L’Occidente secolarizzato e ateo si lascia manipolare da santoni, guru, veggenti e professionisti del marketing del sacro
In Italia aumenta la percentuale di chi si rivolge a sette e “maghi”. Secondo l’Osservatorio anti-plagio, 13 milioni di italiani si rivolgono a oltre 150 mila maghi. Il giro di affari annuo di guaritori, stregoni e fattucchiere è di 4,5 miliardi.
Il diavolo “esiste davvero“, assicura Papa Francesco. “A questa generazione hanno fatto credere che il diavolo fosse un mito, una figura, un’idea, l’idea del male. […] Ma il diavolo esiste e noi dobbiamo lottare contro di lui“. Papa Francesco lo descrive così: “È il bugiardo, il padre dei bugiardi, il padre della menzogna, e un seminatore di zizzania, fa litigare, induce nell’errore grave. […] Il diavolo non ci butta addosso fiori ma frecce infuocate, per ucciderci”. Per questo bisogna “prendere l’elmo della salvezza e la spada dello Spirito che è la Parola di Dio. […] La fede e la consapevolezza che la vita cristiana sia una milizia, una lotta: si deve combattere, non è un semplice scontro, è un combattimento continuo“.
L’oscurità è il terreno prediletto dalle sette, un fenomeno sotterraneo “che può contare su circa 500 organizzazioni settarie, con migliaia di adepti e una stima di un milione di vittime in Italia“. Lo ha detto Lorita Tinelli, psicologa e fondatrice del Cesap, Centro Studi Abusi Psicologici, che insieme all’Associazione Giovanni XXIII coordinata da Don Aldo Bonaiuto, è una delle poche strutture che da anni opera in favore di vittime delle sette, offrendo supporto psicologico e legale.
I 2 anni di pandemia ci hanno indebolito sul piano psicologico. I numeri di questi ultimi 2 anni sono, infatti, aumentati, tanto che al numero verde (800.228.866) dell’Associazione, arrivano circa 400/500 richieste di aiuto ogni mese.
Secondo don Aldo Buonaiuto, i potenziali adepti sono contesi in Rete dalle mille sigle delle false credenze religiose. “Connessioni segrete ricollegano fenomeni di massa: boom del fantasy, falsi culti alternativi, festa di Halloween, oscura galassia esoterica, finti esorcismi, magia, nichilismo. […] Un mix di inganni, frodi, mistificazioni“.
Don Aldo Buonaiuto ha detto che “spesso i familiari che intendono sottrarre i loro cari alla manipolazione della setta, si trovano a scontrarsi con mitologie di gruppo che sfociano in un nomadismo culturale che induce gli adepti ad abbandonare una setta per rifugiarsi in un’altra. I sistemi cripto-totalitari delle sette seducono i potenziali seguaci attraverso un indottrinamento magico-spriritualistico che arriva a eliminare il linguaggio tradizionale per sostituirlo con quello specifico della comunità. […] Dietro la trappola delle sette ci sono criminali che si beffano dello Stato, guru che si approfittano della solitudine, della debolezza, del bisogno, della sofferenza. […] E ci sono vittime, usate e gettate, plagiate. Un mondo invisibile costituito da persone non ascoltate, che si nascondono, che si vergognano, sole e isolate anche dalle istituzioni, derise e umiliate. Terreno ideale di caccia per il maligno. […] Per sua natura la setta agisce in modo sotterraneo, è impossibile quantificare i numeri effettivi delle sette occulte più o meno organizzate“.
La dottoressa Tinelli, che consiglia di fare attenzione ai cambiamenti nel comportamento, ha aggiunto: “tanti ragazzi sui 18/19 anni, impauriti dal futuro, entrano in contatto con individui che promettono cose impossibili. Molti genitori ci chiamano perché i loro figli hanno lasciato casa per raggiungere questi guru a Dubai o Bali“.
Cosa sono le sette?
Le “sette” sono gruppi dediti alla pratica dell’esoterismo, di pseudo-religioni, e alla crescita delle potenzialità individuali, che fingono comprensione e vicinanza (o promettono facili arricchimenti) usando le armi della manipolazione psicologica.
Sono divenute vittime delle sette anche personaggi celebri. Michelle Hunziker è stata per 5 anni nella setta “I guerrieri della luce“, quando era sposata con Eros Ramazzotti. In America, troviamo i casi del Premio Oscar Glenn Close, o di Winona Ryder e Michelle Pfeiffer.
Le vittime delle sette, plagiate dai leader del gruppo, diventano oggetto di reati (come truffe, estorsioni, maltrattamenti e nei casi più gravi abusi sessuali), tanto che nel 2006 è stato istituito il gruppo anti-sette all’interno della Polizia di Stato.
Il criminologo Massimo Cotroneo, commissario capo tecnico in forza alla Direzione Centrale Anticrimine della Polizia, ha spiegato che “la vittima non ha età. C’è chi ha disabilità fisiche, chi attraversa un momento difficile, la persona anziana che non sa con chi parlare, la persona giovane più ingenua. l’aspetto centrale è la vulnerabilità, correlata all’insicurezza, la scarsa autostima, le difficoltà relazionali. Per tutti i tipi di sette, l’oggetto d’interesse è trasversale: lo sfruttamento dell’altro, che sia economico, lavorativo, sessuale“. Gli adolescenti, assidui frequentatori della rete, sono le prede più manipolabili. “Alcune sette usano la tecnica del love bombing, il bombardamento di messaggi, di attenzioni, che fanno sentire importante una persona introversa che sta vivendo meccanismi relazionali difficili“.
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