Il Dipartimento di Stato statunitense ha dato il via libera a una serie di acquisti di armamenti destinati all’Italia. Si parla di un sistema di attacco elettronico per un valore complessivo di 680 milioni di dollari
L’Italia acquisterà dagli Stati Uniti un sistema di attacco elettronico per 680 milioni di dollari. Il Dipartimento di Stato statunitense ha dato il via libera a una serie di acquisti di armamenti destinati al nostro Paese. Si parla di un sistema di attacco elettronico per un valore complessivo di 680 milioni di dollari: un’operazione hi-tech che si somma a quella pensata per la Marina Militare, un progetto di dotazione navale da 4,4 miliardi di euro, promosso dall’Organizzazione congiunta per la cooperazione in materia di armamenti (OCCAR), per dieci imbarcazioni da guerra.
Tornando all’investimento in elettronica bellica, riportiamo quanto dichiarato dalla Defense Security Cooperation Agency: “La potenziale vendita migliorerà la capacità dell’Italia di far fronte alle minacce attuali e future aumentando l’interoperabilità con l’Aeronautica Militare degli Stati Uniti e interrompendo le comunicazioni di comando e controllo del nemico quando l’Italia contribuisce alle operazioni di contingenza all’estero”.
Il principale fornitore è la BAE Systems, società inglese del settore aerospaziale e della difesa, attiva a livello mondiale, particolarmente nel Nord America. L’Italia è strategica nel Mediterraneo, con oltre 12.000 soldati americani presenti nel Paese. Nella penisola si contano più di 120 basi su cui sventola la bandiera a stelle e strisce.
Il semaforo verde da parte americana riguarda anche l’India, che potrà acquistare 53 siluri leggeri MK 54 MOD 0 e attrezzature a supporto per un valore di 175 milioni di dollari. La maggior parte dell’hardware sarà acquistato direttamente dalla Marina Militare degli Stati Uniti.
Infine, sullo scacchiere c’è la Romania, che sta per acquistare quattro sistemi radar anti-drone. “La vendita – ha dichiarato l’agenzia di sicurezza americana – migliorerà la capacità della Romania di far fronte alle minacce attuali e future, fornendo una forza credibile in grado di scoraggiare gli avversari e di partecipare alle operazioni della NATO”.
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