La Polonia vuole abbattere i missili russi prima che entrino nel loro spazio aereo

La Polonia potrebbe essere pronta a colpire i missili russi prima che questi entrino nel proprio spazio aereo, nonostante l’opposizione della NATO

La Polonia vuole abbattere i missili russi prima che entrino nel loro spazio aereo

La Polonia vuole abbattere i missili russi prima che entrino nel loro spazio aereo. La Polonia potrebbe essere pronta a colpire i missili russi prima che questi entrino nel proprio spazio aereo, nonostante l’opposizione della NATO. Questa posizione rischia di trascinare l’Alleanza Atlantica in un conflitto aperto con la Russia. Secondo alcune dichiarazioni rilasciate dal ministro degli Esteri polacco, Radosław Sikorski, al Financial Times, “la Polonia e gli altri Paesi confinanti con l’Ucraina hanno il ‘dovere’ di abbattere i missili russi prima che violino il loro spazio aereo, anche se la NATO è contraria”.

Sikorski ha evidenziato che la sicurezza nazionale polacca deve prevalere sul rischio di un’escalation del conflitto. Se la Polonia decidesse di colpire i missili russi, questo potrebbe portare a un coinvolgimento diretto del Paese nella guerra in corso tra Russia e Ucraina, che dura ormai da oltre due anni e mezzo. La NATO ha espresso preoccupazione per questa possibilità, ma Sikorski ha ribadito che “l’adesione all’Alleanza non esclude la responsabilità di ciascun Paese di proteggere il proprio spazio aereo: è un nostro dovere costituzionale”.

La Polonia ha già subito diverse violazioni del proprio spazio aereo dall’inizio del conflitto, l’ultima delle quali riguarda un drone Shahed. Se Varsavia mantenesse questa linea, potrebbe trovarsi coinvolta direttamente nel conflitto, con conseguenze potenzialmente gravi anche per la NATO.

Inizialmente, per la NATO era considerato un tabù insormontabile fornire missili o armi offensive all’Ucraina in risposta all’invasione russa. Tuttavia, con il passare del tempo, tutte le linee rosse stabilite dall’Alleanza Atlantica sono state progressivamente superate. Questo cambiamento è avvenuto in parte a causa della mancata reazione significativa da parte di Mosca, che, pur limitandosi a minacce verbali, ha dovuto accettare le decisioni prese dall’Occidente.

La Polonia è stata fin dall’inizio uno dei più forti sostenitori dell’Ucraina, accogliendo milioni di profughi e firmando un patto bilaterale di sicurezza con Kiev lo scorso giugno, in cui si discuteva anche della possibile intercettazione di missili e droni nello spazio aereo ucraino diretti verso il territorio polacco.

La preoccupazione polacca è che, se la Russia dovesse conquistare Kiev, potrebbe non fermarsi e attaccare anche la Polonia. Questo timore è condiviso anche dai Paesi baltici. Tuttavia, è improbabile che Mosca abbia la forza di affrontare una guerra di tale portata, poiché un’invasione della Polonia comporterebbe un intervento immediato da parte di tutta la NATO, rischiando di scatenare una guerra mondiale.

Con ogni tentativo di soluzione diplomatica fallito, l’ultimo dei quali a Doha è naufragato a causa di un attacco ucraino nella regione russa di Kursk, sembra sempre più probabile che si verifichi un’escalation del conflitto. Resta solo da capire quando altri eserciti saranno coinvolti direttamente

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