Gli infermieri si dichiarano pronti a scioperare in autunno. Andrea Bottega, segretario nazionale del sindacato Nursind, ha annunciato lo stato di agitazione di tutto il personale del comparto, prefigurando uno sciopero
Gli infermieri si dichiarano pronti a scioperare in autunno, dopo la minaccia di protesta da parte dei medici. Andrea Bottega, segretario nazionale del sindacato Nursind, ha annunciato lo stato di agitazione di tutto il personale del comparto, prefigurando uno sciopero.
Bottega critica il governo per la mancata attenzione riservata agli infermieri nel decreto sulle liste d’attesa, approvato dal Senato e ora all’esame della Camera. Secondo il sindacalista, questo provvedimento avrebbe potuto essere l’occasione per dimostrare attenzione alla categoria, ma le proposte di valorizzazione della professione, avanzate da diversi senatori, sono state respinte.
Alla base della proclamazione dello stato d’agitazione c’è anche la mancanza di misure concrete per gli infermieri da parte del governo, nonostante siano trascorsi 21 mesi dalla sua formazione. Bottega lamenta che non è stato fatto nulla per contrastare il demansionamento, né sono previste risorse aggiuntive per il rinnovo del contratto di comparto, nonostante l’impatto dell’inflazione sugli stipendi di una categoria già tra le meno pagate in Europa.
Inoltre, il sindacalista sottolinea l’indifferenza delle istituzioni rispetto al mancato riconoscimento del lavoro infermieristico come usurante. Secondo i dati delle Nazioni Unite, nel rapporto “State of the World’s Nursing”, nel mondo mancherebbero 6 milioni di infermieri, in particolare nelle nazioni più povere. In Italia, nel 2017 c’erano 332.182 infermieri professionali, il 47% di tutta la forza lavoro sanitaria, per una media di 12.117 nuovi laureati l’anno. Tuttavia, i numeri restano molto al di sotto delle esigenze.
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