La carne sintetica è un alimento proteico ricavato per agricoltura cito/istologica in vitro di cellule/tessuto animale
Cos’è la carne sintetica? La carne sintetica, prodotta attraverso la coltura di cellule animali in laboratorio, viene indicata con diversi termini sia in italiano che in inglese. In italiano, i sinonimi utilizzati sono carne coltivata, carne pulita, carne in vitro e carne artificiale, anche se quest’ultimo viene spesso utilizzato in modo dispregiativo.
In inglese, invece, la carne sintetica viene indicata con diverse terminologie, tra cui cultured meat, healthy meat, slaughter-free meat, in vitro meat, vat-grown, lab-grown meat, cell-based meat, clean meat, cultivated meat e synthetic meat.
A livello internazionale, il termine più utilizzato per indicare la carne sintetica è clean meat, coniato dal Good Food Institute (GFI) nel periodo tra il 2016 e il 2019. La scelta del termine “clean” fu giustificata dal GFI in quanto rifletteva meglio la metodologia produttiva e i benefici del prodotto rispetto ad altri termini come “cultivated” e “in vitro“.
Tuttavia, l’aggettivo “pulita” potrebbe assumere una connotazione indirettamente degradante nei confronti della carne tradizionale, implicando che questa potrebbe essere “sporca“. Per questo motivo, sarebbe preferibile utilizzare l’aggettivo “cellulare” (neutro) o meglio ancora “coltivata“, giusto compromesso tra descrizione, differenziazione e attrazione verso i consumatori.
Differenza tra carne sintetica e carne vegetale
La carne sintetica non deve essere confusa con la carne vegetale, poiché quest’ultima è un prodotto completamente vegetale, ottenuto da farine di legumi, cereali o altre fonti di proteine vegetali e utilizzato come sostituto della carne animale, in linea con la filosofia vegana. Invece, la carne sintetica viene prodotta in laboratorio a partire da cellule animali, ma senza la necessità di allevare o abbattere animali, e può quindi essere considerata una valida alternativa alla carne tradizionale, senza dover rinunciare al gusto della carne.
In Italia, la carne sintetica viene spesso chiamata “finta carne“, ma questo termine non dovrebbe essere utilizzato come sinonimo di carne vegetale, poiché i due prodotti hanno profili nutrizionali e metodi di produzione molto diversi. Inoltre, non è necessariamente un prodotto vegano, poiché le cellule animali sono utilizzate per produrre la carne sintetica.
Differenza tra carne sintetica e carne convenzionale
La carne sintetica presenta diverse differenze rispetto alla carne convenzionale.
Per quanto riguarda la salute, la produzione su larga scala di carne sintetica potrebbe richiedere l’uso di ormoni della crescita, ma potrebbe anche includere acidi grassi omega-3 nella sintesi, un vantaggio nutrizionale per il consumatore. Questo processo potrebbe anche essere fatto su animali allevati modificando la loro dieta, ma sarebbe meno efficiente e limiterebbe le preparazioni culinarie possibili.
La carne sintetica sarebbe anche meno esposta alla contaminazione da parassiti, infezioni virali e batteriche, micosi e probabilmente allo sviluppo di prioni, grazie all’ambiente rigorosamente controllato in cui viene prodotta.
La produzione di carne coltivata è stata paragonata all’agricoltura verticale, riducendo l’impiego di sostanze chimiche.
Come si produce la carne sintetica?
La carne sintetica viene prodotta attraverso tecniche bioingegneristiche simili a quelle usate per la sintesi di tessuto vivente in medicina riabilitativa.
Il primo passo nella produzione di carne sintetica è l’ottenimento delle cosiddette linee cellulari, costituite principalmente da cellule staminali pluripotenti indotte (iPSC) o da cellule staminali adulte multipotenti. Le cellule staminali hanno il potenziale per diventare molti o tutti i tipi di cellule specializzate. Le caratteristiche positive delle cellule staminali includono l’immortalità, l’elevata capacità proliferativa, la non dipendenza dall’aderenza, l’indipendenza dal siero e la facile differenziazione nei tessuti. Le linee cellulari possono essere raccolte da una fonte primaria, come una biopsia su animale anestetizzato localmente, o da fonti secondarie, come le colture crioconservate.
Il mezzo di crescita per la carne sintetica è costituito da mioblasti, precursori delle cellule muscolari, e un mix di carboidrati, grassi, proteine e minerali necessari per la crescita. Durante la differenziazione, le fibre muscolari si contraggono, producendo acido lattico, il che può influire sulla capacità delle cellule di assorbire i nutrienti e di proliferare.
Le impalcature o scaffolds sono necessarie per ottenere carne sintetica strutturata e devono simulare le proprietà della matrice extracellulare, come la porosità, la vascolarizzazione, le proprietà biochimiche e la degradazione. I materiali utilizzati includono cellulosa, chitina, collagene, micelio e nanomateriali.
Vantaggi e svantaggi della carne sintetica
La carne sintetica presenta vantaggi come la possibilità di essere prodotta senza ormoni artificiali e medicinali, ma anche degli svantaggi dovuti alla percezione di “artificialità” che può essere ritenuta poco attraente dai consumatori. Inoltre, la carne coltivata può avere una diversità nell’aspetto, gusto, odore e consistenza rispetto alla carne tradizionale, e la mancanza di ossa può limitarne alcune applicazioni culinarie, anche se in altre ricette come le ali di pollo fritte o le cosce arrosto, può risultare molto più appetibile.
