Giovanbattista Cutolo era un giovane musicista di 24 anni ucciso in piazza Municipio nel centro di Napoli a colpi di pistola da un 16enne
Nella notte di giovedì 31 agosto 2023, in piazza Municipio nel centro di Napoli, si è verificato l’omicidio di Giovanbattista Cutolo, un giovane musicista di 24 anni. Secondo quanto emerso da fonti affidabili, la dinamica dell’incidente sarebbe stata innescata da una “paranzella”, un gruppo di circa quindici minorenni provenienti dai Quartieri Spagnoli e da Montesanto, che avrebbero provocato Cutolo e i suoi amici con l’intento di scatenare una rissa. Il presunto responsabile dell’omicidio è un sedicenne che ha confessato il suo coinvolgimento nell’atto criminale.
La sequenza degli eventi sembra essere la seguente: Cutolo, insieme ad alcuni amici, si è trovato in piazza Municipio dopo il suo turno di lavoro. Il gruppo stava festeggiando il compleanno di uno dei presenti, composto sia da ragazzi che da ragazze. L’incidente è iniziato quando una delle ragazze ha parcheggiato male uno scooter, urtando involontariamente quello di uno dei membri della “paranzella”. Inizialmente, sono state scambiate delle offese, ma sembrava che la situazione si fosse calmata.
Tuttavia, le cose hanno preso una piega negativa successivamente. La notte era avanzata, e i minorenni sembravano aver realizzato di essere rimasti soli nella zona con il gruppo di Cutolo. Hanno iniziato a provocare il gruppo, puntando in particolare uno dei giovani e versandogli una bustina di maionese sulla testa. A quel punto, Cutolo si è alzato e ha chiesto ripetutamente di essere lasciato in pace. La situazione è sfociata in una rissa, durante la quale uno dei membri della “paranzella”, successivamente identificato come il sedicenne, ha estratto una pistola e aperto il fuoco, sparando tre colpi, almeno uno dei quali ha colpito Cutolo. Dopo l’aggressione, il gruppo di aggressori si è disperso.
16 anni accusato dell’omicidio rimane in carcere
Il giovane napoletano di 16 anni accusato dell’omicidio di Gianbattista Cutolo rimane in custodia in carcere. Durante un’udienza davanti al Giudice per le indagini preliminari del tribunale dei Minorenni di Napoli, Valeria Veschini, il giovane ha essenzialmente confermato la confessione resa durante l’interrogatorio in Questura.
L’udienza è durata un’ora e mezza e ha cercato di far luce sull’orrore avvenuto in piazza Municipio: tre colpi di pistola contro il musicista 24enne, scaturiti da una lite che ha avuto inizio per uno scooter parcheggiato male, ma che è poi sfociata in violenza gratuita. Il minorenne, originario e residente nei Quartieri Spagnoli, è assistito dall’avvocato Davide Piccirillo del Foro di Santa Maria Capua Vetere.
L’avvocato ha riferito che il suo cliente sembra essere più conscio delle conseguenze della tragedia causata e mostra un atteggiamento più remissivo rispetto a quanto mostrato durante il fermo, quando avrebbe dimostrato spavalderia al limite della strafottenza.
Quanto al suo coinvolgimento nell’omicidio del musicista, il giovane ha dichiarato di essersi difeso. Secondo lui, l’arma del delitto, una pistola, sarebbe stata trovata ed era “di proprietà” del gruppo, e gliela avrebbe passata uno dei suoi amici, un maggiorenne coinvolto nella rissa. Il sedicenne ha affermato di aver sparato quando Cutolo gli si avvicinava in modo minaccioso. Questa è la sua linea di difesa.
La giudice Veschini avrebbe cercato di ottenere ulteriori dettagli, in particolare sulla provenienza della pistola e su chi ne era il custode. Tuttavia, essendo un minore, l’indagato ha mantenuto il riserbo su molti dettagli, e l’indagine continua a raccogliere ulteriori prove per chiarire i ruoli dei maggiorenni coinvolti nella vicenda.
Dopo l’udienza, la pubblica accusa aveva chiesto la custodia cautelare in carcere per il 16enne, mentre l’avvocato difensore aveva proposto gli arresti domiciliari o, in alternativa, l’affidamento a una comunità. La decisione è stata presa rapidamente: il giudice Veschini ha accolto la richiesta del pubblico ministero e convalidato il provvedimento di fermo, ordinando la detenzione del giovane in un Istituto Penale Minorile (IPM). Il minorenne è accusato di omicidio volontario aggravato da futili motivi, oltre a detenzione, porto abusivo e ricettazione dell’arma.
