Tutte le armi inviate all’Ucraina dall’inizio dell’invasione russa

L’Ucraina ha resistito all’invasione russa grazie ai dati delle intelligence statunitensi e inglesi, e alla fornitura di armamenti proveniente dalla Nato (e non solo)

Tutte le armi inviate all’Ucraina dall'inizio dell'invasione russa
Tutte le armi inviate all’Ucraina dall’inizio dell’invasione russa. L’Ucraina ha potuto sostenere l’impatto dell’invasione russa grazie a una serie di fattori tra cui spiccano la fornitura di dati di intelligence da parte di Stati Uniti e Regno Unito ma soprattutto il flusso di armamenti proveniente dalla Nato e da altri alleati dell’Occidente.

Dal 2014 al 2022, il sostegno militare dell’Alleanza Atlantica a Kiev è stato rivolto più all’addestramento/riforma delle Forze Armate ucraine che alla fornitura di armamenti. La fornitura di armi è andata aumentando negli ultimi 4 anni, a fronte dell’acuirsi della crisi tra Ucraina e Russia. Poi, con l’inizio del conflitto (il 24 febbraio) il sostegno si è fatto qualitativamente importante. Kiev ha potuto, così, contrastare l’avanzata russa e ha potuto anche imbastire due controffensive che hanno permesso la riconquista di vaste porzioni di territorio invaso.

Questo risultato è stato possibile grazie a munizioni e sistemi d’arma come Mlrs (Multiple Launch Rocket System), missili di vario tipo (Atgm – Anti Tank Guided Missile), loitering munitions e Ucav (su tutti i turchi Bayraktar Tb2) forniti dai Paesi della Nato. Ora, però, gli alleati di Kiev si stanno chiedendo come continuare a sostenere militarmente l’esercito ucraino senza intaccare le proprie scorte.

