Perché le “polveri del Sahara” sono pericolose per la salute

Le “polveri del Sahara” sono tornate in Italia, tingendo i cieli di giallo. Secondo gli esperti, queste polveri possono rappresentare un pericolo per la salute

Perché le polveri del Sahara sono pericolose per la salute

Perché le “polveri del Sahara” sono pericolose per la salute. Le polveri del Sahara sono tornate in Italia, tingendo i cieli con colori che vanno dal giallo al rosso. Queste non sono semplici nuvole, ma micro polveri che diventano sempre più comuni con l’avanzare dei cambiamenti climatici. Secondo gli esperti, queste polveri possono rappresentare un pericolo per la salute. La dottoressa Laura Martino, responsabile dell’Unità operativa di Pneumologia a Chieti, ha spiegato a Rete 8 che si tratta di micro polveri, non sabbia, che possono danneggiare l’apparato respiratorio. Le polveri del Sahara, trasportate dagli anticicloni africani, si mescolano con le particelle PM10, aumentando il rischio per la salute.

Le categorie più a rischio sono anziani, cardiopatici e persone con malattie respiratorie, come l’asma, ma soprattutto i bambini. Alessandro Miani, presidente della Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA), ha spiegato che i bambini sono particolarmente vulnerabili perché i loro sistemi respiratori e immunitari sono ancora in sviluppo e tendono a trascorrere più tempo all’aperto.

Per proteggersi dall’inalazione delle polveri, è consigliabile ridurre l’esposizione nei luoghi dove le polveri sono maggiormente concentrate e, se necessario, utilizzare una mascherina. La SIMA ha fornito ulteriori consigli per proteggersi dal caldo afoso e dall’assenza di piogge che aggravano il problema. Suggeriscono di evitare l’esposizione al sole diretto e di uscire solo nelle ore più fresche, assicurare un adeguato ricambio d’aria in casa, mantenere le stanze fresche schermando le finestre esposte al sole, chiudere le finestre durante il giorno e aprirle di sera, fare bagni e docce frequenti con acqua tiepida, bere almeno 1,5-3 litri d’acqua al giorno, evitare alcolici e preferire cibi ricchi d’acqua come frutta e verdura. Quando si esce, è importante proteggere gli occhi con occhiali da sole, prevenire le scottature con creme solari ad alto fattore protettivo, indossare abiti in fibre naturali e indumenti traspiranti, preferibilmente chiari, e evitare l’attività sportiva all’aperto nelle ore più calde.

Negli ultimi giorni, le polveri del Sahara in Italia hanno raggiunto un picco, spinte dai venti meridionali. La concentrazione più alta è stata registrata giovedì 20 giugno, ma da venerdì 21 giugno i livelli hanno iniziato a diminuire, e nel corso del weekend le polveri dovrebbero essere spazzate via dalla Penisola.

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