Chiunque può presentare una denuncia per informare le forze dell’ordine di un reato, anche senza l’assistenza di un avvocato. La denuncia può essere fatta verbalmente o per iscritto, e quest’ultima opzione consente di prepararla con calma, esponendo chiaramente i fatti
Come scrivere una denuncia senza avvocato. La denuncia è un atto con cui i cittadini informano le forze dell’ordine di un reato, contribuendo così alla repressione della criminalità. Può essere presentata anche per reati commessi a danno di altre persone, diversamente dalla querela che può essere sporta solo dalla persona offesa e entro un determinato periodo di tempo. La denuncia riguarda reati più gravi, ossia quelli procedibili d’ufficio, indipendentemente dalla volontà della vittima. Chiunque può denunciare questi reati e, in alcuni casi, è persino obbligato a farlo.
La denuncia può essere fatta verbalmente o in forma scritta, da soli o tramite un avvocato. Se fatta verbalmente, il cittadino racconta i fatti a un pubblico ufficiale, che li trascrive e chiede la sottoscrizione del denunciante dopo aver verificato la correttezza del resoconto. Tuttavia, molti preferiscono la denuncia scritta perché consente di prepararla con calma, ordinando i fatti senza ansia o fretta. Questo metodo è particolarmente apprezzato da chi si sente a disagio nel dover rievocare episodi spiacevoli.
Scrivere una denuncia non è complicato, anche senza l’assistenza di un avvocato. L’importante è sapere quali elementi includere e come esporre i fatti chiaramente.
Come scrivere una denuncia correttamente senza avvocato
Per scrivere correttamente una denuncia senza l’assistenza di un avvocato, è importante seguire alcuni passaggi fondamentali. Questi passaggi sono validi sia per la denuncia facoltativa che per quella obbligatoria, con la differenza che in quest’ultimo caso è necessario rispettare tempistiche precise. Generalmente, la denuncia da parte del privato cittadino è facoltativa e priva di limiti temporali.
La denuncia può essere scritta a mano o al computer e poi stampata, a seconda delle preferenze. La prima cosa da fare è indicare l’intestazione, specificando l’autorità a cui sarà consegnata la denuncia, come una stazione dei Carabinieri, una questura della Polizia o una Procura della Repubblica.
Successivamente, è necessario inserire le proprie generalità, dato che la denuncia anonima non ha valore legale. Le informazioni richieste sono: nome e cognome, data e luogo di nascita, residenza anagrafica, codice fiscale e un recapito.
Nella parte centrale della denuncia, bisogna esporre i fatti in modo chiaro e comprensibile, senza formalismi o linguaggio tecnico. È fondamentale descrivere dettagliatamente l’evento, includendo le indicazioni temporali e di luogo, le azioni osservate e le circostanze rilevanti. Se ci sono testimoni o vittime, devono essere menzionati, così come il presunto autore del reato, se conosciuto. In caso contrario, si chiede di procedere contro ignoti.
Se il denunciante è una delle vittime, può specificarlo e chiedere di essere informato in caso di eventuale archiviazione per poter esercitare il proprio diritto di opposizione.
Infine, la denuncia deve essere datata e firmata. Se si dispone di documentazione utile alle indagini, è consigliabile allegarla. La denuncia va quindi consegnata all’autorità competente, che rilascerà un’attestazione della ricezione.
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