Quando un cittadino può effettuare un arresto?

Anche i cittadini comuni possono effettuare un arresto, ma solo in circostanze specifiche. Queste circostanze sono definite dalla legge e richiedono che la persona arrestata venga immediatamente consegnata alla polizia

Quando un cittadino può effettuare un arresto?

Quando un cittadino può effettuare un arresto? Anche i cittadini comuni possono effettuare un arresto, ma solo in circostanze specifiche. Di solito, privare qualcuno della libertà personale costituirebbe un reato. Tuttavia, la legge prevede situazioni eccezionali in cui un privato può intervenire per catturare un criminale appena sorpreso in flagrante. Queste circostanze sono chiaramente definite dalla legge e richiedono che la persona arrestata venga immediatamente consegnata alla polizia.

Cos’è l’arresto?

L’arresto è una temporanea privazione della libertà personale imposta al soggetto sorpreso mentre sta commettendo un crimine, in altre parole, colto in flagranza di reato. È importante distinguere l’arresto dalla pena detentiva inflitta per contravvenzioni (ovvero, reati minori) e dagli arresti domiciliari, che sono invece una misura cautelare decisa dal giudice in determinate situazioni, come il rischio di fuga, di alterazione delle prove o di recidiva nel reato.

Come si esegue un arresto?

Per eseguire un arresto, si possono utilizzare mezzi di coercizione fisica come manette o corde solo se necessario, ad esempio per prevenire un’aggressione. In tutte le altre situazioni, è possibile procedere senza ricorrere alla forza o alla violenza, come ad esempio afferrare per un braccio il colpevole.

Quando si può arrestare una persona?

Un arresto può avvenire solo se due condizioni sono soddisfatte: la flagranza di reato e il tipo di crimine commesso.

Quando c’è flagranza di reato?

La flagranza di reato si verifica quando il colpevole è sorpreso mentre sta commettendo il crimine. Tuttavia, la legge prevede altre due forme di flagranza per ampliare la possibilità di arresto:

La “quasi flagranza“, che si verifica quando il colpevole viene sorpreso subito dopo aver commesso il crimine, con ancora addosso le prove (come un ladro arrestato con il bottino).

La “flagranza differita“, che consente l’arresto di una persona fotografata o filmata mentre commette un crimine, fino a 48 ore dopo il fatto. È prevista per reati commessi durante manifestazioni sportive o per reati come stalking, maltrattamenti e violazione delle misure cautelari per le vittime di violenza di genere.

Quanto ai tipi di reati per cui è possibile procedere all’arresto, la legge distingue tra due ipotesi:

  • Arresto obbligatorio, previsto solo per reati particolarmente gravi o puniti con l’ergastolo o con la reclusione non inferiore a cinque anni e non superiore a 20 anni.
  • Arresto facoltativo, previsto per reati meno gravi, a condizione che la polizia ritenga che il colpevole sia pericoloso in base alle circostanze.

Ciò significa che non è possibile arrestare una persona per reati minori come la diffamazione o le leggere percosse; solo per crimini specifici è permesso l’arresto.

Chi può effettuare un arresto?

Nei casi di arresto obbligatorio, chiunque è autorizzato a procedere con la cattura se il reo è colto in flagranza di reato, a patto che si tratti di un crimine grave perseguibile di ufficio.

In sostanza, qualsiasi individuo può effettuare un arresto se il colpevole viene sorpreso nel momento in cui sta commettendo uno dei gravi reati che richiedono un arresto obbligatorio, sempre che sia un crimine per il quale non è necessaria una denuncia da parte della vittima.

Chi ha eseguito l’arresto deve consegnare immediatamente il detenuto e le prove del crimine (oggetti rubati, armi, ecc.) alla polizia, senza poterlo trattenere oltre il tempo necessario per evitare che l’azione eccezionale diventi un sequestro.

Se un cittadino decide di “custodire” personalmente il detenuto dopo l’arresto, rischia di commettere un reato grave come la violenza privata o addirittura il sequestro di persona.

Tuttavia, non è obbligatorio per un cittadino procedere con un arresto: è una facoltà, non un dovere. Chiunque scelga di non fare un arresto quando potrebbe farlo non incorre in alcuna incriminazione.

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