Quali sono gli effetti dei tatuaggi sulla salute?

Farsi un tatuaggio fa male? Questa domanda se l’è posta il 13,2% della popolazione italiana che ha deciso di tatuarsi

Quali sono gli effetti dei tatuaggi sulla salute
Quali sono gli effetti dei tatuaggi sulla salute. Farsi un tatuaggio fa male? Questa domanda se l’è posta il 13,2% della popolazione italiana che ha deciso di tatuarsi. La risposta non è solo legata al dolore fisico, ma anche alla tossicità degli inchiostri, alle possibili infezioni e ai rischi generali a carico della pelle.

Se si decide di farsi un tatuaggio, è importante scegliere un centro autorizzato, verificare le condizioni igieniche e prestare attenzione alla qualità degli inchiostri utilizzati. È inoltre fondamentale seguire le procedure post-tatuaggio.

Quali sono i rischi e come proteggersi?
Il dolore legato al tatuaggio: quali sono le zone più sensibili e come mitigarlo?

Il dolore legato al tatuaggio dipende dalla zona interessata e dalla tipologia del disegno. Le zone del corpo più suscettibili al dolore sono i piedi, le caviglie, le ginocchia e i gomiti, le orecchie, la testa, le labbra e il collo, il costato, la schiena, l’inguine e l’anca. In base all’estensione e alla tipologia del tatuaggio, il dolore può essere più o meno intenso.

Rischi per la salute legati ai tatuaggi: infezioni, tossicità degli inchiostri e complicazioni con gli aghi

Il rischio principale legato ai tatuaggi è rappresentato dalle possibili infezioni, che tuttavia si possono evitare scegliendo centri autorizzati e seguendo le procedure igieniche adeguate. Non esistono test diagnostici predittivi per scongiurare il rischio di reazioni allergiche. Inoltre, alcuni pigmenti di nero potrebbero essere tossici e recare danni alle cellule del nostro organismo.

Gli inchiostri, anche quelli di buona qualità, possono contenere metalli, idrocarburi, ftalati e altri composti considerati cancerogeni e pericolosi per il sistema endocrino. L’attenzione, quindi, deve essere diretta ai prodotti utilizzati, ma al momento non esiste un quadro normativo chiaro e distinto al riguardo.

Le complicazioni legate all’uso di aghi, che incidono la pelle e possono infettare il sangue, rappresentano un altro rischio per chi decide di farsi un tatuaggio. Gli agenti infettivi più coinvolti possono essere l’epatite C o epatite B, il virus HIV, lo streptococco o lo stafilococco, i micobatteri non tubercolari.

Cosa fare dopo un tatuaggio: procedure post-tatuaggio e sintomi da monitorare

Dopo la realizzazione del tatuaggio, la pelle può presentare arrossamenti, irritazioni e gonfiori nella zona tatuata. Se questi sintomi peggiorano dopo 2 o 3 giorni, è opportuno rivolgersi a un dermatologo. Inoltre, possono insorgere piccole cicatrici, granulomi o cheloidi, una lesione dovuta alla proliferazione di tessuto fibroblastico.

Tatuaggi e melanoma: come i pigmenti possono rendere la diagnosi più difficile

È importante tenere presente che i tatuaggi non determinano un aumento del rischio di melanoma, ma possono rendere la diagnosi più difficile, poiché i pigmenti rischiano di ostacolare il monitoraggio dei nei. Il cambiamento dei nei è uno dei segnali che possono indicare una trasformazione del neo in forma tumorale.

Rischi dei Tatuaggi
Reazioni allergiche

Il tatuaggio può comportare rischi, tra cui le reazioni allergiche, anche se il rischio è considerato minimo. Non è sempre legato alla pulizia dell’attrezzatura o all’uso degli inchiostri, ma può derivare da allergie ad esempio al lattice dei guanti del tatuatore. Prima di farsi tatuare è consigliabile effettuare dei test allergologici per identificare eventuali allergie da contatto e informare il tatuatore in modo da poter utilizzare guanti di altro materiale. Inoltre, i pigmenti utilizzati per i tatuaggi non sono tutti uguali e quelli colorati, in particolare il rosso, sembrano essere più correlati al rischio di manifestazioni allergiche. Tuttavia, gli inchiostri nero/blu sembrano essere privi di rischi. Se si verifica una reazione allergica, con sintomi come arrossamento e prurito, dopo il tatuaggio, è importante rivolgersi a un dermatologo per ricevere la giusta cura e risolvere il problema.

Irritazioni

Il rischio di irritazioni è un problema comune nei tatuaggi. Ciò può essere causato dal tipo di pelle del cliente o dall’attrezzatura utilizzata dal tatuatore. Se hai la pelle sensibile, devi prendere precauzioni aggiuntive e avvisare il tatuatore, in modo che possa essere delicato e utilizzare prodotti specifici per prevenire le irritazioni.
Le irritazioni possono essere normali e causare un leggero gonfiore e arrossamento nella zona tatuata, ma non dovrebbero durare più di un paio di giorni. Tuttavia, è importante prendersi cura del tatuaggio appena eseguito, evitando di graffiarlo o graffiarlo e seguendo le istruzioni del tatuatore per la cura e la pulizia della zona tatuata.

