Le donne hanno il 15% di probabilità in più di morire (o subire un grave infortunio) se vengono operate da un uomo (rispetto a un chirurgo che è del loro stesso sesso)
Le donne hanno il 15% di probabilità in più di morire se ad operarle c’è un uomo. I ricercatori della Vanderbilt University di Nashville (Tennessee, Stati Uniti) e quelli dell’Università di Toronto (Canada) hanno scoperto che le donne hanno il 15% di probabilità in più di morire (o subire un grave infortunio) se vengono operate da un uomo (rispetto a un chirurgo che è del loro stesso sesso).
La dottoressa Amalia Cochran, chirurgo dell’Università della Florida, ha scritto in una lettera di ricerca: “Ciò che è sorprendente e preoccupante è che gli esiti negativi, comprese le complicazioni e la morte, erano collegati alla discordanza sessuale. Purtroppo, questa associazione ha colpito in modo sproporzionato le pazienti di sesso femminile. L’associazione tra discordanza sessuale chirurgo-paziente e risultati suona l’allarme per un’azione urgente“.
Gli scienziati hanno studiato la probabilità che un paziente muoia (o subisca complicazioni) in base al sesso del chirurgo che lo opera. Hanno, così, scoperto che quando le donne operano le donne, e gli uomini operano gli uomini, non c’è un aumento del rischio di morte o altre complicazioni. Stesso risultato quando le donne operano gli uomini. Quando, invece, sono gli uomini ad operare le donne, chi riceve la procedura ha una probabilità maggiore del 15% di morire o subire un altro esito negativo. I ricercatori, però, non sanno spiegare perché questo accada e sostengono che sono necessarie ulteriore ricerche.
Lo studio
Il team di ricerca, che ha pubblicato i suoi risultati la scorsa settimana su JAMA Surgery, ha raccolto dati da 1.320.000 interventi chirurgici, sia elettivi che emergenti, in Canada da novembre 2020 a marzo 2021.
Di quel gruppo, 717.548 erano “sesso discordanti” (cioè, quando chirurgo e paziente sono di sesso diverso). Più di 667.000 erano chirurghi maschi che operavano su donne e 50.000 erano donne che operavano uomini. Circa il 15% delle 180.000 procedure incluse si è concluso con la morte di una paziente o con un’altra grave complicazione.
I ricercatori hanno controllato i dati per altri fattori che potrebbero aver causato complicazioni durante un intervento chirurgico (come il tipo di intervento chirurgico, l’età e le condizioni che il paziente potrebbe soffrire). Hanno scoperto che non c’era un aumento del rischio di morte o altre complicazioni quando il chirurgo e il paziente erano dello stesso sesso. Non c’era nemmeno un aumento del rischio quando il medico era una donna che stava operando un uomo. Quando, invece, una donna veniva operata da un uomo, il rischio complessivo aumentava del 15%.
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