Quali sono le differenze tra Polizia e Carabinieri?

La Polizia è una struttura civile che dipende dal ministero dell’Interno mentre l’Arma dei Carabinieri appartiene alle forze armate e dipende dal ministero della Difesa

Quali sono le differenze tra Polizia e Carabinieri?
Quali sono le differenze tra Polizia e Carabinieri? Polizia e Carabinieri potrebbero sembrare più o meno la stessa cosa. Nome e divisa diversi, ma non il loro compito. In realtà, invece, ci sono delle differenze. Entrambi appartengono alle forze dell’ordine con compiti di pubblica sicurezza, ma la Polizia è una struttura civile che dipende dal ministero dell’Interno, mentre l’Arma dei Carabinieri appartiene alle forze armate e dipende, pertanto, dal ministero della Difesa.

Il termine “Polizia“, poi, può risultare fin troppo generico. Infatti, bisogna distinguere tra Polizia di Stato, Polizia penitenziaria, Polizia giudiziaria, Polizia municipale, ecc.

Carabinieri

L’Arma dei Carabinieri è nata con la legge reale del 13 luglio 1814. Re Vittorio Emanuele I di Savoia, al suo rientro a Torino dall’esilio di Cagliari, creò il corpo dei Carabinieri Reali, un’unità militare con compito di polizia.

Fino al 2000, l’Arma ha fatto parte dell’Esercito italiano. Oggi, invece, pur restando una forza armata, ha una struttura autonoma che le consente di partecipare alle missioni militari all’estero non più con la sola funzione di polizia militare.

I Carabinieri, però, restano alle dipendenze del ministero della Difesa, nonostante appartengano di fatto alle forze di polizia.

Nel 2017, l’Arma dei Carabinieri ha assorbito il Corpo Forestale dello Stato (ad esclusione di quelli appartenenti alle 5 Regioni a statuto speciale). È nato, così, il “Comando unità per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare” che dipende dal ministero delle Politiche Agricole e Forestali.

In veste di forza militare, i Carabinieri hanno come compiti:
  • di polizia militare e di sicurezza a favore di tutte le forze armate;
  • di operazioni all’estero per il ripristino della pace e della sicurezza internazionale;
  • di sicurezza delle rappresentanze diplomatiche italiane all’estero.

In veste di forza di polizia, invece, dipende dal ministero dell’Interno per quanto riguarda la pubblica sicurezza, il controllo del territorio, l’ordine pubblico, e gli interessi della collettività.

Carabinieri: la struttura interna
L’organigramma dei Carabinieri prevede 4 ruoli:
  • Appuntati e carabinieri;
  • Sovrintendenti;
  • Ispettori;
  • Ufficiali.

Ciascuna di queste gerarchie è suddivisa in altre:

Appuntati e carabinieri:
  • Carabiniere;
  • Carabiniere scelto;
  • Appuntato;
  • Appuntato scelto.
Sovrintendenti:
  • Vice brigadiere;
  • Brigadiere;
  • Brigadiere capo.
Ispettori:
  • Maresciallo;
  • Maresciallo ordinario;
  • Maresciallo capo;
  • Maresciallo aiutante – sostituto ufficiale di pubblica sicurezza.
Ufficiali:
  • Sottotenente;
  • Tenente;
  • Capitano;
  • Maggiore;
  • Tenente colonnello;
  • Colonnello;
  • Generale di brigata;
  • Generale di divisione;
  • Generale di corpo d’armata.

Il Generale di corpo d’armata può ricoprire la carica di “Comandante generale dei Carabinieri“, di “Capo di stato maggiore” o di “sottocapo di stato maggiore“.

Polizia

La Polizia di Stato (in precedenza “Corpo delle guardie di pubblica sicurezza”) è nata l’11 luglio del 1852. E’ un corpo di polizia ad ordinamento civile, ed è direttamente dipendente dal Dipartimento della pubblica sicurezza, del Ministero dell’interno.

Oltre alla Polizia di Stato, le altre forze di polizia nazionale controllate dal Governo sono:
  • La Polizia Penitenziaria: lavora nelle case circondariali e dipende dal ministero della Giustizia (dal 1990 non ha più un ordinamento militare);
  • La Guardia di Finanza: si occupa di reati valutari, finanziari e tributali e dipende dal ministero dell’Economia e delle Finanze con ordinamento militare. Come i Carabinieri, può avere compiti di polizia giudiziaria, di pubblica sicurezza, di polizia doganale e di polizia tributaria;
  • La Guardia Costiera: dipende dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con ordinamento militare all’interno della Marina militare. Può avere anche compiti di polizia giudiziaria, ambientale e tecnico-amministrativa marittima.
Polizia di Stato: la struttura interna

La struttura interna della Polizia di Stato è molto articolata.

