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I nitrati sono sostanze utilizzate nella coltivazione convenzionale di frutta e verdura, nonché per la conservazione di carne e altri prodotti deperibili

Nitriti e nitrati: cosa sono e perché fanno male. I nitrati sono sostanze utilizzate nella coltivazione convenzionale di frutta e verdura, nonché per la conservazione di carne e altri prodotti deperibili. Possono essere presenti anche come contaminanti ambientali nell’acqua e sono regolamentati dalle autorità sanitarie.

I nitrati, una volta ingeriti, si trasformano in nitriti e poi in nitrosammine, sostanze cancerogene, e possono anche impedire la respirazione causando disturbi circolatori e respiratori. Inoltre, possono provocare allergie e intossicazioni.

Cosa sono i nitriti e nitrati

Nitriti e nitrati sono additivi alimentari di tipo conservante, utilizzati soprattutto nella produzione di salumi. Sono consentiti per legge, tranne nei prodotti biologici, e devono essere indicati obbligatoriamente nella lista degli ingredienti dei prodotti che li contengono. Devono essere obbligatoriamente indicati nella lista degli ingredienti con il loro nome o con le sigle E249, E250, E251 e E252.

La normativa europea ha stabilito delle soglie limite per l’assunzione di nitriti e nitrati da parte dei consumatori. La dose giornaliera ammissibile per i nitrati è di 3,7 milligrammi per chilogrammo di peso corporeo al giorno, mentre quella per i nitriti è di 0,07 milligrammi per chilogrammo di peso corporeo. Non esiste, però, alcun obbligo di legge di indicare la quantità di nitriti e nitrati presenti sugli alimenti in etichetta, ma solo la loro presenza. Inoltre, queste quantità possono essere facilmente superate con una dieta poco attenta e consapevole, soprattutto nei bambini.

Non sono ammessi nella coltivazione biologica, ma sono consentiti nell’agricoltura convenzionale. Possono essere aggiunti in quantità comprese tra 150 e 500 mg/kg nella produzione di formaggi, salumi, prosciutti, carne macinata e altri prodotti deperibili.

I nitriti sono anche presenti in alcune sostanze chimiche utilizzate per il trattamento delle acque, come il cloro, e possono contaminare l’acqua del rubinetto. Quindi, è importante bere acqua filtrata o in bottiglia per ridurre il rischio di esposizione ai nitriti.

Infine, i nitrati possono essere benefici per le piante ma se usati in eccesso possono avere effetti negativi sull’ambiente e sulla salute umana. Gli agricoltori, infatti, usano spesso concimi arricchiti di nitrati per aumentare le rese dei campi e accelerare i tempi di maturazione, ma questo può portare gli ortaggi ad assorbire quantità eccessive di nitrati, che finiscono poi nel cibo. Inoltre, i nitrati possono raggiungere le falde acquifere e contaminare l’acqua potabile. Gli ortaggi in serra sono particolarmente esposti a questo problema, poiché richiedono l’uso di maggiori quantità di fertilizzante.

Consigli per ridurre l’assunzione di nitrati

• Consumare frutta e verdura di stagione, biologica e di variare il tipo di verdura;
• Acquistare e consumare poca verdura alla volta;
• Evitare di riscaldare più volte i cibi contenenti nitrati;
• Aumentare il consumo di vitamina C;
• Scegliere prosciutti DOP e acque minerali con bassi livelli di nitrati;
• Limitare il consumo di carni trasformate e wurstel e incoraggiare una dieta variata per i bambini.

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