Gelsomino: specifiche e proprietà

Il gelsomino è un arbusto sempreverde originario dell’India. E’ apprezzato soprattutto per il profumo dolce dei suoi fiori stellati bianchi e gialli

Gelsomino: specifiche e proprietà
Gelsomino: specifiche e proprietà. Il gelsomino è un arbusto sempreverde appartenente alla famiglia delle Oleaceae. Originario dell’India, è stato successivamente trapiantato anche in Europa, apprezzato soprattutto per il profumo dolce dei suoi fiori stellati bianchi e gialli.

Ci sono almeno 200 varietà diverse di gelsomino, ma le più comuni includono lo Jasminum officinale (resistente a basse temperature), lo Jasminum grandiflorum (più delicato) e lo Jasminum humile.

In Italia, si narra che il gelsomino sia stato introdotto da Cosimo I de Medici, il quale, geloso dei suoi fiori, non voleva che venissero tagliati per timore che la pianta si diffondesse altrove. Tuttavia, si racconta che un giovane innamorato rubò alcuni fiori per la sua amata, portando così alla diffusione del gelsomino in varie zone.

In passato, questa pianta veniva utilizzata per estrarre un olio ritenuto un rimedio naturale per migliorare la vita sessuale. Ancora oggi, i fiori di gelsomino sono associati alla sensualità e alla dolcezza.

Per coltivare il gelsomino in casa, è importante considerare attentamente lo spazio disponibile. Potete scegliere di piantarlo in vaso sul balcone o lasciarlo crescere nel giardino, ma è essenziale conoscere le esigenze specifiche della pianta per garantirle le migliori condizioni di crescita.

Proprietà del Gelsomino

Il gelsomino ha varie proprietà che lo rendono un rimedio naturale utilizzato in diversi settori, dalla cosmetica alla fitoterapia, e anche nell’omeopatia.

L’olio essenziale di gelsomino è molto apprezzato per il suo profumo. Viene impiegato come ingrediente principale in molte creme, lozioni e profumi.

Nella fitoterapia, sono note le sue proprietà antireumatiche e antispasmodiche. Aiuta a gestire i dolori mestruali, migliora la tosse e il catarro, e funge anche da rimedio per l’irritabilità e la depressione.

I sali da bagno al gelsomino sono capaci di donare tranquillità e serenità. In omeopatia, si utilizza la tintura madre ottenuta dalle radici del fiore di gelsomino per contrastare emicranie, insonnia, raffreddori e problemi di memoria.

Come coltivare il Gelsomino

La coltivazione del gelsomino in vaso richiede un po’ più di attenzione e cure rispetto a quella in giardino. Scegliete fioriere spaziose, almeno 30 cm di larghezza, considerando che alcune piante possono crescere fino a un metro. Sul fondo della fioriera mettete ghiaia o argilla espansa per il drenaggio e poi riempite con terriccio misto a compost umido. Le varietà consigliate per il vaso sono il sambac e l’odoratissimum, piante delicate che richiedono protezione in inverno. Utilizzate dei sostegni di legno per permettere alla pianta di arrampicarsi. Posizionate il vaso in una zona del balcone o terrazzo ben riparata dal vento e dalla luce diretta del sole. Annaffiate la pianta più volte alla settimana e rinvasatela ogni anno, preferibilmente in settembre per le piante primaverili o in primavera per quelle invernali. Di solito, il gelsomino è abbastanza resistente agli insetti e alle malattie.

Per coltivare il gelsomino in giardino, scavate una buca ampia e profonda (almeno il doppio delle dimensioni del vaso) e piantate le radici o un arbusto già cresciuto, arricchendo il terreno con compost e acqua. Mettete del fertilizzante organico sul fondo della buca e mantenete il terreno costantemente umido, specialmente durante la stagione secca. La pianta può crescere anche grazie alle piogge stagionali. Optate per un’area parzialmente ombreggiata, ma se vivete in una zona più settentrionale potete posizionarla anche in un luogo più soleggiato. La riproduzione per talea è più semplice e veloce rispetto a quella tramite seme: tagliate un pezzo della pianta (almeno 10 centimetri) all’altezza di un nodo e piantatelo in un nuovo vaso o in un’altra parte del giardino.

Come potare il Gelsomino

La potatura del gelsomino non richiede una regolare manutenzione. È sufficiente rimuovere i rami secchi all’inizio della primavera, tagliandoli alla base. Dopo la fioritura, è possibile tagliare i rami fino alla gemma per favorire una fioritura più abbondante l’anno successivo e ridurre la lunghezza dei rami che potrebbero creare fastidi sul balcone.

Per evitare eccessive potature, è importante scegliere attentamente la specie di gelsomino in base allo spazio disponibile. Alcune varietà, come il Jasminum parkeri che non supera i 30 cm, sono adatte alla coltivazione in vaso, mentre altre possono crescere oltre i 15 metri, come il Jasminum officinale, e sono più adatte a giardini o spazi esterni più ampi.

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