L’omicidio di Giova Giovanbattista Cutolo
L’omicidio di Gianbattista Cutolo è avvenuto all’alba, intorno alle 5 del mattino. Il giovane di 24 anni si trovava con la sua fidanzata quando è scoppiata una lite. Secondo alcune testimonianze, sembra che sia stata la fidanzata a provocare l’alterco. La situazione è rapidamente degenerata, e Cutolo è stato colpito mortalmente da diversi colpi d’arma da fuoco, sparati da un 16enne all’esterno di un pub. La lite era nata a causa di uno scooter parcheggiato male.
Il ragazzo di 16 anni, che vive nei Quartieri Spagnoli e aveva precedenti per tentato omicidio e truffa, è stato identificato e poi arrestato. Durante gli interrogatori condotti dalla polizia, ha confessato l’omicidio. La sua identificazione è stata agevolata dai sistemi di videosorveglianza presenti nella zona dell’omicidio.
Attualmente, la squadra mobile di Napoli, coordinata dal primo dirigente Alfredo Fabbrocini, sta indagando per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto. Il decreto di fermo nei confronti del 16enne è stato emesso dalla Procura per i Minorenni di Napoli. La vicenda continua a essere oggetto di indagine per chiarire tutti i dettagli legati a questo tragico omicidio.
L’ipotesi investigativa
Secondo l’ipotesi investigativa delle autorità, Giovanbattista Cutolo, il giovane di 24 anni ucciso, si trovava in una situazione in cui stava cercando di calmare una lite tra alcune persone e cercava di mettere pace tra i contendenti. Lo scooter coinvolto nell’incidente non era di sua proprietà, ma di un suo amico.
La dinamica dell’evento sembra essere la seguente: Cutolo e alcuni suoi amici sono stati aggrediti da una baby gang, composta da tre ragazzi minorenni. Dietro a questa gang, c’era anche il sedicenne dei Quartieri Spagnoli, armato di una pistola. Quest’ultimo ha fatto fuoco e ha colpito Giovanbattista alle spalle.
Tutti i ragazzi coinvolti nella rissa sono stati interrogati dalla Squadra Mobile, ma al momento nessuno di loro è stato denunciato. Tuttavia, non è escluso che possano essere presi provvedimenti nei loro confronti in futuro.
L’assassino, che ha ammesso di aver sparato il colpo mortale e ha consegnato la pistola, ha dichiarato che non aveva l’intenzione di uccidere volontariamente. Ha sostenuto che il colpo sarebbe partito accidentalmente durante la rissa. Le indagini continuano per fare chiarezza su tutti i dettagli di questo tragico evento.
Chi è il sospettato dell’omicidio di Giovanni Battista Cutolo
Il principale sospettato dell’omicidio di Giovanni Battista Cutolo è un giovane di 16 anni proveniente dai Quartieri Spagnoli di Napoli. Questo giovane era già noto alle autorità per essere coinvolto nel mondo delle rapine di orologi. La tragica vicenda è iniziata con uno scooter mal parcheggiato che ha ostacolato il passaggio. Da una parte c’era il giovane musicista Cutolo, membro dell’Orchestra Scarlatti Young, accompagnato dalla sua fidanzata, dall’altra il sospettato 16enne.
La discussione è poi sfociata in una rissa, culminando con un colpo di pistola sparato dal 16enne. Cutolo è stato colpito mortalmente ed è stato ritrovato senza vita all’alba. Il giovane sospettato di aver sparato è stato individuato e portato in Questura. È stato interrogato e potrebbe essere sottoposto a fermo con l’accusa di omicidio volontario.
Le indagini sono state rapide grazie alle registrazioni delle numerosissime telecamere di sorveglianza presenti nella zona. Il sospettato è già noto alla polizia per la sua presunta partecipazione a rapine di orologi nei Quartieri Spagnoli di Napoli.
La discussione tra Cutolo e il 16enne è iniziata a causa dello scooter male parcheggiato, ostacolando il passaggio dei due giovani. Dalle parole si è passati alle offese e successivamente alla discussione, culminando con lo sparo.
Un fatto rilevante è che il 16enne, reo confesso per l’omicidio di Giovanbattista Cutolo, era in carico ai servizi sociali del Comune di Napoli. Era seguito dagli assistenti sociali della II Municipalità, specializzati nell’assistenza ai giovani dei Quartieri Spagnoli. Il giovane aveva anche precedenti penali per tentato omicidio e truffa.
