Cos’è la Nato?

La NATO (North Atlantic Treaty Organization) è un’organizzazione internazionale che ha come scopo la cooperazione e la difesa degli Stati membri

Cos'è la Nato?
Cos’è la Nato. La Nato è un’organizzazione creata nel 1949 con il “Patto Atlantico di difesa collettiva” contro un ipotetico attacco sovietico. Negli anni i Paesi membri sono diventati 30.

Il futuro allargamento con l’ingresso dell’Ucraina è una delle cause della crisi Russia-Ucraina. La Russia teme che l’adesione dell’Ucraina metta in serio pericolo la sua sicurezza. Trattandosi, infatti, di un Paese confinante, la Russia non vuole perdere il “cuscinetto” territoriale che la separa da decenni dal blocco occidentale. 

Cos’è la Nato?

La sigla “Nato” sta per “North Atlantic Treaty Organization” (ovvero “Organizzazione del Trattato dell’Atlantico del Nord”). La Nato è un’organizzazione internazionale con lo scopo di creare una collaborazione reciproca per la difesa dei paesi membri. Nasce dal “Patto Atlantico“, firmato a Washington il 4 aprile del 1949, ed è entrato in vigore il 24 agosto del 1949. L’organizzazione ha sede a Bruxelles, in Belgio.

Come e perché è nata la Nato?

Negli anni immediatamente successivi alla Seconda Guerra Mondiale, il mondo si trovava diviso in 2 “blocchi“, spartiti tra le 3 grandi vincitrici del conflitto: quello occidentale aveva come guida gli Stati Uniti, e quello orientale aveva come guida l’Unione Sovietica. Dopo gli accordi di pace, queste 2 superpotenze cominciarono a sfidarsi per la supremazia globale e in diverse occasioni si arrivò ad un passo dallo scoppio di nuova guerra mondiale combattuta a colpi di armi nucleari. Questa rivalità, però, non degenerò mai in un diretto scontro armato (per questo si parla diGuerra Fredda“).

Intanto, nella seconda metà degli anni ’40 (quindi quando ancora non si sapeva se la guerra sarebbe scoppiata o meno), i 2 “blocchi” temevano che prima o poi qualcuno avrebbe attaccato l’altro. Fu così che il 4 aprile 1949 le principali nazioni occidentali firmarono a Washington il Trattato del Nord Atlantico (conosciuto anche come “Carta Atlantica” o “Patto Atlantico”): un’alleanza politica e militare che, sotto la tutela degli Stati Uniti, creava un fronte compatto contro le eventuali aggressioni di nemici stranieri. Un accordo simile venne successivamente stipulato tra i Paesi ad influenza sovietica nel 1955 (il Patto di Varsavia).

Quali sono i Paesi membri della Nato?

La lista dei paesi membri della Nato ha raggiunto quota 30.

I paesi fondatori della NATO sono 12:
  • Belgio
  • Canada
  • Danimarca
  • Francia
  • Islanda
  • Italia
  • Lussemburgo
  • Norvegia
  • Paesi Bassi
  • Portogallo
  • Regno Unito
  • Stati Uniti
Gli altri paesi:
  • Albania
  • Bulgaria
  • Croazia
  • Estonia
  • Germania
  • Grecia
  • Lettonia
  • Lituania
  • Macedonia del Nord
  • Montenegro
  • Polonia
  • Rep. Ceca
  • Romania
  • Slovacchia
  • Slovenia
  • Spagna
  • Turchia
  • Ungheria

L’elenco è, però, in continuo aggiornamento, perché, come da regolamento, può diventare membro della NATO “qualsiasi altro Stato europeo in condizione di soddisfare i principi di questo trattato e di contribuire alla sicurezza dell’area nord-atlantica“.

Quali sono i requisiti per entrare nella Nato?
  • Solo gli Stati europei sono candidabili per l’ingresso;
  • I candidati devono essere approvati da tutti i membri attuali.

I prossimi Paesi su cui è previsto l’ingresso nel meccanismo di adesione sono Bosnia Erzegovina, Georgia e Ucraina. Con la Serbia è in corso dal 2008 un meccanismo di pre-adesione chiamato “Dialogo intensificato” (o Intensified Dialogue). Anche l’Ucraina dal 2005 ha intrapreso questo dialogo e nel 2021 ha ottenuto il MAP, approvato in Parlamento nel gennaio 2022.

Quali sono gli obiettivi della Nato?

L’obiettivo principale della Nato è di garantire la libertà e la sicurezza dei Paesi membri attraverso mezzi politici e militari.

I punti fondamentali sono:
  • La Nato promuove i valori democratici e consente ai membri di consultarsi e collaborare in materia di difesa e sicurezza per risolvere i problemi, creare fiducia e prevenire i conflitti.
  • La Nato si impegna a risolvere pacificamente le controversie.
  • In caso di fallimento degli sforzi diplomatici, ha il potere militare di intraprendere operazioni di gestione delle crisi in base alla clausola di difesa collettiva presente nell’Articolo 5 del “Trattato di Washington” o dietro mandato delle Nazioni Unite, da soli o in collaborazione con altre organizzazioni internazionali.

Quindi, la Nato tende a risolvere le controversie internazionali in modo pacifico, ma ha il potere di entrare in guerra qualora venga ritenuto necessario. L’articolo 5 del “Trattato di Washington” stabilisce, infatti, che un attacco armato a uno dei paesi membri viene considerato un attacco diretto contro tutte le parti dell’organizzazione. Ciò comporta che: “se un tale attacco si producesse, ciascuna di esse, nell’esercizio del diritto di legittima difesa, individuale o collettiva, riconosciuto dall’art. 51 dello Statuto delle Nazioni Unite, assisterà la parte o le parti così attaccate intraprendendo immediatamente, individualmente e di concerto con le altre parti, l’azione che giudicherà necessaria, ivi compreso l’uso della forza armata, per ristabilire e mantenere la sicurezza nella regione dell’Atlantico settentrionale“.

Se uno Stato membro viene attaccato, quindi, gli alleati reagiscono. Finora, l’unico caso simile è avvenuto in occasione dell’attentato dell’11 settembre 2001. Questa organizzazione, però, s’impegna anche in missioni per il mantenimento della pace (packeeping) come in Bosnia nel 1995-1996 o in Kosovo (1999).

Com’è organizzata la Nato?

L’organo di vertice della Nato è il Consiglio Atlantico (NAC) che può riunirsi a livello di Rappresentanti Permanenti dei Paesi membri, di Ministri (a cadenza periodica si organizzano riunioni dei Ministri degli Esteri e della Difesa) e Capi di Stato e di Governo.

Vi è, poi, il Comitato Militare (formato dai Capi di Stato Maggiore della Difesa dei Paesi membri) che assiste il Consiglio Atlantico e ne mette in pratica le decisioni in campo militare.

Tutte le decisioni della Nato devono essere prese all’unanimità.

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