Il consumo di carne sintetica può rappresentare un’alternativa più sostenibile rispetto alla produzione tradizionale di carne, che è una delle principali cause di inquinamento atmosferico e idrico e del riscaldamento globale. L’allevamento non sarà in grado di soddisfare la domanda crescente di carne, spingendo verso lo sviluppo di carne sintetica come alternativa più ecologica.
L’impatto ambientale della carne coltivata sarebbe significativamente inferiore rispetto alla carne bovina tradizionale, generando solo il 4% di emissioni di gas serra, riducendo il fabbisogno energetico fino al 45% e richiedendo solo il 2% della superficie.
Inoltre, l’agricoltura convenzionale uccide dieci animali selvatici per ettaro ogni anno, mentre la produzione di carne sintetica non ha le stesse conseguenze.
La produzione di carne coltivata non richiede tecniche di ingegneria genetica, ma alcuni ricercatori discutono la possibilità di utilizzarle per migliorare la qualità e la sostenibilità del prodotto finito. La fortificazione della carne coltivata con sostanze nutritive benefiche come gli acidi grassi omega 3 può essere ottenuta attraverso la modificazione genetica, ma esistono anche altri modi per farlo. Inoltre, la modificazione genetica può essere utilizzata per aumentare la produzione di cellule muscolari, introducendo fattori regolatori miogenici o fattori di crescita.
Alcuni ricercatori hanno proposto l’uso di alghe e cianobatteri come terreni di coltura al posto del siero fetale bovino o equino, e l’ingegneria genetica potrebbe essere utilizzata per migliorare la loro capacità di produrre ingredienti per i terreni di coltura. Tuttavia, è importante valutare i possibili svantaggi dell’uso della modificazione genetica nella produzione di carne coltivata, come gli effetti sulla salute umana e sull’ambiente.
Aspetti etici della carne sintetica
La carne coltivata è vista positivamente da molti dal punto di vista etico, poiché evita la crudeltà verso gli animali, è più sostenibile per l’ambiente e può essere prodotta in modo più efficiente, sicuro e salutare. I gruppi a tutela degli animali sono favorevoli alla sua produzione in quanto la carne coltivata è priva di sistema nervoso, coscienza e dolore. Tuttavia, alcune reazioni dei vegetariani possono variare, in quanto la carne coltivata è ottenuta tramite l’utilizzo di siero fetale, e alcuni ritengono che la carne in sé non sia necessaria. Non esiste ancora una linea guida universale per la produzione di carne coltivata, e la necessità di tecniche altamente sofisticate potrebbe rendere difficile per alcune comunità produrre il proprio cibo autonomamente, aumentando la dipendenza dalle grandi aziende alimentari.
Considerazioni religiose sulla carne sintetica
In base alle considerazioni religiose, la carne sintetica non è considerata kosher dalle autorità ebraiche, ma potrebbe essere accettata se le cellule originali fossero prelevate da animali kosher. L’istituto islamico di Orange County ha affermato che non ci sono obiezioni al consumo di carne coltivata, escludendo le cellule derivate da animali haram. In India, invece, il consumo di bistecche e hamburger, e quindi anche di carne sintetica, è escluso.
Considerazioni economiche sulla carne sintetica
La carne coltivata al momento è significativamente più costosa della carne convenzionale, principalmente a causa del costo del terreno di coltura, che dipende dall’utilizzo di siero animale o dalla produzione di proteine alternative. Il primo hamburger coltivato nel 2013 costò circa 330.000 dollari americani, ma si stima che in base ai livelli di prezzo attuali (circa 500 $ / kg per il pollo), nei prossimi dieci anni i progressi tecnologici consentiranno alla carne coltivata di diventare molto competitiva rispetto alla carne bovina.
Perché scegliere di mangiare carne sintetica?
La produzione, vendita e consumo di carne sintetica suscitano ancora molte controversie, in quanto le sue implicazioni coprono molteplici sfere, tra cui morale, salute, ambiente, cultura ed economia.
Ci sono opinioni contrastanti sulla questione, con oppositori che temono per la salute e appassionati della cucina, e sostenitori che vedono nella carne sintetica una soluzione ambientale ed economica.
È importante valutare l’argomento in modo razionale e prendere in considerazione la necessità di trovare alternative sostenibili per l’alimentazione umana, data la crescente popolazione mondiale e la limitatezza delle risorse naturali.
Inoltre, l’allevamento di bestiame richiede un’enorme quantità di foraggio, il che comporta una riduzione della superficie terrestre disponibile per la coltivazione di vegetali direttamente necessari all’uomo.
La carne sintetica ha un impatto ambientale molto inferiore rispetto alla carne convenzionale, ma al momento è più costosa da produrre.
La principale controversia riguarda il fatto che la carne sintetica non ha le stesse caratteristiche gustative della carne muscolare, quindi potrebbe essere necessario accettare che alcuni prodotti devono costituire un’alternativa saltuaria, e non possono essere parte della dieta quotidiana.
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