Chi era Giovanni Battista Cutolo
Giovanni Battista Cutolo era un giovane talento musicale di 24 anni, noto per la sua passione per la musica e il suo strumento, il corno. Faceva parte dell’Orchestra Scarlatti Camera Young e stava studiando al Conservatorio di San Pietro a Majella. Era un ragazzo incensurato, senza alcun coinvolgimento con la criminalità organizzata. La sua famiglia aveva forti legami con il mondo artistico, poiché suo padre era il regista teatrale Franco Cutolo, fondatore della Compagnia “Li Febi Armonici”.
La notizia della sua morte improvvisa ha sconvolto Napoli. È stato ucciso con un colpo di pistola alle prime luci dell’alba in piazza Municipio, nel cuore della città. Nonostante il suo giovane età, Giovanni Battista Cutolo aveva già dimostrato il suo talento musicale attraverso varie esibizioni e partecipazioni a eventi musicali. Era spesso visto con il suo corno, strumento al quale era profondamente legato.
La sua morte è stata una tragedia incomprensibile, in quanto sembra essere scaturita da una lite per il parcheggio di uno scooter. Un sospettato, un ragazzo di 16 anni, è stato individuato e portato in Questura per essere interrogato dalle autorità. L’omicidio ha gettato nello sconforto la comunità musicale e artistica di Napoli, che ha perso un giovane talento promettente.
Il cordoglio per la morte di Giovanni Battista Cutolo
L’Orchestra Filarmonica Campana, in cui Cutolo aveva suonato nella sua ultima produzione, ha espresso il suo cordoglio per la perdita di un giovane talento. Hanno ricordato come Cutolo fosse un giovane con grandi prospettive, cresciuto nell’Orchestra Scarlatti Young, e hanno espresso le loro condoglianze alla famiglia e agli affetti di Cutolo.
Lo scrittore partenopeo Maurizio De Giovanni ha sottolineato l’indignazione per la morte di Cutolo, definendo queste tragedie culturali oltre che personali.
Il Conservatorio San Pietro a Majella, dove Cutolo stava studiando, ha espresso il proprio dolore per la prematura e tragica scomparsa dello studente. Hanno unito le loro voci al dolore della famiglia di Cutolo.
Anche il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha commentato l’evento, definendolo un dolore che lascia senza fiato. Ha sottolineato che il sogno di Cutolo, un talentuoso cornista dell’Orchestra Scarlatti Young di Napoli, è stato infranto da un tragico episodio di criminalità.
La madre di Cutolo: “Questa barbarie deve finire”
In piazza Bellini, nel centro storico di Napoli, è stato organizzato un sit-in silenzioso in memoria di Giovanni Battista Cutolo. All’evento hanno partecipato amici, colleghi musicisti, il Teatro San Carlo, che ha istituito una borsa di studio in onore di Cutolo, e i familiari del giovane musicista.
La madre di Cutolo, Daniela Maggio, ha espresso il suo profondo dolore e ha dichiarato: “Questa barbarie deve finire, io lotterò e finché avrò vita cercherò giustizia per il mio Giovanbattista”. Ha descritto suo figlio come una persona piena di talento e valori culturali, credendo che avrebbe potuto contribuire al miglioramento di Napoli. Ha paragonato la morte di suo figlio a un attacco contro la cultura e il patrimonio artistico della città, affermando che uccidere Cutolo è stato come sparare a un filosofo prima che scrivesse un saggio, come lanciare una bomba sul Colosseo o danneggiare un’opera d’arte di Caravaggio. Ha condiviso il suo profondo dolore per la perdita del figlio e la sua determinazione a ottenere giustizia.
Funerali di Giovanbattista Cutolo
I funerali di Giovanbattista Cutolo, il giovane musicista tragicamente ucciso, sono stati programmati per mercoledì 6 settembre. La cerimonia funebre si è svolta in piazza del Gesù, con la partecipazione del vescovo Mimmo Battaglia. In occasione dei funerali, è stato proclamato il lutto cittadino a Napoli.
Inoltre, il questore di Napoli, Maurizio Agricola, ha emesso un provvedimento per motivi di ordine pubblico, ordinando la chiusura del locale di fronte al quale si è verificato il delitto. La chiusura del locale è stata disposta per un periodo di 30 giorni.
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