Cos’è il ddl Anziani?

ddl Anziani: cos’è, come funziona, a chi spetta, cosa prevede


Cos’è il ddl Anziani. Il Senato italiano ha approvato l’8 marzo il disegno di legge Anziani, un ddl che propone nuove politiche per le persone anziane. La proposta è una legge delega, il che significa che, se approvata definitivamente, il governo avrebbe il compito di portare avanti le riforme seguendo alcune precise indicazioni.

Il ddl prevede l’attuazione di alcune norme previste nella legge di bilancio 2022 e alcuni obiettivi del Pnrr riferiti agli anziani non autosufficienti, con scadenza a fine marzo per l’approvazione della legge delega e a marzo 2024 per i decreti che le metteranno in pratica.

Uno degli obiettivi del ddl è semplificare le procedure per valutare le persone anziane non autosufficienti e creare punti unici di accesso (Pua) diffusi sul territorio per ottenere una valutazione. In questo modo, si potrà poi costruire un Progetto assistenziale individualizzato (Pai) che indicherà tutte le prestazioni sanitarie, sociali e assistenziali necessarie alla persona. Il ddl dovrà ora essere approvato dalla Camera dei Deputati nelle prossime settimane.

Novità

Il Parlamento italiano ha approvato definitivamente la legge che mira a migliorare le politiche per gli anziani non autosufficienti, in linea con gli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).

Circa 14 milioni di cittadini italiani di età superiore ai 65 anni beneficeranno della legge, che mira a ridurre i ricoveri impropri e fornire assistenza domiciliare personalizzata ai 3 milioni di anziani non autosufficienti.

La legge prevede anche misure per promuovere l’invecchiamento attivo e l’inclusione sociale degli anziani, riconoscendo il loro diritto alla continuità di vita e di cure presso il proprio domicilio. Inoltre, la legge introduce semplificazioni e integrazioni delle procedure di valutazione della persona anziana non autosufficiente, con l’istituzione dei “punti unici di accesso” per definire un progetto assistenziale individuale che preveda tutte le prestazioni sanitarie, sociali e assistenziali. La legge prevede anche la promozione di nuove forme di coabitazione solidale per le persone anziane e l’integrazione degli istituti dell’assistenza domiciliare.

Gli enti del Terzo Settore sono stati coinvolti nella genesi della legge e saranno fondamentali sia nell’assistenza agli anziani non autosufficienti che nella promozione dell’impegno degli anziani in attività di utilità sociale e di volontariato.

I Decreti Legislativi, che dovranno essere emessi entro 12 mesi dalla revisione in Parlamento e non oltre il 31 marzo 2024, dovranno prevedere misure e azioni specifiche per il sostegno agli anziani, tra cui:

  • l’incremento dell’offerta di servizi di assistenza domiciliare e di residenze protette;
  • l’adeguamento degli standard di qualità dei servizi di assistenza;
  • l’introduzione di agevolazioni fiscali per le famiglie che si occupano di anziani non autosufficienti;
  • la promozione di iniziative volte a contrastare l’isolamento sociale degli anziani.
Invecchiamento attivo

Il primo punto del Disegno di legge delega per il sostegno agli anziani prevede l’obiettivo di promuovere l’invecchiamento attivo, garantendo la dignità e l’autonomia delle persone anziane e prevenendo la fragilità nella popolazione anziana. L’invecchiamento attivo sarà promosso attraverso l’accesso facilitato ai servizi sanitari e sociali, lo sviluppo di contesti urbani e piccoli centri che prevedano abitazioni adeguate, il rafforzamento dell’assistenza domiciliare, l’accesso alla mobilità, luoghi di socializzazione e la solidarietà tra le generazioni, e il contrasto alle forme improprie di istituzionalizzazione.

Identità Unica Universale

Il secondo punto prevede l’introduzione, in via sperimentale e su base volontaria, di un’indennità unica universale anziani, che riorganizza tutti gli aiuti rivolti agli anziani nell’ottica di riequilibrare il sistema degli interventi tra erogazioni monetarie e offerta di servizi. Tale prestazione viene chiamata “prestazione universale per la non autosufficienza” ed è simile all’assegno unico universale figli, ferma restando la disciplina attuale dell’indennità di accompagnamento. Per maggiori dettagli, è possibile consultare il focus dedicato all’indennità unica universale anziani.

CIPA

Il terzo punto riguarda la creazione del Comitato interministeriale per le politiche in favore della popolazione anziana (CIPA), presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il compito del CIPA è quello di promuovere il coordinamento e la programmazione integrata delle politiche nazionali per gli anziani, con particolare attenzione alla presa in carico delle fragilità e della non autosufficienza, nonché migliorare la qualità dei servizi residenziali e semiresidenziali per gli anziani.