All’interno della questura (cioè nell’ufficio territoriale di Polizia che c’è in tutti i capoluoghi di provincia) lavorano 2 Divisioni e 5 uffici:
  • La polizia anticrimine (in cui rientra la Squadra Mobile);
  • La polizia amministrativa e sociale;
  • L’ufficio di gabinetto;
  • L’ufficio del personale;
  • La Digos;
  • L’ufficio amministrativo-contabile;
  • L’ufficio sanitario.

Il questore è la figura a capo di questo ufficio, ed è l’autorità provinciale di pubblica sicurezza.

Poi ci sono i commissariati (gli uffici distaccati dalla questura presenti in alcuni quartieri delle città più grandi).

La polizia sul territorio
  • Le pattuglie (coppie di poliziotti a piedi o in auto) controllano le vie ed i quartieri delle città, le stazioni, porti ed aeroporti. Le volanti appartengono all’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico delle questure e controllano il territorio in auto.
  • In alcuni quartieri è possibile vedere in azione anche la Polizia a cavallo ed il reparto prevenzione crimine, che interviene quando c’è la segnalazione di un cittadino.
  • La Polizia stradale è incaricata del controllo della sicurezza sulle strade.
  • La Polizia di frontiera è addetta a porti ed aeroporti sia per quanto riguarda i viaggiatori sia nell’ambito delle merci che ogni giorno transitano da e per l’Italia.
  • La Polizia ferroviaria controlla le stazioni e che provvede alle scorte sui treni quando necessaria.
Il lavoro investigativo della polizia
  • Squadra mobile: dipende della Direzione centrale anticrimine e svolge attività di indagine sia di propria iniziativa sia su mandato dell’autorità giudiziaria;
  • Operatore antidroga: si occupa della lotta al narcotraffico;
  • Digos (Divisione investigazioni generali di operazioni speciali): garantisce la sicurezza e l’ordine pubblico nell’ambito di manifestazioni pubbliche sportive o di piazza (cortei, partite, concerti, ecc.);
  • Polizia giudiziaria presso le procure della Repubblica: si occupa di indagare senza limiti di materia su ciò che l’autorità giudiziaria dispone;
  • Polizia scientifica: interviene quando è necessaria una particolare competenza nell’ambito delle scienze biologiche, chimiche, fisiche o dattiloscopiche;
  • Polizia postale: fa parte della Scientifica e si occupa della lotta al crimine informatico in tutte le sue declinazioni;
  • Tiratori e artificieri: agenti altamente specializzati impegnati in operazioni ad alto rischio accanto al Nocs (il Nucleo operativo centrale di sicurezza).
Le altre risorse destinate ad attività che richiedono agenti specializzati:
  • Sommozzatori;
  • Cinofili;
  • Squadre nautiche;
  • Polizia di montagna;
  • Reparto volo;
  • Sicurezza delle sedi istituzionali;
  • Ispettorato del Vaticano (si occupa della sicurezza degli edifici della Santa Sede e del servizio di scorta del Papa).
Polizia municipale

La Polizia municipale (quella che una volta venivano chiamati Vigili urbani) dipende direttamente dal Comune di appartenenza.

La Polizia municipale non si occupato solo di garantire la sicurezza sulle strade ed il rispetto del Codice, ma anche di:
  • Reati in materia di stupefacenti, contro il patrimonio e contro le persone;
  • Tutela dei minori;
  • Reati contro la Pubblica Amministrazione e contro l’ambiente;
  • Lotta al commercio abusivo;
  • Pubblica sicurezza;
  • Antiterrorismo;
  • Tutela del patrimonio pubblico.

Inoltre, insieme ad altre forze dell’ordine, interviene in molti servizi di ordine pubblico diretti dall’autorità di pubblica sicurezza (manifestazioni, partite, concerti o altri eventi particolari).

Chi bisogna chiamare in caso di emergenza?

E’ stato creato un numero unico di emergenza: il 112. Chiamandolo risponderà un operatore che smisterà la telefonata a seconda dell’urgenza da risolvere (113 per la Polizia, 115 per i Vigili del fuoco o 118 per un’ambulanza).

Si tratta di una centrale unica di risposta che decide chi deve intervenire tra i vari servizi di emergenza. È collegata al centro elaborazione dati del ministero dell’Interno ed è in grado di geolocalizzare la telefonata di richiesta di aiuto.

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