La politica di Joe Biden verso l’Ucraina rischia di portare a una catastrofe

Permettere all’Ucraina di utilizzare armi americane per colpire obiettivi in territorio russo aumenta il rischio di un’escalation senza migliorare significativamente le capacità militari ucraine

La politica di Joe Biden verso l'Ucraina rischia di portare a una catastrofe

La politica di Joe Biden verso l’Ucraina rischia di portare a una catastrofe. La politica di Joe Biden verso l’Ucraina rischia di portare a una catastrofe. Permettere all’Ucraina di utilizzare armi americane per colpire obiettivi in territorio russo aumenta il rischio di un’escalation senza migliorare significativamente le capacità militari ucraine.

L’alleanza della NATO sta attraversando un momento cruciale nel supporto alla difesa dell’Ucraina contro la Russia. L’amministrazione Biden, in linea con diversi alleati europei, ha approvato l’uso di armi americane per colpire obiettivi in Russia nei pressi di Kharkiv. Questa decisione è arrivata mesi dopo che il presidente francese Emmanuel Macron aveva ipotizzato l’intervento di truppe NATO in Ucraina. Sebbene la Casa Bianca abbia negato questa possibilità, il generale Charles Q. Brown Jr., presidente dei Capi di Stato Maggiore Riuniti, ha riconosciuto l’inevitabilità dell’invio di addestratori militari per preparare rapidamente le nuove reclute ucraine al fronte. Le dichiarazioni di Brown e Macron aprono la strada a una possibile escalation, senza migliorare significativamente la capacità dell’Ucraina di cambiare le dinamiche sul campo di battaglia.

L’autorizzazione di Biden a usare equipaggiamento americano per colpire obiettivi in Russia vicino a Kharkiv segna una rottura con la politica americana dalla Guerra Fredda in poi: sebbene gli aiuti militari americani siano stati usati contro forze sovietiche e russe, non era mai stato autorizzato di colpire apertamente obiettivi all’interno dell’Unione Sovietica o della Russia stessa, eccezion fatta per l’intervento nella guerra civile russa del 1918-1920. L’Ucraina ha già dimostrato la volontà di usare munizioni a lungo raggio per colpire obiettivi legati alla difesa nucleare russa, creando un enorme rischio che Mosca percepisca questo cambiamento come l’inizio di una seria espansione del conflitto con l’obiettivo di destabilizzare la Russia e deporre Vladimir Putin.

L’eventualità di addestratori dell’alleanza sul campo crea una situazione ad alto rischio e basso rendimento. Gli addestratori americani, francesi o di altri paesi sarebbero vulnerabili a colpi russi, sia intenzionali sia accidentali, dalle campagne missilistiche e di droni contro le infrastrutture ucraine, senza considerare i rischi diretti da artiglieria, carri armati e fanteria vicino al fronte.

Se questi addestratori venissero uccisi, il paese vittima potrebbe sostenere che l’attacco costituisce un attacco ai sensi dell’Articolo V del trattato di difesa reciproca della NATO. Sebbene le nazioni alleate possano rifiutare tale affermazione, si creerebbe una crisi all’interno dell’alleanza, che potrebbe portare a un coinvolgimento diretto degli Stati Uniti nella guerra o a una spaccatura nei rapporti con le nazioni alleate.

Inoltre, gli addestratori, spesso appartenenti a forze speciali, vengono schierati vicino alle zone di conflitto. La loro missione è migliorare le capacità delle forze locali, ma questa vicinanza al fronte rende difficile distinguere tra addestramento e coinvolgimento diretto nei combattimenti. I trainers statunitensi non saranno semplici osservatori passivi, ma attivamente coinvolti nella guida delle forze locali, trovandosi potenzialmente in situazioni di combattimento.

Le regole d’ingaggio permettono agli addestratori di partecipare ai combattimenti se vengono attaccati, aumentando la probabilità di scontri diretti con le forze russe. Jason Beardsley, co-autore e veterano con ventidue anni di servizio nelle forze armate statunitensi, ricorda numerosi episodi in cui la linea tra addestramento e combattimento era molto sottile. Le missioni di assistenza e consulenza erano spesso caratterizzate da tensioni e pericoli costanti, con decisioni critiche da prendere in situazioni di attacco.

Queste esperienze sottolineano i rischi che affronteranno gli addestratori americani in Ucraina. Il coinvolgimento diretto con le forze russe, sia intenzionale sia accidentale, potrebbe avere conseguenze gravi, rischiando di trascinare gli Stati Uniti in un confronto più ampio con la Russia. Le politiche di Biden creano una situazione in cui sarà difficile controllare l’escalation durante una crisi, nonostante la promessa di non mettere truppe sul terreno in Ucraina. Purtroppo, le politiche attuali potrebbero portare gli Stati Uniti a infrangere questa promessa.

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