L’uranio impoverito è un metallo pesante utilizzato principalmente nella fabbricazione di armi e munizioni, ma anche in ambito civile
Cosa sono i proiettili all’uranio impoverito? L’uranio impoverito è un metallo pesante utilizzato principalmente nella fabbricazione di armi e munizioni, ma anche in molti altri ambiti compresi ambiti non strettamente militari e in ambito civile.
Cos’è l’Uranio Impoverito?
L’uranio impoverito è un sottoprodotto del processo di arricchimento dell’uranio, che si ottiene dopo aver estratto l’uranio dai minerali naturali.
L’uranio arricchito, che ha una maggiore concentrazione di 235U rispetto all’uranio naturale, viene utilizzato come combustibile nelle centrali nucleari e come materiale detonante nelle armi nucleari.
Il materiale rimanente, composto principalmente da 238U, è l’uranio impoverito, che ha una minore attività specifica rispetto all’uranio naturale. Da 12 kg di uranio naturale, si ottengono circa 1 kg di uranio arricchito al 5% di 235U e 11 kg di uranio impoverito.
Peso specifico dell’uranio arricchito e impoverito
L’uranio arricchito contiene una maggiore quantità dell’isotopo 235 ed è utilizzato nelle centrali nucleari e nella costruzione di bombe atomiche.
L’uranio impoverito, che è ciò che rimane dopo l’estrazione dell’uranio arricchito, è utilizzato nella costruzione di proiettili e bombe. Quando viene utilizzato come arma, genera una temperatura sufficiente a far evaporare il bersaglio in atomi o piccole molecole. Le particelle risultanti sono pericolose per la salute, in quanto possono essere inalate e depositarsi nei polmoni e in altri organi. La polvere che cade a terra può anche contaminare gli alimenti. Esistono almeno 78 malattie legate all’uranio impoverito.
Principali caratteristiche di questo metallo pesante
L’uranio impoverito è un materiale utilizzato in vari settori dell’industria civile, caratterizzato da una alta densità e peso specifico. È economico e facilmente reperibile nei depositi di scorie radioattive. Inoltre, è duttile, in grado di assorbire le radiazioni e può accendersi spontaneamente.
Dove si trova l’uranio impoverito?
- Campo medico: La duttilità e la capacità di assorbire radiazioni lo rendono il materiale perfetto per la schermatura dalle radiazioni (anche in campo medico).
- Campo navale e areospaziale: viene usato come contrappeso in applicazioni aerospaziali, come per le superfici di controllo degli aerei (alettoni e piani di coda), e navali.
- Pozzi petroliferi: è usato anche nei pozzi petroliferi come parte delle sinker bars, cioè quei pesi usati per fare affondare le strumentazioni nei pozzi pieni di fango.
- Yacht da competizione: è usato anche negli yacht da competizione come componente della deriva.
- Sport: è usato nelle frecce per il tiro con l’arco e nelle mazze da golf.
- Munizioni e corazzature: è usato nelle munizioni anticarro, proiettili anticarro e nelle corazzature di alcuni sistemi d’arma risultando molto efficace contro le corazzature e più economico dell’altrettanto efficace tungsteno monocristallino.
Effetti uranio impoverito e munizioni
L’uranio impoverito è utilizzato per la costruzione di munizioni, grazie alla sua capacità di accendersi spontaneamente.
Le munizioni, come le API (Armor Piercing Incendiary), sono costituite da un rivestimento che viene perso durante il volo e da un penetratore che penetra nella corazzatura per l’alta densità e l’energia cinetica. Il processo di penetrazione della corazzatura polverizza la maggior parte dell’uranio, che esplode in frammenti incandescenti e altamente tossici quando colpisce l’aria dall’altra parte della corazzatura perforata.
Dove sono state utilizzate le munizioni all’uranio impoverito?
Le munizioni all’uranio impoverito sono state utilizzate per la prima volta dagli Stati Uniti durante la prima guerra del Golfo, ma sono state anche usate in Bosnia, Kosovo, Somalia, Afghanistan, e in esercitazioni navali nel Mediterraneo.
L’uso di queste munizioni ha esposto il personale militare a nanoparticelle, polveri sottili e metalli pesanti, causando possibili rischi per la salute.
Danni alla salute da esposizione ad uranio impoverito
Le munizioni all’uranio impoverito hanno alta densità e vengono utilizzate in vari conflitti. Una volta esplose, possono causare danni alla salute e all’ambiente a lungo termine, sia per la radioattività che per la tossicità del metallo radioattivo. I militari esposti a nanoparticelle e metalli pesanti possono soffrire di cancro e malformazioni nei figli.
Inoltre, esistono i danni derivanti dalla contaminazione di cibo e acqua venuti a contatto con i resti del missile nel terreno.
I dati sulle vittime dell’uranio impoverito
Il numero delle vittime dell’esposizione all’uranio impoverito è stato censito dall’Osservatorio Nazionale Amianto e si stima che ci siano circa 8.000 militari colpiti dalla Sindrome del Golfo e dei Balcani, con più di 375 deceduti a causa di patologie come linfomi di Hodgkin e non Hodgkin e leucemie.
Inoltre, ci sono circa 5.000 decessi stimati nelle Forze Armate e 830 casi di mesotelioma maligno con esposizione che si è insinuata persino nel domicilio dei militari, coinvolgendo i loro congiunti.
Cosa fare in caso di esposizione
In caso di esposizione all’uranio impoverito, si può rilevare la presenza del metallo attraverso un test dell’urina e controllare i reni per valutare eventuali danni alla funzione renale.
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