Questo weekend si decide il futuro del M5s

Il 21 novembre è cominciata la fase finale dell’Assemblea costituente del M5s, un processo di riorganizzazione interna del partito avviato ufficialmente a fine agosto. Da giovedì mattina alle 10 fino a domenica 24 novembre alle ore 15, quasi 90.000 iscritti al Movimento potranno votare online su 40 quesiti

Questo weekend si decide il futuro del M5s

Giovedì 21 novembre è cominciata la fase finale dell’Assemblea costituente del Movimento 5 Stelle, un processo di riorganizzazione interna del partito avviato ufficialmente a fine agosto dal presidente Giuseppe Conte. Da giovedì mattina alle 10 fino a domenica 24 novembre alle ore 15, quasi 90.000 iscritti al Movimento potranno votare online su 40 quesiti che riguardano diversi aspetti fondamentali: dalla struttura interna del partito alle sue priorità politiche per il futuro.

L’idea di avviare questa riorganizzazione è stata proposta lo scorso 12 giugno da Conte e dall’assemblea dei parlamentari del Movimento, dopo il risultato deludente ottenuto alle elezioni europee dell’8 e 9 giugno. In quell’occasione, il Movimento 5 Stelle ha raccolto circa il 10% dei voti, meno della metà di quelli ottenuti dal Partito Democratico (secondo dietro a Fratelli d’Italia). Questo calo di consensi si inserisce in una tendenza negativa iniziata già da alcuni anni. Dopo il successo alle elezioni politiche del 2013 e del 2018, dove il Movimento aveva superato il 30%, il partito è sceso al 15% nelle elezioni politiche del 2022. Anche alle ultime elezioni regionali in Emilia-Romagna e Umbria, i risultati sono stati modesti: rispettivamente 3,5% e 4,7%.

Dopo tre mesi di dibattito interno, caratterizzati da scontri tra Conte e il fondatore Beppe Grillo su temi come il simbolo del partito e il ruolo del garante, gli iscritti possono ora partecipare alla consultazione online.

Le modalità di voto

Tutti gli iscritti al partito, tranne coloro che si sono tesserati da meno di sei mesi o sono stati sospesi per motivi disciplinari, possono votare. Secondo i dati ufficiali del Movimento 5 Stelle, gli aventi diritto al voto sono 88.933. Le votazioni avvengono sulla piattaforma Skyvote, un’azienda privata che offre servizi di voto elettronico. In passato, le votazioni si svolgevano sulla piattaforma Rousseau, di proprietà della Casaleggio Associati, che però è stata criticata per la presunta mancanza di trasparenza nel numero dei votanti.

Gli iscritti potranno rispondere a 40 quesiti divisi in due macroaree: la riforma dello statuto e dell’organizzazione del partito (18 quesiti) e i temi politici (22 quesiti).

I quesiti sul ruolo del presidente e il posizionamento politico

Tra i quesiti organizzativi, dieci richiedono un quorum del 50% più uno degli aventi diritto al voto per essere validi. Questi includono argomenti delicati come i poteri del presidente e del garante.

Un quesito propone di togliere al presidente il potere di decidere sulle alleanze politiche, delegandolo al Consiglio nazionale del Movimento, che include i principali esponenti del partito e i capigruppo parlamentari. Altri quesiti chiedono agli iscritti se accettare alleanze con altri partiti a determinate condizioni, vietarle del tutto, o ridefinire l’identità politica del Movimento scegliendo tra le opzioni “progressista”, “progressista indipendente”, “di sinistra” o mantenere la tradizionale distanza da destra e sinistra.

Il ruolo del garante e le modifiche al simbolo

Un altro tema cruciale riguarda il garante, ruolo attualmente ricoperto da Beppe Grillo. Un quesito chiede se eliminare del tutto questa figura e, in caso positivo, a chi affidarne i poteri. Altri quesiti propongono di limitarne le prerogative, ad esempio:

  • Eliminare il potere di interpretazione autentica e non sindacabile dello statuto.
  • Limitare la durata del mandato a quattro anni.
  • Rendere il ruolo puramente onorifico.

Un ulteriore quesito riguarda il simbolo del partito: gli iscritti dovranno decidere se affidarne la modifica al presidente o al garante senza necessità di accordo tra i due, o se mantenere l’attuale procedura.

Il limite dei due mandati

Gli iscritti sono chiamati a votare anche sul limite dei due mandati consecutivi, una regola storica del Movimento. I quesiti propongono di modificarla, aumentando il limite a tre mandati o introducendo deroghe.

I temi politici

Le proposte politiche da sottoporre al voto sono 22, suddivise in dieci temi principali:

  • Riforma del sistema sanitario e tutela della persona.
  • Crescita economica inclusiva e lavoro dignitoso.
  • Contrasto all’evasione fiscale e etica d’impresa.
  • Politica di pace e rapporti con l’Europa.
  • Centalità della giustizia nella politica del Movimento.
  • Transizione ecologica e valorizzazione del patrimonio naturale.
  • Liberà di informazione e sostegno alla cultura.
  • Riforma della scuola primaria e secondaria.
  • Equilibrio territoriale nelle riforme.
  • Università e ricerca scientifica.

Questi temi sono stati selezionati attraverso un processo articolato, che ha coinvolto iscritti, non iscritti e giovani tra i 14 e i 17 anni.

I risultati

Domenica 24 novembre, alle ore 15, si chiuderanno le votazioni online. I risultati saranno comunicati dal presidente Giuseppe Conte al termine dell’evento conclusivo dell’Assemblea costituente.

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