Quali tipologie di armamenti sono stati inviati a Kiev dalla Nato e da altri alleati
  • Mbt (Main Battle Tank): i primi 40 T-72 sono iniziati ad arrivare lo scorso aprile dalla Repubblica Ceca (attraverso un meccanismo di scambio in cui la Germania fa da intermediario). Altri sono arrivati tra maggio e giugno. La Polonia è, però, quella che ne ha inviati di più (con circa 230 di varie versioni). Figurano anche quelli di Macedonia e Slovacchia (ha ceduto 28 M-55, una versione migliorata del T-55). In totale, la stima dei carri armati spediti all’esercito ucraino è di circa 410, compresi i PT-91 polacchi (sviluppo locale del T-72).
  • Ifv (Infantry Fighting Vehicle): circa 210, e provenienti da Repubblica Ceca, Polonia, Slovacchia, Grecia e Slovenia. Sono tutti Bmp-1 di progettazione russa (eredità della Guerra Fredda o versioni locali dello stesso).
  • Apc (Armoured Personnel Carrier): circa un migliaio, e provenienti da Olanda, Lituania, Regno Unito, Australia, Danimarca, Usa, Portogallo, Francia, Finlandia, Spagna e Canada. Si tratta di mezzi di diverso tipo, ma gli M-113 (in varie versioni), sono la stragrande maggioranza.
  • Veicoli Mrap (Mine Resistant Ambush Protected): più di 800, e provenienti da Spagna, Australia, Estonia, Regno Unito, Usa, Turchia e Germania. 440 di essi sono gli statunitensi M1224 mentre 90 sono i Bushmaster australiani e 200 i BMC Kirpi turchi.
  • Veicoli leggeri per la fanteria (tipo jeep): più di 1200, e provenienti da Usa, Regno Unito, Portogallo, Canada, Polonia, Italia, Norvegia, Olanda e Francia. La stragrande maggioranza (un migliaio di esemplari) sono Humvee statunitensi che hanno cominciato ad arrivare ad aprile, mentre l’Italia ha fornito i Vtlm “Lince” a giugno.
  • Pezzi di artiglieria trainati (di vario calibro, dai 105 ai 155 millimetri): provengono da Usa, Australia, Canada, Estonia, Repubblica Ceca, Croazia, Italia, Lituania, Regno Unito e Lituania. Soprattutto l’obice M777 di fabbricazione statunitense (da aprile in avanti), ma fornito anche da Canada e Australia. Italie ed Estonia a maggio hanno inviato gli obici FH-70.
  • Artiglieria semovente: dei 200 veicoli forniti (altri 180 dovrebbero arrivare prossimamente), spiccano i Pzh 2000 di Germania e Olanda, che si uniscono a Repubblica Ceca, Polonia, Francia, Norvegia, Slovenia, Lettonia, Lituania e Italia con altri mezzi (tra cui i vecchi M-109 da 155 millimetri).
  • Mlrs: gli Stati Uniti hanno fornito 38 Himars a partire da giugno, Germania e Regno Unito 11 M-270 (5+6) tra luglio e agosto, la Repubblica Ceca un numero imprecisato di BM-21 “Grad” e di RM-70 a partire da aprile, la Polonia più di 20 “Grad” mentre non è noto il numero dei TLRG-230 turchi arrivati durante l’estate.
  • Sistemi d’artiglieria antiaerea: la Germania ha inviato 30 “Gepard” semoventi da luglio in avanti che si affiancano a 23 ITK 61 finlandesi.
  • Missili antiaere: tra marzo e aprile sono stati inviati 6 Strela-10 e una batteria di S-300 rispettivamente da Repubblica Ceca e Slovacchia, mentre il Regno Unito ha fornito 6 Stormer ad aprile. La seconda ondata è giunta tra ottobre e novembre rappresentata da Iris-T tedeschi (4), Nasams statunitensi (8), un Aspide 2000 spagnolo e un Crotale francese che saranno affiancati da una o due batterie di Hawk provenienti dalla Spagna.
  • Missili antinave: Danimarca, Regno Unito, Stati Uniti e Olanda, tra giugno e luglio, hanno inviato missili antinave “Harpoon”.
  • Missili aria-aria: la Polonia ha fornito un centinaio di missili aria-aria di fabbricazione russa R-73 per i caccia ucraini (MiG-29 e Su-27) mentre gli Stati Uniti hanno inviato i missili antiradiazioni Agm-88 Harm tra luglio e agosto. La Turchia, oltre a fornire gli Ucav Bayraktar Tb2 ha fornito il relativo munizionamento di precisione da marzo sino a oggi.
  • Missili sup-sup: i britannici Brimstone sono arrivati a maggio, mentre Hellfire svedesi sarebbero giunti prima di ottobre.
  • Caccia: ad aprile 14 caccia Su-25 “Frogfoot” bulgari sono stati acquistati dalla Nato e trasferiti in Ucraina, a cui ne sono seguiti altri 4 dalla Macedonia ad agosto.
  • Elicotteri: 21 Mil Mi-17 (originariamente destinati all’Afghanistan) sono stati inviati dagli Stati Uniti da aprile in avanti, a cui si sono aggiunti 4 slovacchi, 2 estoni, 2 o 4 Mi-24 cechi, 6 Ka-32 portoghesi. 3 Sea King britannici che dovrebbero essere consegnati entro fine novembre/dicembre. Il totale dei Bayraktar turchi consegnati tra marzo e settembre dovrebbe essere di 20, che si aggiungono a quelli già in possesso delle forze armate ucraine.
  • Loitering munitions (drone suicida): sono più di 2mila rappresentati per la maggior parte dagli Switchblade statunitensi (versione 300 e 600).
Nuovo pacchetto di aiuti militari USA

Mercoledì 23 novembre, la Casa Bianca ha autorizzato un nuovo pacchetto di aiuti militari del valore di 400 milioni di dollari composto da:

  • Munizioni aggiuntive per i sistemi missilistici Nasams;
  • 150 mitragliatrici pesanti con mirini termici per contrastare gli Unmanned Aerial Systems (Uas);
  • Munizioni aggiuntive per sistemi missilistici di artiglieria Himars;
  • 200 colpi di artiglieria da 155 millimetri a guida di precisione;
  • 10mila colpi di mortaio da 120 millimetri;
  • Un numero imprecisato di missili Harm, 150 veicoli Humvee;
  • 100 veicoli tattici leggeri;
  • Munizioni per armi leggere;
  • Generatori e pezzi di ricambio per obici da 105 millimetri.

Potrebbero interessarti anche questi articoli:

L'informazione è di parte! Ci sono giornali progressisti e giornali conservatori. La stessa notizia ti viene raccontata in modo diverso. Se cerchi un sito che ti spieghi le cose con semplicità, e soprattutto con imparzialità, allora questo è il posto giusto per te. Cerchiamo notizie e fatti social del momento e li rimettiamo in circolo, senza giri di parole e senza influenzarti con le nostre opinioni.

FONTEUFFICIALE.it riassume le notizie pubblicate dalle agenzie di stampa e da altri media autorevoli (come Ansa, Agi, AdnKronos, Corriere della Sera, ecc..), quindi non è direttamente responsabile di inesattezze. Se, però, ritieni che un nostro articolo debba essere modificato o eliminato puoi farne richiesta [ scrivendo qui ].

Per ricevere i nostri aggiornamenti e restare informato ti invitiamo a seguirci sul nostro profilo ufficiale di Google News.