VAR è l’acronimo di “Video Assistant Referee” , un sistema capace di aiutare i direttori di gara grazie all’utilizzo in campo dei video di gara
Cos’è il VAR? Il VAR è un sistema di aiuto all’arbitro nel calcio, che utilizza i video delle partite per esaminare situazioni dubbie. Questo sistema è stato introdotto nella Serie A nella stagione 2017/18, grazie all’iniziativa del presidente della FIFA, Giovanni Infantino.
I due ufficiali che collaborano con l’arbitro in campo sono chiamati VAR e AVAR, e lavorano esaminando i filmati delle situazioni dubbie. Il metodo di arbitraggio utilizzando questa tecnologia è comunemente chiamato VAR.
Il VAR può essere utilizzato solo in 4 casi determinati, che possono influire sull’esito della partita e sul punteggio:
- Assegnazione di un gol;
- Assegnazione di un calcio di rigore;
- Espulsione diretta (non quella per somma di ammonizioni, “doppio cartellino giallo”);
- Scambio di identità (confusione tra calciatori che devono essere ammoniti o espulsi).
I membri del sistema VAR sono l’arbitro VAR e l’AVAR, che mantengono una costante comunicazione radio con l’arbitro in campo.
La procedura si articola in tre fasi:
- L’arbitro VAR e l’AVAR segnalano all’arbitro in campo la necessità di rivedere una decisione;
- L’arbitro VAR e l’AVAR analizzano le immagini video e spiegano all’arbitro in campo ciò che è accaduto;
- L’arbitro in campo può anche rivedere le immagini video per prendere una decisione.
- L’arbitro ha l’ultima parola nella decisione finale.
Primo utilizzo del VAR
L’International Football Association Board ha approvato l’utilizzo del sistema VAR il 6 marzo 2016.
Il VAR è stato utilizzato per la prima volta durante la partita di USL Pro New York Red Bulls II-Orlando City B nell’agosto 2016, dove l’arbitro ha consultato il VAR per infliggere un’espulsione e un’ammonizione.
È stato, poi, utilizzato durante la Coppa del mondo per club FIFA 2016 e successivamente durante l’amichevole internazionale tra Francia e Italia il 1º settembre successivo.
Durante un’altra amichevole internazionale tra Francia e Spagna del 28 marzo 2017, è stato possibile annullare un gol in fuorigioco e assegnare un calcio di rigore grazie al sistema VAR.
Il 26 aprile 2017, il presidente della FIFA Gianni Infantino ha ufficializzato l’utilizzo del sistema VAR durante il campionato del mondo 2018.
Prima dei Mondiali, il sistema è stato ulteriormente sperimentato e perfezionato nel 2017 in due tornei FIFA: il Campionato mondiale di calcio Under-20 2017 e la FIFA Confederations Cup 2017.
Primo utilizzo del VAR in Italia
Il VAR è stato utilizzato per la prima volta in Italia nelle fasi finali del Campionato Primavera 2016-2017 con terne C.A.N. A e addetti al sistema VAR.
Successivamente, il sistema è stato adottato nel campionato di Serie A 2017-18, dove è stato usato per la prima volta nella partita Juventus-Cagliari per l’assegnazione di un rigore che è stato poi parato da Buffon.
In seguito, il sistema VAR è stato utilizzato solo per i play off e play out nelle stagioni 2018-2019, 2019-2020 e 2020-2021 della Serie B, mentre a partire dal campionato 2021-2022, verrà utilizzato durante l’intera stagione regolare.
Inoltre, nel dicembre 2017, il sistema VAR è stato sperimentato per la prima volta anche nel calcio a 5 in un centro sportivo a Lido di Camaiore.
In quali campionati è attivo il VAR?
Il VAR è attualmente attivo in molti campionati di calcio in tutto il mondo.
Tra i principali, si possono citare la Primera Division Argentina, il campionato Brasileirao, la Ligue1 e la Bundesliga (insieme alla seconda divisione professionistica tedesca), la Serie A e la Serie B italiana, la Primeira Liga portoghese, LaLiga e la Segunda Division spagnola.
Inoltre, anche molte competizioni internazionali come la UEFA Champions League, la CAF Champions League, la Coppa Libertadores, la UEFA Europa League, la Coppa Sudamericana, la Recopa Sudamericana, la Supercoppa CAF, la Supercoppa UEFA e la finale della UEFA Women’s Champions League hanno adottato l’utilizzo del VAR per agevolare il lavoro degli arbitri.
Chi chiama un intervento VAR?
Il sistema VAR è composto da due figure fondamentali: il VAR e l’AVAR, rispettivamente un arbitro in attività o ritiratosi e un assistente del VAR, generalmente assistente arbitrale.
Questi 2 arbitri sono in costante comunicazione con il direttore di gara sul campo di gioco e sono responsabili di informare l’arbitro riguardo a una potenziale decisione da rivedere in uno dei quattro casi disciplinati. Inoltre, hanno accesso indipendente a tutti i filmati di quell’episodio.
Dopo aver rivisto le immagini video e aver illustrato via radio all’arbitro cosa è successo, i 2 ufficiali di gara possono invitare l’arbitro sul campo alla cosiddetta “On field review“. A questo punto, l’arbitro in campo può scegliere di rivedere il video a bordo campo e analizzare al meglio l’episodio controverso. In questo modo, l’arbitro ha la possibilità di prendere una decisione più accurata e giusta.
Chi decide se e come visionare il VAR?
E’ sempre l’arbitro a decidere se visionare l’episodio tramite VAR e la decisione finale spetta solo a lui. Il VAR e l’AVAR possono solo dare comunicazione all’arbitro e intervenire in aiuto, senza sostituirsi al direttore in campo.
Di chi è la decisione finale sul VAR?
In caso di intervento del VAR, la decisione finale spetta sempre e solo all’arbitro in campo. È lui che decide se visionare l’episodio tramite VAR e che, dopo aver analizzato le immagini a bordocampo, mima il gesto dello schermo TV per comunicare la sua decisione finale e le eventuali sanzioni da assegnare ai giocatori. Durante la revisione, l’arbitro ha la possibilità di richiedere differenti inquadrature dell’episodio, replay, rallenty e tutto ciò che può aiutarlo a comprendere la dinamica di gioco.
Quante volte si può usare il VAR?
Il VAR può essere utilizzato senza limiti. Solo l’arbitro e i suoi assistenti possono decidere quando utilizzarlo, senza prendere in considerazione le richieste di squadre, giocatori, membri della panchina o dello staff tecnico in campo.
Qual è la differenza tra VAR e Moviola?
Il VAR e la moviola sono due strumenti spesso confusi, ma con differenze sostanziali.
Il VAR mira a correggere gli errori chiari dell’arbitro in campo e interviene solo nei casi disciplinati, limitando l’utilizzo ai casi più importanti.
La moviola, invece, è un’analisi televisiva che può essere utilizzata in qualsiasi momento della partita per rivedere determinati momenti, indipendentemente dal loro impatto sulla partita. L’utilizzo eccessivo della moviola potrebbe portare all’interruzione del match in modo spropositato.
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