La nuova manovra del governo Meloni, con un totale di 30 miliardi di euro stanziati, introduce numerose novità che riguardano diversi ambiti della vita dei cittadini
La nuova manovra del governo Meloni, la terza di questo esecutivo, è stata approvata e diventa legge. Con un totale di 30 miliardi di euro mobilitati, introduce numerose novità che riguardano diversi ambiti della vita dei cittadini. Ecco un quadro dettagliato degli interventi previsti.
Fisco
La manovra prevede una revisione del taglio del cuneo fiscale per i lavoratori dipendenti. Per chi ha un reddito fino a 20.000 euro, è previsto un bonus. Per i redditi compresi tra 20.000 e 40.000 euro, viene introdotta una detrazione decrescente, che diminuisce progressivamente con l’aumentare del reddito. Solo queste misure, insieme agli interventi sull’Irpef, assorbono oltre 17 miliardi di euro.
Per quanto riguarda l’Irpef, le aliquote sono stabilizzate su tre scaglioni. Sono state destinate risorse per sostenere le persone in difficoltà economica e per favorire gli acquisti con la “Carta Dedicata a te”.
Sul fronte delle imprese, arriva un’Ires “premiale”: l’aliquota sarà ridotta di 4 punti per le aziende che accantonano almeno l’80% degli utili del 2024 e ne reinvestono almeno il 30% (non meno del 24% degli utili del 2023). Per i veicoli aziendali nuovi, raddoppia la tassazione.
La soglia di reddito per accedere alla flat tax per i lavoratori autonomi sale da 30.000 a 35.000 euro. La web tax sarà applicata solo alle grandi aziende con ricavi superiori a 750 milioni di euro, mentre la tassazione sulle criptovalute resta al 26%. Sono stati previsti aumenti delle tasse su giochi e scommesse, e sarà obbligatorio collegare i terminali Pos ai registratori di cassa.
Famiglia
Le detrazioni fiscali subiscono modifiche: per i redditi superiori a 75.000 euro ci sarà una stretta, mentre viene introdotto il “quoziente familiare”. Nasce un “bonus nuove nascite”, un contributo una tantum di 1.000 euro per ogni bambino nato in famiglie con un Isee inferiore a 40.000 euro.
Il “bonus nido” è esteso a tutti e diventa permanente, sempre per nuclei con Isee fino a 40.000 euro. I congedi parentali saranno coperti all’80% per tre mesi, invece degli attuali due.
Viene istituito un fondo chiamato “Dote famiglia”, destinato alle attività extra-scolastiche per bambini e ragazzi dai 6 ai 14 anni, appartenenti a famiglie con un Isee fino a 15.000 euro. Inoltre, nasce un fondo per il sostegno e la valorizzazione degli oratori.
Pensioni
Le pensioni minime saranno rivalutate a partire dal 2025, passando dagli attuali 614,77 euro a 617,9 euro. Vengono prorogate alcune misure per garantire maggiore flessibilità nell’uscita dal lavoro: Quota 103, Ape Sociale e Opzione Donna.
Il “bonus Maroni” viene potenziato per chi sceglie di continuare a lavorare nonostante abbia già raggiunto i requisiti per la pensione. Per chi rientra nel sistema contributivo, sarà possibile combinare previdenza obbligatoria e complementare, così da anticipare la pensione a 64 anni, purché si raggiunga un assegno pari a tre volte il minimo.
Lavoro
Per i prossimi tre anni, viene prorogata la maggiorazione del 20% sul costo ammesso in deduzione per le nuove assunzioni, che sale al 30% se riguardano giovani e donne. È stato rifinanziato il programma “Nuova Sabatini”, e prorogato fino al 2025 il credito d’imposta per investimenti nelle Zone Economiche Speciali (ZES) del Mezzogiorno.
La tassazione sui premi di produttività scende dal 10% al 5% e il tetto per i fringe benefit sale a 1.000 euro per tutti i lavoratori, che diventano 2.000 per chi ha figli. Per i neoassunti che accettano di trasferirsi oltre 100 chilometri da casa, gli importi saranno ulteriormente aumentati.
