Quanti Nobel italiani erano senza laurea?

I premi Nobel – dal 1901 al 2019, il libro firmato da Pietro Migliorini che racconta la vita dei premiati

Quanti Nobel italiani erano senza laurea?
Premi Nobel italiani. Il libro di Piero Migliorini dal titolo “I premi Nobel – dal 1901 al 2019“, riporta, anno dopo anno, i premiati, la motivazione, il contesto storico e una scheda esaustiva dei vincitori.

Chi era Alfred Bernhard Nobel (nato nel 1833 e morto nel 1896)?

Faceva parte di un’importante dinastia di industriali che produceva polvere da sparo. Nel 1950, a Parigi, incontrò il professore italiano Ascanio Sobrero, inventore della nitroglicerina. Partendo da quell’esplosivo, dopo molti esperimenti, Alfred compose una chimica che rendeva la sostanza più maneggevole e stabile, la dinamite, brevettata nel 1867. Aprì laboratori in vari paesi, Italia compresa, accumulando un immenso patrimonio.

Nel 1888, per l’errore di un giornale francese (che confuse il nome del fratello Ludvig con Alfred), si diffuse la notizia della sua morte. Il necrologio recitava: “Alfred Nobel, che divenne ricco trovando il modo di uccidere il maggior numero di persone nel modo più veloce possibile, è morto ieri“.

Alfred Bernhard Nobel, rimase talmente colpito da questa descrizione, che per farsi perdonare dall’umanità, sottoscrisse il testamento col quale lasciava un’eredità diventata poi il Premio Nobel. Il Nobel, oggi, porta al vincitore una medaglia d’oro e ad un assegno di 900 mila euro. I premiati, fin’ora, sono 856 uomini e 52 donne.

Spesso il premio ha suscitato interrogativi e polemiche. Spesso l’assegnazione dipendeva dal momento politico o da un’opportunità che stravolgeva i meriti reali.

  • Nel 1958 Boris Pasternak, autore de Il dottor Zivago, ritenuto dissidente, fu costretto al rifiuto dal regime sovietico.
  • Nel 1968 Jean Paul Sartre rifiutò il premio perché lo riteneva, in qualche modo, lesivo della propria libertà di pensiero.
  • Nel 1994, Yasser Arafat ebbe il riconoscimento per la “pace“: un contrasto che scatenò l’opinione comune che vedeva nel palestinese un terrorista.
  • Il premio del 2009, a Barack Obama fu un auspicio a qualcosa che il presidente, forse, avrebbe fatto. E che non fece.

L’Italia, con 20 Nobel, è al settimo posto dopo Usa, Regno Unito, Germania, Francia, Svizzera e Russia.

Nella letteratura abbiamo 6 vincitori:

  • Giosuè Carducci (1906) “Per la sua approfondita ricerca critica, per la freschezza di stile e per la forma lirica“;
  • Grazia Deledda (1926) “Per le sue opere, idealisticamente ispirate, che tratteggiano con plastica chiarezza la vita della sua isola“;
  • Luigi Pirandello (1934) “Per il suo schietto e audace tentativo di perpetuare ai massimi livelli drammatici l’ arte del teatro“;
  • Salvatore Quasimodo (1959): “Per la liricità con cui ha saputo esprimere le tragiche esperienze umane dei nostri tempi“;
  • Eugenio Montale (1975) “Per la sua caratteristica forma poetica che ha interpretato i valori umani nella prospettiva di una vita senza alcuna illusione“;
  • Dario Fo: “Figura preminente del teatro politico che, nella tradizione dei giullari medievali, ha fustigato il potere e restaurato la dignità degli umili“.

Ci sono alcune curiosità su alcuni di loro: Deledda aveva la terza media, Montale era diplomato ragioniere, e Quasimodo aveva il diploma di perito agrario.

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