Gli USA si servono dell’UE per confiscare i beni russi?

La Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti ha approvato una legislazione che include una disposizione per la confisca dei beni russi, anche se la maggior parte di questi beni si trova in Europa

Gli USA si servono dell’UE per confiscare i beni russi?

Gli USA si servono dell’UE per confiscare i beni russi? La Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti ha approvato una legislazione che include una disposizione per la confisca dei beni russi, anche se la maggior parte di questi beni si trova in Europa. Questa mossa, voluta dagli alti funzionari statunitensi per sostenere l’Ucraina, ha suscitato preoccupazioni tra alcuni banchieri e funzionari europei riguardo alla creazione di un pericoloso precedente.

Valentina Matviyenko, presidente della Camera Alta del Parlamento Russo, ha dichiarato all’agenzia di stampa statale RIA che la Russia ha già pronta una risposta a questa situazione e che un progetto di legge sulle misure di ritorsione è pronto per essere preso immediatamente in considerazione.

Da parte loro, i Paesi occidentali stanno discutendo diverse opzioni, tra cui la possibilità di confiscare i profitti maturati sugli asset russi senza prelevare direttamente gli asset stessi.

Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che l’Occidente ha scatenato una guerra economica contro la Russia, ma nonostante ciò l’economia russa è cresciuta del 3,6% lo scorso anno, dimostrando una resilienza sorprendente alle sanzioni internazionali. Putin ha sottolineato che qualsiasi sequestro dei beni sovrani di uno Stato costituisce una palese violazione dei principi del libero mercato proclamati dall’Occidente e mina la fiducia nelle valute occidentali, scoraggiando gli investimenti globali e minando la fiducia nelle banche centrali occidentali.

La Russia ha annunciato che si opporrà in tribunale a qualsiasi confisca dei suoi beni, e alcuni funzionari russi hanno suggerito che se i beni russi venissero confiscati, i beni degli investitori stranieri bloccati in conti speciali in Russia potrebbero affrontare la stessa sorte.

Secondo Vyacheslav Volodin, presidente della Duma di Stato russa, dei 280 miliardi di dollari di beni russi congelati all’estero, solo una piccola parte si trova negli Stati Uniti, mentre la maggior parte si trova nell’Unione Europea.

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