Caregiver familiare

Il quarto punto si concentra sulla tutela dei caregiver familiari, ovvero i familiari che si prendono cura dei propri cari anziani. La norma prevede l’introduzione di tutele specifiche per questi caregiver, come ad esempio la formazione e la certificazione delle competenze professionali acquisite durante l’esperienza di cura, tutele previdenziali per l’inserimento e il reinserimento nel mercato del lavoro, e interventi di supporto per evitare che l’impegno assistenziale possa avere ripercussioni sulla vita lavorativa, sui percorsi di studio o sull’esercizio delle responsabilità genitoriali. Inoltre, verranno organizzate audizioni delle rappresentanze dei soggetti coinvolti nella programmazione delle politiche sociali, sociosanitarie e sanitarie a livello nazionale, regionale e locale.

Assistenza

Il punto 5 prevede l’emanazione di Decreti Legislativi che riguardano misure in tema di assistenza sociale, sanitaria e sociosanitaria per le persone anziane non autosufficienti. Questi Decreti devono semplificare e coordinare la legislazione vigente, e prevedere l’efficientamento delle azioni nell’ambito delle risorse disponibili.

Agevolazioni

Il punto 6 si concentra sulla rimodulazione delle agevolazioni contributive per sostenere il lavoro di cura prestato al domicilio della persona non autosufficiente. L’obiettivo è quello di sostenere e promuovere l’occupazione di qualità nel settore dei servizi socioassistenziali.

Assistenza anziani

Il punto 7 definisce dei percorsi formativi per il personale che lavora nell’ambito della cura e dell’assistenza alle persone anziane non autosufficienti, presso i servizi del territorio, a domicilio, nei centri semiresidenziali integrati e residenziali. Inoltre, si dovranno rivedere i criteri minimi di autorizzazione e di accreditamento dei soggetti erogatori pubblici e privati, anche del terzo settore, per servizi di rete, domiciliari, diurni, residenziali e centri multiservizi socioassistenziali, sociosanitari e sanitari, previa intesa in sede di Conferenza unificata.

SNAA

Con la Legge delega per il sostegno agli anziani nasce il Sistema nazionale per la popolazione anziana non autosufficiente (SNAA), il cui obiettivo è la programmazione integrata, la valutazione e il monitoraggio degli interventi e dei servizi statali e territoriali rivolti alle persone anziane non autosufficienti. Il SNAA sarà gestito da vari soggetti, tra cui il Centro Interdipartimentale per la Programmazione e l’Attuazione (CIPA) a livello centrale, gli assessorati regionali competenti, i Comuni e i distretti sanitari di ciascuna regione a livello regionale e l’ambito territoriale sociale (ATS) e il distretto sanitario a livello locale. Le parti sociali e le associazioni di settore parteciperanno attivamente al sistema.

Attivazione punti accesso unici

La Legge prevede anche la semplificazione dell’accesso agli interventi e ai servizi sanitari, sociali e sociosanitari, con la messa a disposizione di punti unici di accesso (PUA) presso le Case di Comunità. L’obiettivo è fornire alle persone anziane non autosufficienti e alle loro famiglie il supporto informativo e amministrativo necessario per l’accesso ai servizi dello SNAA e lo svolgimento delle attività di screening per l’individuazione dei fabbisogni di assistenza. Saranno definiti modelli e standard per lo sviluppo dell’assistenza territoriale nel settore sanitario nazionale, in attuazione della missione 6, componente 1, riforma 1, del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Non autosufficienza

Il punto 10 della Legge delega per il sostegno agli anziani prevede la semplificazione e integrazione delle procedure di accertamento e valutazione della condizione di persona anziana non autosufficiente. Sarà prevista una valutazione multidimensionale unificata, da effettuarsi secondo criteri standardizzati e omogenei a livello nazionale, finalizzata all’identificazione dei fabbisogni di natura sociale, sociosanitaria e sanitaria della persona anziana e del suo nucleo familiare. Tale sistema provvederà anche all’accertamento delle condizioni per l’accesso alle prestazioni di competenza statale e sostituirà le procedure di accertamento dell’invalidità civile e delle condizioni per l’accesso ai benefici di cui alla Legge 5 febbraio 1992, n. 104, e Legge 11 febbraio 1980, n. 18.

Budget per cura e assistenza

Il punto 11 introduce i “budget di cura e assistenza“, uno strumento per la ricognizione, in sede di definizione del Progetto Assistenziale Individualizzato (PAI), delle prestazioni, dei servizi e delle risorse complessivamente attivabili. L’obiettivo è raggiungere l’unitarietà delle risposte alla domanda di assistenza e cura, attraverso l’integrazione dei servizi erogati dalle ASL e dai Comuni.

ADISS

Il punto 12 prevede la nascita dell’Assistenza Domiciliare Integrata Sociosanitaria e Sociale (ADISS), un unico servizio che avrà un approccio di efficientamento e di maggior efficacia delle azioni, della normativa e delle risorse disponibili a legislazione vigente, a garantire un’offerta integrata di assistenza sanitaria, sociale e sociosanitaria, secondo un approccio basato sulla presa in carico di carattere continuativo e multidimensionale.

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