Il controllore sull’autobus può chiedere l’esibizione del titolo di viaggio e elevare la multa nel caso in cui ci trovi sprovvisti
Il controllore dell’autobus può chiudere le porte? Il controllore sull’autobus è un pubblico ufficiale. Questo significa che può chiedere l’esibizione del titolo di viaggio e elevare la multa nel caso in cui ci trovi sprovvisti. Per legge, infatti, chi sale sull’autobus senza biglietto rientra nell’illecito amministrativo e deve pagare una sanzione.
L’illecito diventa penale per chi:
- Si rifiuta di scendere rallentando la normale marcia del mezzo;
- Inveisce contro il controllore;
- Scappa alla prima fermata.
Cos’è un pubblico ufficiale?
Per “Pubblico ufficiale” si intende colui che esercita una funzione pubblica di natura legislativa (quella finalizzata alla creazione delle norme che costituiscono l’ordinamento giuridico dello Stato), giudiziaria (quella che conferisce il potere di applicare le norme giuridiche garantendo così il rispetto della legge) o amministrativa (quella che ha come obiettivo la realizzazione concreta dei fini dello Stato tramite l’emanazione di provvedimenti).
I controllori degli autobus sono pubblici ufficiali (in quanto muniti di poteri autoritativi e certificativi e incaricati di una funzione disciplinata da norme di diritto pubblico). Svolgono una funzione amministrativa (in quanto provvedono alla constatazione dei fatti e alle eventuali verbalizzazioni nell’ambito delle attività di prevenzione e di accertamento delle infrazioni relative ai trasporti).
Tra i poteri del controllore rientra quello di verificare se vengono poste in essere violazioni, quello di redigere un verbale di contestazione, quello di chiedere le generalità del passeggero.
Poiché si tratta di pubblico ufficiale dotato di poteri autoritativi e certificativi, chi da false generalità o chi si rifiuta di fornirle commette reato (punito con la reclusione da 1 a 6 anni). Se si prova a fuggire o si decide di non scendere quando il controllore lo ordina, anche in questi casi si può incorrere in un processo penale.
Quali poteri ha il controllore dell’autobus?
Il controllore ha il potere di chiedere al passeggero l’esibizione del regolare titolo di viaggio. Se quest’ultimo ne è sprovvisto, egli può chiedergli di fornire le proprie generalità al fine di elevare la multa. Fermo restando che non è obbligatorio portare i documenti di identità con sé, il passeggero ha tutto il diritto di non esibirli. Il controllore, però, può intimare al passeggero di scendere dal mezzo di trasporto e attendere la prima pattuglia di forze dell’ordine per procedere all’identificazione in caso di non possesso dei documenti.
Se si cerca di scappare dal mezzo di trasporto per non essere identificati, ci si rifiuta di scendere quando lo chiede il controllore o se si inveisce contro di lui o contro il conducente si commette reato di interruzione del servizio pubblico (punito con la reclusione fino a 1 anno).
Il passeggero che proferisce frasi minacciose, spintona o aggredisce il dipendente della ditta di trasporti per opporsi alla multa commette il reato di resistenza a pubblico ufficiale (punito con la reclusione da 6 mesi a 5 anni).
Il controllore sull’autobus può chiudere le porte?
E’ sicuramente illecita la condotta del controllore che, per impedire ai soggetti senza biglietto di uscire dall’autobus in attesa dell’arrivo della polizia, ordina all’autista di chiudere le porte del mezzo tenendo in ostaggio i trasgressori.
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