Ilaria Salis è un’insegnante di Monza ed è in carcere in Ungheria, L’11 febbraio 2023 è stata arrestata a Budapest perché accusata di aver partecipato all’aggressione di alcuni neo nazisti che avevano preso parte al “Giorno dell’Onore”
Chi è Ilaria Salis e perché è in carcere in Ungheria. Ilaria Salis è un’attivista e insegnante di 39 anni, originaria di Monza, attualmente detenuta in Ungheria a Budapest. È stata arrestata con l’accusa di aver partecipato all’aggressione di due militanti di estrema destra durante una manifestazione chiamata “La Giornata dell’Onore“. Questo evento, che si tiene annualmente, raccoglie centinaia di neonazisti che commemorano il battaglione che nel 1945 si oppose all’assedio di Budapest.
Il suo arresto ha suscitato interesse pubblico e politico, soprattutto dopo che la sua famiglia ha denunciato le presunte condizioni disumane della sua detenzione. Durante un’udienza recente, la richiesta di concessione degli arresti domiciliari avanzata dal suo avvocato è stata respinta dal giudice ungherese, e quindi Salis rimarrà in carcere a Budapest, dove è detenuta da quasi 13 mesi.
La sua vicenda ha ottenuto notorietà anche per un’immagine che l’ha ritratta incatenata durante un’udienza, suscitando reazioni a livello nazionale e internazionale. Attualmente, c’è anche il dibattito su una possibile candidatura alle elezioni europee da parte del Partito Democratico.
Chi è Ilaria Salis
Ilaria Salis, una donna milanese di 39 anni e insegnante in una scuola elementare di Monza, è attualmente detenuta in Ungheria dal febbraio 2023. È accusata di far parte di un gruppo tedesco noto come Hammerbande, che mira a individuare e aggredire individui nazifascisti uno per uno.
Tuttavia, suo padre ha smentito queste accuse, dichiarando che Ilaria non è affiliata ad Hammerbande e che non compare nel dossier investigativo relativo al gruppo. La descrive come un’antifascista impegnata e un’insegnante rispettata.
Recentemente è emersa la possibilità di una sua candidatura alle elezioni europee, inizialmente con la lista Pace, Terra Dignità di Michele Santoro, ma ora si parla di una possibile inclusione nelle liste del Partito Democratico.
Dopo essersi diplomata al liceo classico Zucchi con ottimi voti, ha studiato storia all’Università Statale, laureandosi con lode con una tesi su Sant’Ambrogio. Successivamente ha intrapreso la carriera di insegnante.
Il suo arresto è avvenuto il 11 febbraio 2023, insieme a diversi militanti antifascisti tedeschi. È accusata di aver partecipato a aggressioni contro estremisti di destra durante una manifestazione di controprotesta al Giorno dell’onore, un evento celebrato annualmente da neonazisti a Budapest.
Perché Ilaria Salis è in carcere
Ilaria Salis è detenuta in Ungheria perché è stata accusata di far parte di un gruppo chiamato Hammerbande, che a febbraio 2023 ha seguito e aggredito alcuni militanti neofascisti a Budapest.
Gli attacchi sono avvenuti il 9 febbraio contro tre ragazzi polacchi e il 10 febbraio contro un tedesco e una coppia di ungheresi.
Dopo quasi un anno di detenzione, è in corso il processo nel quale Salis è imputata insieme ad altre tre persone straniere. Ha dichiarato di non essere colpevole. La prossima udienza è prevista per il 24 maggio.
Le accuse si basano su video che mostrerebbero persone con il volto coperto colpire le vittime con manganelli, causando ferite lievi. Salis è stata fermata mentre si trovava su un taxi con due attivisti tedeschi.
Rischia fino a 24 anni di carcere, con la Procura che ha chiesto 11 anni per lei.
La famiglia di Salis ha denunciato le condizioni in carcere, affermando che mancavano elementi essenziali come carta igienica, sapone e assorbenti, e che i letti erano infestati da cimici. Le richieste di chiarimento dei giudici italiani non hanno ricevuto risposta da parte delle autorità ungheresi.
Cosa rischia Ilaria Salis
Ilaria Salis è accusata di tentato omicidio colposo in concorso. I suoi avvocati hanno richiesto la revoca della custodia cautelare, ma la richiesta è stata respinta poiché esiste un reale rischio di fuga.
Per il reato di cui è accusata, rischia fino a 11 anni di carcere. Un altro degli arrestati, che si è dichiarato colpevole, è stato condannato con rito abbreviato a 3 anni di reclusione.
Il legale di Salis ha dichiarato: “La mia cliente sente di essere stata tenuta inutilmente sotto un regime carcerario eccessivamente stretto e di essere considerata alla stregua di un terrorista internazionale. All’inizio, non le era nemmeno consentito il contatto con i genitori“.
Nel frattempo, a Milano, il Consiglio comunale ha approvato un ordine del giorno chiedendo al Governo italiano di intervenire presso il Governo ungherese per consentire l’estradizione di Ilaria Salis in Italia per scontare la custodia cautelare nel suo Paese e partecipare al processo tramite videoconferenza.
Durante l’udienza del 28 marzo, Salis è stata nuovamente presentata al Tribunale di Budapest con manette ai polsi e ai piedi, guidata da un’agente tramite un guinzaglio. Il giudice ungherese ha respinto la richiesta degli arresti domiciliari avanzata dal suo avvocato, sostenendo che persiste il rischio di fuga. L’avvocato ha commentato: “È una misura incomprensibile. Il giudice ha ritenuto di non poter modificare la misura cautelare considerando il grave reato contestato a Ilaria, ma questa considerazione non ha fondamento. Abbiamo fornito nuove prove, come un domicilio a Budapest, che garantirebbe la presenza di Ilaria alle udienze future“.
Le tappe principali della vicenda Salis
9-11 FEBBRAIO 2023: Durante le celebrazioni a Budapest del Giorno dell’Onore, si verificano diversi attacchi contro militanti di estrema destra da parte di partecipanti a una contro-manifestazione.
11 FEBBRAIO 2023: Ilaria Salis viene arrestata insieme ad altri due cittadini tedeschi. È accusata di violenza e lesioni in relazione agli attacchi contro i militanti neofascisti.
GIUGNO 2023: Viene respinta la prima richiesta degli arresti domiciliari in Italia presentata dalla difesa di Salis.
NOVEMBRE 2023: Ilaria è rinviata a giudizio con una richiesta di 11 anni di reclusione da parte della Procura.
11 GENNAIO 2024: Il ministro della Giustizia Carlo Nordio si interessa al caso durante un question time al Senato, promettendo di fare il possibile per migliorare la situazione di Salis.
31 GENNAIO 2024: Salis consegna al consolato italiano un memoriale di 18 pagine descrivendo le sue condizioni in carcere a Budapest.
29 GENNAIO 2024: Inizia il processo. Le immagini di Salis in manette e catene suscitano polemiche internazionali.
30 GENNAIO 2024: La presidente del consiglio Giorgia Meloni e il ministro degli Esteri Antonio Tajani intervengono a favore di Salis, chiedendo un giusto processo e il rispetto dei suoi diritti.
5 FEBBRAIO 2024: Tajani e Nordio ricevono il padre di Ilaria Salis per discutere della situazione.
8 MARZO 2024: Il ministro Nordio aggiorna sul procedimento legale, confermando che la richiesta degli arresti domiciliari in Italia era proceduralmente infondata.
28 MARZO 2024: Viene respinta nuovamente la richiesta degli arresti domiciliari, questa volta in Ungheria. La prossima udienza è prevista per il 24 maggio.
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