Per i camerieri, il limite di detassazione delle mance sale dal 25% al 30%. Viene prorogato il fondo di garanzia per le piccole e medie imprese (PMI) e creato un fondo speciale con 3 milioni di euro in tre anni per supportare le imprese legate all’indotto dell’ex Ilva.
Un fondo di 70 milioni di euro è destinato a finanziare la partecipazione dei lavoratori alla gestione e agli utili delle aziende. Infine, sono stati aumentati i fondi per le famiglie delle vittime di incidenti sul lavoro, e si introducono misure per contrastare gli abusi legati alla Naspi.
Casa
Il bonus ristrutturazioni e l’ecobonus rimangono al 50% per le prime case, ma scendono al 36% per le altre abitazioni, con un tetto massimo di spesa fissato a 96.000 euro. Lo stesso criterio viene applicato al sismabonus, ma senza un limite di spesa.
Il bonus mobili è prorogato con un tetto di 5.000 euro. Le agevolazioni sui mutui per l’acquisto della prima casa, riservate agli under 36 e alle giovani coppie, sono estese fino al 2027. Viene introdotto un bonus per l’acquisto di elettrodomestici, con un contributo massimo del 30% del costo. Le caldaie a gas non saranno più detraibili.
Sanità
Per il Servizio Sanitario Nazionale sono stati stanziati 1,3 miliardi di euro in più nel 2025. Parte di queste risorse sarà riservata ai rinnovi contrattuali per il periodo 2028-2030.
Le indennità per il personale di Pronto Soccorso, medici e infermieri aumenteranno. Gli straordinari degli infermieri saranno tassati con una flat tax del 5%. Dal 2025, tutte le ricette mediche saranno elettroniche. Sono stati stanziati fondi aggiuntivi per la prevenzione del tumore al polmone e per incrementare il bonus psicologo, con un nuovo sostegno psicologico rivolto alle scuole.
Pubblica Amministrazione, manager e ministri
Nella Pubblica Amministrazione è previsto un blocco parziale del turnover, che non riguarderà enti locali, Forze dell’Ordine, Vigili del Fuoco e ricercatori. È stato introdotto un tetto ai compensi dei vertici degli enti che ricevono fondi pubblici.
Non ci sarà più l’obbligo di avere revisori del Mef per questi enti, ma saranno rafforzati i controlli sui bilanci se i fondi ricevuti dallo Stato superano certe soglie.
I ministri non parlamentari non avranno compensi equiparati a quelli dei colleghi eletti, ma riceveranno solo un rimborso spese per trasferte. Con la cosiddetta norma anti-Renzi, scatta il divieto di percepire compensi dall’estero per tutti i membri del governo.
Rai ed editoria
Per la Rai, è prevista una riduzione dei costi limitando le consulenze esterne. Il canone torna a 90 euro, dai precedenti 70. Per l’editoria sono stati stanziati 50 milioni di euro.
Opere e trasporti
Un miliardo di euro in più è stato destinato alla Tav e un altro miliardo alle Ferrovie per le opere del Pnrr. Per il Ponte sullo Stretto sono stati stanziati 1,5 miliardi di euro, di cui 500 milioni destinati alle opere accessorie.
Le concessioni elettriche vengono prorogate fino a 20 anni, e il maggior gettito sarà utilizzato per ridurre le bollette. Le tasse d’imbarco aumentano di 50 centesimi per i voli diretti verso Paesi extra Unione Europea.
Tagli e coperture
La riorganizzazione delle detrazioni fiscali porterà circa un miliardo di euro. Dal settore bancario e assicurativo arriveranno 3,5 miliardi di euro, grazie a interventi su Dta e stock options per le banche e all’imposta di bollo per le assicurazioni.
Le banche contribuiranno con 400 milioni di euro per il taglio dell’Ires. Nel triennio 2025-2027, i ministeri saranno soggetti a una spending review che prevede tagli per 7,7 miliardi di euro.
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