Nel 2025, il canone Rai potrebbe subire un aumento, a meno che il Governo non intervenga per confermare l’attuale riduzione
Nel 2025, il canone Rai potrebbe subire un aumento, a meno che il Governo non intervenga per confermare l’attuale riduzione. Attualmente, il canone è fissato a 70 euro all’anno, una cifra stabilita dalla legge di bilancio del 2024. Tuttavia, questa misura è temporanea e scade il 31 dicembre 2024. Di conseguenza, molti cittadini si interrogano sulla possibilità di un incremento del canone.
Il canone Rai è un tributo poco gradito dagli italiani, spesso al centro di discussioni riguardo alla sua possibile abolizione o alla separazione dalla bolletta elettrica. Tuttavia, la riscossione tramite bolletta ha ridotto significativamente il tasso di evasione, che è passato dal 27% al 5%. Questo sistema di riscossione è quindi visto come efficace, rendendo difficile trovare alternative.
Il timore di un aumento del canone è legato al fatto che la riduzione da 90 a 70 euro non è stata concepita come una misura permanente. Per mantenere il prezzo attuale, sarebbe necessario un intervento governativo, che al momento non sembra essere in agenda. Il Governo ha annunciato altre priorità, come il taglio dell’Irpef e il sostegno alle imprese, ma non ha fornito indicazioni sul canone Rai.
Se la riduzione non dovesse essere confermata, dal 2025 il canone tornerebbe a essere addebitato a 90 euro all’anno, con un costo bimestrale di circa 18 euro. Attualmente, il canone è addebitato a 15 euro ogni due mesi. Non ci sono modifiche previste per le categorie esenti dal pagamento del canone, che includono coloro che non possiedono un televisore, gli over 75 con un reddito inferiore a 8.000 euro, e i militari in determinate situazioni.
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