Cosa sta succedendo in Israele e nella Striscia di Gaza?

Il gruppo radicale palestinese Hamas ha lanciato un attacco senza precedenti contro Israele, coinvolgendo azioni via mare, via terra e via aria

Cosa sta succedendo in Israele e nella Striscia di Gaza?
Cosa sta succedendo in Israele e nella Striscia di Gaza? Il gruppo radicale palestinese Hamas ha lanciato un attacco senza precedenti contro Israele, coinvolgendo azioni via mare, via terra e via aria. Hamas, che governa la Striscia di Gaza, ha avviato questa complessa operazione, che ha suscitato grande preoccupazione per l’ampiezza dell’azione, il numero di vittime e la sua inusuale natura. L’attacco è ancora in corso, e si prevede che possa provocare una violenta ritorsione da parte di Israele.

L’attacco

L’offensiva ha avuto inizio poco dopo le 6 del mattino del 7 ottobre. Hamas ha lanciato migliaia di razzi contro le città israeliane, sebbene la stragrande maggioranza di questi sia stata intercettata dal sistema missilistico israeliano Iron Dome. Inoltre, sono stati tentati attacchi via mare, ma i miliziani di Hamas sono stati respinti dall’esercito israeliano. Vi è stata anche un’incursione tramite parapendii a motore, anche se non è ancora chiaro se questa tattica abbia ottenuto successo.

L’aspetto più devastante dell’attacco è stata l’incursione via terra, in cui sono stati uccisi oltre 900 israeliani, tra civili e militari, un bilancio eccezionalmente alto. Inoltre, più di 100 persone, tra israeliani e stranieri, sono state prese in ostaggio e portate nella Striscia di Gaza. Questo rappresenta un fatto senza precedenti.

L’attacco via terra è stato brutale e ha sorpreso completamente l’intelligence e le forze di sicurezza israeliane. Dopo aver superato le barriere tra la Striscia di Gaza e Israele, i miliziani di Hamas hanno preso d’assalto città e comunità israeliane, aprendo il fuoco su chiunque incontrassero e irrompendo nelle case, uccidendo o prendendo in ostaggio civili, compresi anziani, donne e bambini.

In alcune città, le violenze sono state particolarmente gravi. Ad esempio, a Sderot, una delle prime città attaccate da Hamas, le immagini circolate hanno mostrato cadaveri abbandonati per strada e civili uccisi in punti pubblici. I sopravvissuti hanno raccontato di persone sequestrate e portate via.

La più grande strage documentata finora si è verificata durante l’attacco di Hamas al festival Supernova, un rave party nel sud di Israele. Per ore, i miliziani di Hamas hanno inseguito le persone che cercavano di fuggire o nascondersi, uccidendole o sequestrandole e portandole nella Striscia di Gaza, trattandole come trofei. Finora sono stati contati 260 corpi e un numero imprecisato di persone prese in ostaggio.

Reazioni di Israele

Subito dopo l’attacco, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato: “Siamo in guerra“. L’esercito israeliano ha mobilitato migliaia di militari per ristabilire il controllo nelle città attaccate. L’attacco è stato condannato duramente da Stati Uniti ed Europa, mentre i paesi arabi hanno adottato una posizione di equidistanza. Anche i partiti palestinesi moderati si trovano in una situazione difficile, evitando una condanna esplicita di Hamas ma senza celebrare l’attacco di sabato.

Israele ha successivamente confermato di aver schierato oltre 100.000 soldati vicino ai confini della Striscia di Gaza e ha annunciato un “assedio totale” della zona, bloccando le forniture di cibo, acqua, carburante ed elettricità. Questa mossa è stata considerata illegale dalla comunità internazionale, che critica da tempo l’embargo israeliano sulla Striscia di Gaza.

Israeliani e stranieri presi in ostaggio da Hamas

Nel corso dell’attacco condotto da Hamas e altri gruppi radicali palestinesi tra sabato e lunedì, diverse persone israeliane e straniere sono state prese in ostaggio. Oltre a Hamas, il movimento per il Jihad islamico, un gruppo islamista operante nella Striscia di Gaza, ha affermato di aver catturato più di 30 persone.

Daniel Hagari, portavoce dell’esercito israeliano, ha dichiarato che tutte le persone prese in ostaggio da Hamas sono state identificate, ma ha sottolineato che i numeri precisi saranno comunicati una volta informati i familiari. È noto che molti di loro sono civili, ma al momento non si conosce la loro ubicazione.

Un portavoce delle brigate al Qassam, l’ala armata di Hamas, ha annunciato che il gruppo inizierà a uccidere un ostaggio per ogni bombardamento israeliano contro la Striscia di Gaza, senza preavviso. Queste esecuzioni sarebbero registrate in video e diffuse attraverso i canali di Hamas.

Il numero di ostaggi è presumibilmente nell’ordine delle centinaia. Si stima che almeno 150 persone, tra cui donne, anziani, bambini e disabili, siano state rapite e portate nella Striscia di Gaza.

La maggior parte degli ostaggi è israeliana, ma è probabile che vi siano anche cittadini di altre nazionalità presenti nelle vicinanze della Striscia. Sono stati segnalati casi di cittadini italiani, messicani, brasiliani, paraguaiani, panamensi, argentini, tedeschi, britannici, statunitensi e thailandesi dati per dispersi o presi in ostaggio.

Hamas ha dichiarato la sua disponibilità a liberare gli ostaggi israeliani in cambio del rilascio di tutti i prigionieri palestinesi detenuti nelle carceri israeliane, che ammontano a circa 4.500 secondo l’organizzazione israeliana B’Tselem.

Attualmente, si parla di negoziati tra Hamas e mediatori del Qatar o dell’Egitto per la possibile liberazione di alcuni ostaggi, ma al momento non vi sono sviluppi concreti.

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