Pace fiscale: cos’è e come funziona

La pace fiscale consiste in un insieme di provvedimenti volti a ripulire il bilancio dello Stato attraverso agevolazioni dedicate ai contribuenti che hanno debiti con l’Agenzia delle Entrate-Riscossione

Pace fiscale: cos'è e come funziona
Pace fiscale: cos’è e come funziona. Istituita con il decreto legge n. 119 del 2018, la pace fiscale consente la regolarizzazione delle pendenze tributarie con l’Agenzia delle Entrate Riscossione e delle multe, oltre agli accertamenti fiscali in corso o liti potenziali.

Il governo Conte ha varato la cosiddetta “rottamazione ter” a cui è stata integrata, con la legge di bilancio 2019, lo stralcio delle minicartelle fino a mille euro, la definizione agevolata delle liti tributarie pendenti e il saldo e stralcio delle cartelle per i contribuenti con ISEE fino a 20mila euro. Dalla sua emanazione, la pace fiscale ha visto proroghe e modifiche.

Oggi consiste sostanzialmente in 2 strumenti:
  • Rottamazione delle cartelle con sconti su sanzioni e interessi per i contribuenti in difficoltà;
  • Saldo e stralcio attraverso la sanatoria dei debiti sotto i mille euro.
Come funziona la pace fiscale

La pace fiscale è un provvedimento che racchiude una serie di misure volte alla chiusura dei debiti e delle cartelle esattoriali cumulate dai cittadini.

Prevede:
  • Saldo e stralcio delle cartelle per i contribuenti con ISEE fino a 20.000 euro;
  • Rottamazione ter delle cartelle;
  • Definizione agevolata delle liti tributarie pendenti;
  • Sanatoria delle irregolarità formali;
  • Stralcio totale mini-cartelle fino a 1.000 euro.
Pace fiscale: rottamazione-ter

Consiste in un pagamento agevolato che offre la possibilità di effettuare una rottamazione delle cartelle esattoriali per estinguere i debiti senza dover versare le relative sanzioni e gli interessi. Uno dei vantaggi della rottamazione-ter è la possibilità di rateizzare il pagamento del debito fino a 5 rate.

Rientrano nella Rottamazione delle cartelle esattoriali i debiti relativi a:
  • tributi;
  • imposte;
  • IVA;
  • contributi previdenziali e assistenziali;
  • multe stradali.

Tra i debiti vi sono anche i tributi locali, solamente a patto che il Comune accetta di aderire alla misura.

Sono escluse dai debiti rottamati tutte quelle somme aggiuntive relative alle spese sostenute dall’Agente della Riscossione per avviare le procedure esecutive e i diritti di notifica.

Inoltre, non rientrano nella procedura alcune categorie di debiti con lo Stato:
  • debiti del recupero degli aiuti di Stato considerati illegittimi dall’Unione Europea;
  • crediti derivanti da condanne pronunciate dalla Corte dei conti;
  • multe, ammende e sanzioni pecuniarie dovute a seguito di provvedimenti e sentenze penali di condanna;
  • sanzioni diverse da quelle irrogate per violazioni tributarie o per violazione degli obblighi relativi ai contributi e ai premi dovuti agli enti previdenziali.
Pace fiscale: meccanismo di saldo e stralcio

Il meccanismo di saldo e stralcio è stato istituito con la legge 145/2018 e riguarda le cartelle esattoriali dal 2000 al 2017. Questa misura permette di sanare le pendenze fiscali e contributive pagando solamente una parte del debito che varia in base all’ISEE.

La percentuale da versare è del:
  • 16% con ISEE inferiore a 8.500 euro;
  • 20% per ISEE fino a 12.500 euro;
  • 35% con ISEE fino a 20.000 euro.

I debiti ammessi al saldo e stralcio riguardano gli omessi versamenti dovuti in base alle dichiarazioni, oltre ai debiti che derivano da contributi previdenziali per le casse professionali o alle gestioni previdenziali INPS.

Non sono ammessi i tributi comunali, le multe o il bollo auto.

Possono usufruire di tale agevolazione solamente le persone fisiche che si trovano in una comprovata situazione di difficoltà economica.

I requisiti sono:
  • essere una persona fisica;
  • avere un ISEE inferiore a 20.000 euro;
  • alla data di presentazione della dichiarazione di adesione bisogna aver già presentato la procedura di liquidazione di cui all’art. 14-ter della legge del 27/1/2012, n. 3.
Le scadenze per il 2022 sono:
  • per le rate scadute nel 2020: il 9 maggio 2022;
  • per le rate scadute nel 2021: l’8 agosto 2022;
  • per le rate del 2022: il 5 dicembre 2022.
Pace fiscale: stralcio dei debiti fino a 5.000 euro

Con questa misura vengono annullati quei debiti risultanti dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2010, che, alla data di entrata in vigore del “Decreto Sostegni” (Dl n. 41/2021), hanno un importo fino a 5 mila euro.

Nei 5 mila euro sono compresi:
  • il capitale;
  • gli interessi per ritardata iscrizione a ruolo;
  • le sanzioni.
I debiti non ammessi allo stralcio sono:
  • i debiti a titolo di recupero di aiuti di Stato ai sensi dell’art. 16 del regolamento (UE) 2015/1589 del Consiglio, del 13 luglio 2015;
  • i debiti che derivano da pronunce di condanna della Corte dei conti;
  • multe, ammende e sanzioni pecuniarie da pagare a seguito di provvedimenti e sentenze penali di condanna;
  • i debiti sulle risorse proprie tradizionali previste dall’art. 2, par. 1, lett. a), delle decisioni 2007/436/CE, Euratom del Consiglio, del 7 giugno 2007, e 2014/335/UE, Euratom del Consiglio, del 26 maggio 2014;
  • l’IVA riscossa all’importazione.
I soggetti che possono ottenere lo stralcio dei debiti fino a 5.000 euro sono:
  • persone fisiche che hanno percepito nell’anno d’imposta 2019 un reddito imponibile fino a 30.000 euro;
  • soggetti diversi dalle persone fisiche che hanno conseguito nel periodo d’imposta in corso alla data del 31 dicembre 2019 un reddito imponibile ai fini delle imposte sui redditi fino a 30.000 euro.
Come si effettuano la rottamazione-ter e il saldo e stralcio

Per effettuare il pagamento di quanto dovuto all’Agenzia delle Entrate-Riscossione bisogna versare quanto dovuto utilizzando i bollettini.

E’ possibile scegliere tra le seguenti opzioni:
  • Servizio “Paga on-line“;
  • Canali telematici delle banche, di Poste Italiane e degli altri Prestatori di Servizi di Pagamento (PSP) che hanno aderito al nodo PagoPA;
  • Prenotare un appuntamento presso lo sportello territoriale più vicino con il servizio “Prenota un appuntamento allo sportello territoriale” presente nell’area pubblica del portale dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione.

Per il versamento si possono utilizzare i vecchi bollettini relativi ai pagamenti non ancora effettuati, oppure si possono scaricare bollettini dalla propria area riservata del portale Agenzia delle Entrate-Riscossione. In alternativa, il contribuente può richiedere copia delle Comunicazione delle somme dovute e dei moduli di pagamento di tutte le rate compilando il form online.

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