 2025

Nella Manovra finanziaria del 2025 si prospetta un’ulteriore misura di decontribuzione, simile al Bonus Maroni, volta a incentivare la permanenza in servizio su base volontaria, con modalità ancora in fase di definizione.

Stipendi: +10% in busta paga a novembre

Chi, avendo maturato i requisiti per la pensione anticipata flessibile nel 2024, ha scelto di continuare a lavorare, ha già ricevuto il pagamento a partire dallo scorso agosto. L’erogazione per i dipendenti aventi diritto si è svolta o si svolgerà tra il 2 agosto e il 1° novembre 2024, secondo un calendario definito dall’Inps.

L’incentivo consiste in uno sgravio contributivo pari al 9,19%, che corrisponde alla percentuale massima del contributo IVS (Invalidità, Vecchiaia e Superstiti) normalmente trattenuta in busta paga. Di fatto, questo sgravio contributivo si traduce in un aumento dello stipendio netto. I lavoratori che possiedono i requisiti della cosiddetta “Quota 103” (62 anni di età e 41 anni di contributi) possono quindi decidere di rimandare la pensione e continuare a lavorare.

Origine e finalità della norma

Questo incentivo era stato introdotto l’anno scorso per incoraggiare i dipendenti a rinunciare alla pensione anticipata, offrendo in cambio un incremento del 9,19% in busta paga, equivalente all’importo dei contributi solitamente a carico del lavoratore. Questo incentivo risulta particolarmente interessante per coloro che percepiscono redditi superiori a 35mila euro, poiché per i lavoratori con redditi inferiori a tale soglia sono già in vigore agevolazioni che hanno portato a un aumento degli stipendi (pari al 7% per i redditi fino a 25mila euro e al 6% per quelli tra 25 e 35mila euro). Una circolare Inps ha fornito le istruzioni contabili necessarie per l’applicazione di questa agevolazione.

Calendario delle erogazioni per il 2024

Per coloro che maturano i requisiti per la pensione anticipata flessibile nel 2024, l’Inps ha fissato specifiche date di decorrenza dello sgravio contributivo:

  • 2 agosto 2024: per i dipendenti di datori di lavoro privati il cui trattamento pensionistico è erogato dalla Gestione esclusiva dell’AGO;
  • 1° settembre 2024: per i dipendenti di datori di lavoro privati il cui trattamento pensionistico è erogato da una Gestione diversa da quella esclusiva dell’AGO;
  • 2 ottobre 2024: per i dipendenti delle pubbliche amministrazioni (articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165) il cui trattamento pensionistico è erogato dalla Gestione esclusiva dell’AGO;
  • 1° novembre 2024: per i dipendenti delle pubbliche amministrazioni (articolo 1, comma 2, del decreto legislativo n. 165/2001) il cui trattamento pensionistico è erogato da una Gestione diversa da quella esclusiva dell’AGO.
Chi riceverà il pagamento dal 1° novembre

Il 1° novembre 2024, in base al calendario dell’Inps, scatterà il pagamento del Bonus Maroni per i dipendenti delle pubbliche amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del D.lgs n. 165/2001, i cui trattamenti pensionistici sono erogati da una Gestione differente dall’AGO.

Per pubbliche amministrazioni si intendono tutte le amministrazioni dello Stato, compresi istituti scolastici e istituzioni educative, enti regionali e locali, università, istituti autonomi di edilizia pubblica, Camere di commercio, enti pubblici non economici, amministrazioni del Servizio sanitario nazionale, l’ARAN e le Agenzie definite nel decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300. Fino a un eventuale revisione normativa, queste disposizioni si applicano anche al CONI.

Come fare domanda

Per accedere a questo incentivo, i dipendenti devono presentare domanda all’Inps rinunciando all’accredito contributivo. Con il messaggio n. 2426 del 28 giugno 2023, l’Inps ha spiegato che il sistema è stato aggiornato per consentire la presentazione della richiesta prevista dalla legge 29 dicembre 2022, n. 197, riguardante il posticipo del pensionamento per i dipendenti che abbiano raggiunto i requisiti minimi per la pensione anticipata flessibile.

Le domande possono essere presentate tramite:

  • il sito www.inps.it, utilizzando SPID di Livello 2, CNS o CIE, seguendo il percorso: “Pensione e Previdenza” > “Domanda di pensione” > “Domanda Pensione, Ricostituzione, Ratei, Certificazioni, APE Sociale e Beneficio precoci”;
  • i servizi telematici offerti dagli Istituti di patronato;
  • il Contact Center Integrato chiamando il numero verde (gratuito da rete fissa).
  • (a pagamento da rete mobile)
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