Un gruppo di scienziati vuole trivellare un vulcano per sfruttarne il calore a fini energetici

Un gruppo di ricercatori islandesi ha l’intenzione di trivellare un vulcano attivo in Islanda per sfruttare l’energia del magma

Un gruppo di scienziati vuole trivellare un vulcano per sfruttarne il calore a fini energetici

Un gruppo di scienziati vuole trivellare un vulcano per sfruttarne il calore a fini energetici. Un gruppo di ricercatori islandesi ha l’intenzione di trivellare un vulcano attivo in Islanda per sfruttare l’energia del magma. Si tratta di un’idea che può sembrare estrema, ma che potrebbe rappresentare una soluzione innovativa per i problemi energetici di molti paesi grazie all’uso della geotermia.

Progetto Krafla Magma Testbed (KMT)

Un team internazionale di scienziati si sta preparando a perforare il vulcano Krafla in Islanda con lo scopo di comprendere meglio le proprietà della roccia fusa, il magma, che si trova in profondità. Oltre a voler approfondire la conoscenza dei processi che avvengono sotto la superficie terrestre, i ricercatori mirano a studiare il potenziale dell’energia geotermica ad alta temperatura attraverso un banco di prova situato sotto il vulcano.

Secondo il progetto Krafla Magma Testbed (KMT), le temperature estremamente elevate del magma potrebbero fornire una fonte di energia pulita e illimitata, disponibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Il KMT è un’iniziativa internazionale che mira non solo a migliorare il monitoraggio dei vulcani e a prevedere le eruzioni, ma anche a testare nuove idee per sfruttare l’energia geotermica prodotta dal magma.

Crescita dell’energia geotermica nel mondo

In un contesto in cui molti paesi stanno cercando di ampliare le proprie fonti di energia a basso contenuto di carbonio per ridurre le emissioni e raggiungere l’obiettivo delle zero emissioni nette, l’energia geotermica è destinata a crescere in modo significativo. Secondo le stime della società di ricerca Rystad Energy, attualmente la capacità di produzione globale di energia geotermica è di 16,8 gigawatt elettrici (GWe). Si prevede che questa capacità aumenterà a 28 GWe entro il 2030 e a 110 GWe entro il 2050, grazie a nuovi progetti e all’ottimizzazione delle risorse negli impianti esistenti.

Obiettivi del progetto KMT

Il KMT punta a iniziare le perforazioni nel 2026, creando così il primo osservatorio del magma al mondo. L’obiettivo è studiare il magma e sviluppare nuovi concetti per le tecnologie geotermiche del futuro, in particolare quelle che sfruttano il calore estremo. Secondo l’Università Ludwig-Maximilian, il magma contiene da cinque a dieci volte più energia rispetto ai tradizionali sistemi geotermici.

Sfide tecniche e materiali innovativi

Perforare un vulcano a quasi due chilometri di profondità non sarà facile. Le temperature estremamente elevate, che possono superare i 500 gradi Celsius, e i gas presenti nel sottosuolo rappresentano una sfida significativa. Un team dell’Università d’Islanda sta attualmente testando materiali capaci di resistere alle alte temperature del magma, concentrandosi su leghe di nichel e titanio.

Impatto globale dell’energia geotermica

Questi studi potrebbero avere un impatto significativo sulle future forniture energetiche e su paesi come Italia e Giappone, che sono poveri di fonti energetiche fossili ma ricchi di vulcani. Se fosse possibile sfruttare il calore del magma, regioni come Sicilia e Campania potrebbero trasformarsi in hub energetici di rilevanza internazionale.

Sostenibilità e finanziamenti per il progetto KMT

Solo il mese scorso, il progetto ha ottenuto un finanziamento per i prossimi due anni grazie a un accordo firmato con il Ministero islandese dell’Ambiente, dell’Energia e del Clima. Questo accordo segna una nuova fase per il KMT. La fattibilità del progetto è legata alle basse profondità della camera magmatica del vulcano, situata tra 1,6 e 3,2 km, che rendono la perforazione dei pozzi tecnicamente fattibile.

Conclusioni sul potenziale geotermico dell’Islanda

Il progetto KMT potrebbe rappresentare un notevole passo avanti nella produzione di energia geotermica in Islanda, uno dei Paesi più all’avanguardia nello sfruttamento di questa risorsa. Se completato, sarebbe il primo impianto geotermico al mondo a estrarre direttamente da una camera magmatica.

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