Infezioni

Il tatuaggio è suscettibile all’infezione, in quanto costituisce una ferita aperta che può essere penetrata da batteri, virus e microrganismi. È importante prestare attenzione alle condizioni igieniche delle attrezzature e dell’ambiente in cui viene eseguito il tatuaggio. Inoltre, la cura del tattoo post-esecuzione è fondamentale per prevenire il rischio di infezioni, seguendo attentamente le indicazioni del tatuatore. È necessario coprire la ferita per le prime ore e pulirla accuratamente con acqua e sapone neutro per evitare il contatto con batteri e virus presenti nell’ambiente o sulle mani sporche. I sintomi di un’infezione locale includono il rossore, il gonfiore e il dolore accompagnato dalla presenza di pus; in questi casi è necessario utilizzare una pomata antibatterica e consultare un medico.

Epatiti e altre malattie infettive

Il rischio più pericoloso per la salute riguardante i tatuaggi è rappresentato dalle infezioni non locali del sangue, come Epatite B e C, Tetano e HIV. Questo rischio dipende dalle attrezzature utilizzate durante il tatuaggio, pertanto è importante assicurarsi della serietà dello studio in cui ci si vuole tatuare. Il tatuatore utilizza guanti e materiali protettivi per evitare di contrarre malattie dai clienti. È importante prestare attenzione all’igiene sia durante che dopo l’esecuzione del tatuaggio per prevenire il rischio di infezioni.

Gli studi

Un gruppo di ricerca internazionale ha analizzato i pigmenti utilizzati per i tatuaggi, come lo zinco e il cobalto, che possono causare una reazione nei macrofagi, le cellule del sistema immunitario che eliminano i patogeni dal corpo. I macrofagi tentano di distruggere le molecole di inchiostro, ma queste sono troppo grandi per essere digerite, quindi l’inchiostro viene catturato e circondato dai macrofagi. Quando questi muoiono, l’inchiostro viene liberato e circondato da nuovi macrofagi, che a loro volta tentano di distruggerlo. Questo processo potrebbe spiegare perché i tatuaggi diventano meno netti con il passare del tempo. Inoltre, il cambiamento dei tatuaggi potrebbe anche essere dovuto al modificarsi delle cellule della pelle, che invecchiando tendono a essere meno toniche e a cedere a causa dell’effetto della gravità.

La migrazione di minuscole parti di pigmento dai tatuaggi verso i linfonodi è stata osservata in persone molto tatuate, ma gli effetti sulla salute sono ancora sconosciuti. Le reazioni a un tatuaggio possono variare da lievi fastidi a irritazioni cutanee più importanti, causate dalle sollecitazioni meccaniche dell’ago sulla pelle e dalla risposta del sistema immunitario. Le infezioni batteriche riguardano circa il 6% delle persone che si tatuano e di solito possono essere trattate con creme antibiotiche o altri farmaci. Le complicazioni sono meno frequenti grazie a tecnologie migliori e all’attenzione all’utilizzo di materiale sterile. La reazione iniziale al tatuaggio lascia spazio a una condizione costante di minore entità legata all’attività delle cellule immunitarie.

In alcuni studi è emerso che le persone che si tatuano di frequente hanno livelli più alti di anticorpi e altre sostanze del sistema immunitario. Tuttavia, non è chiaro se l’aumento dell’attività immunitaria sia causato dai tatuaggi o se le persone con un sistema immunitario più attivo tendano a tatuarsi di più. Non è neanche noto se la costante sollecitazione dovuta alla presenza dell’inchiostro dei tatuaggi possa distogliere parti del sistema immunitario da altre attività. Alcuni studi suggeriscono che i pigmenti dei tatuaggi potrebbero interferire con alcune proteine che i macrofagi utilizzano per comunicare con altre cellule, ma il sistema immunitario è comunque in grado di aumentare enormemente le sue capacità per affrontare eventuali minacce.

La Commissione Europea ha richiesto all’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA) una valutazione dei rischi per la salute delle sostanze chimiche contenute negli inchiostri per tatuaggi e trucco permanente. Dopo circa cinque anni di lavoro, nel luglio 2020, l’ECHA ha proposto alla Commissione alcune limitazioni dei prodotti fino ad allora impiegati. Nel 2022 sono entrate in vigore nuove regole che hanno interessato circa 4.000 sostanze. Queste limitazioni hanno costretto molti operatori del settore a gettare parte delle loro scorte di inchiostri, ad avere difficoltà nel reperire quelli nuovi e a imparare a lavorare con inchiostri di nuovo tipo. L’ECHA ha adottato un approccio di precauzione, in attesa di ulteriori ricerche. L’attenzione si è concentrata sui rischi di tumori, ma al momento non è possibile dire se le persone tatuate abbiano un rischio più elevato di sviluppare un tumore.

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