Gli Stati Uniti hanno 5 basi con missili nucleari in Europa

Le armi sono presenti in Kleine Brogel (Belgio), Büchel (Germania), Aviano e Ghedi-Torre (Italia), Volkel (Olanda) e Incirlik (Turchia)

Gli Stati Uniti hanno 5 basi con missili nucleari in Europa
Gli Stati Uniti hanno 5 basi con missili nucleari in Europa. Secondo il “Center for Arms Control and Non-Proliferation” si stima che ci siano circa 100-150 armi nucleari (in particolare bombe libere B61) di proprietà degli Stati Uniti immagazzinate in 5 stati membri della Nato in 6 basi. Armi che possono essere schierate sia dagli aerei statunitensi che da quelli alleati. Le armi sono presenti in Kleine Brogel (Belgio), Büchel (Germania), Aviano e Ghedi-Torre (Italia), Volkel (Olanda) e Incirlik (Turchia).

Fino a 20 bombe nucleari sarebbero presenti in ciascuna delle seguenti aree: base aerea di Kleine Brogel (Belgio), base aerea di Büchel (Germania) e base aerea di Volkel (Paesi Bassi). In Italia, invece, sarebbero presenti circa 70 bombe, distribuite tra le basi aeree di Aviano e Ghedi.

Avere bombe nucleari statunitensi in Europa è, però, in conflitto con gli obblighi legali dei firmatari del “Trattato di non proliferazione nucleare” (NPT). Gli articoli 1 e 2 del TNP, infatti, vietano il trasferimento di armi nucleari a Stati non dotati di armi nucleari (come Belgio, Germania, Paesi Bassi, Italia e Turchia).

La preoccupazione non riguarda solo il fatto che queste armi nucleari siano poste in Europa, ma anche perché questo tipo di armi nucleari (la bomba B61) è un’arma tattica (generalmente più piccola e più “utilizzabile” delle armi nucleari strategiche). Le armi nucleari tattiche sono più vulnerabili delle armi nucleari strategiche all’acquisizione terroristica, a causa delle loro dimensioni più piccole, del numero maggiore, dell’ampia distribuzione e della tecnologia di blocco e di salvaguardia meno sofisticata.

Cosa ha detto il ministro degli esteri russo

Il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, intervenendo in video alla Conferenza dell’Onu (quella dove i diplomatici delle nazioni dell’Ue, degli Stati Uniti e del Regno Unito hanno abbandonato l’Aula), ha detto: “Per noi è inaccettabile che, contrariamente alle disposizioni fondamentali del Trattato di non proliferazione delle armi nucleari, le armi nucleari statunitensi si trovino ancora sul territorio di un certo numero di Paesi europei“. Ha, poi, aggiunto che “è tempo che gli Stati Uniti le riportino a casa“.

La pratica viziosa delle missioni nucleari congiunte con la partecipazione dei Paesi non nucleari della Nato rimane. All’interno del suo quadro, sono in fase di elaborazione scenari per l’uso di armi nucleari contro la Russia. È giunto il momento di portare a casa le armi nucleari americane e smantellare completamente le infrastrutture associate in Europa“.

Il governo russo ha per questo chiesto agli Stati Uniti e ai suoi alleati di “aderire a una moratoria sul dispiegamento di missili a corto e medio raggio in Europa“, dicendosi pronto a “collaborare su questioni di stabilità strategica” con Washington.

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