Maduro: “è in atto una strategia per giustificare l’intervento armato degli USA” in Venezuela

Il presidente del Venezuela, Nicolás Maduro, ha denunciato un complotto dell’estrema destra per giustificare un intervento armato degli Stati Uniti nel Paese

Maduro: è in atto una strategia per giustificare l’intervento armato degli USA in Venezuela

Maduro: “è in atto una strategia per giustificare l’intervento armato degli USA” in Venezuela. Il presidente del Venezuela, Nicolás Maduro, ha denunciato un complotto dell’estrema destra per giustificare un intervento armato degli Stati Uniti nel Paese. Durante una conferenza stampa con i media internazionali al Palazzo Miraflores, Maduro ha affermato che “la principale campagna contro il Venezuela è nei media internazionali, vogliono giustificare l’invasione, l’intervento, la violenza, vogliono mettere il Venezuela nella guerra civile“. Ha sostenuto che l’Occidente non accetta la realtà del progetto sovrano del Venezuela.

Maduro ha dichiarato che l’economia venezuelana è stata già gravemente danneggiata e che il potere rischia di essere preso da individui “drogati e pagati” per causare una guerra. Ha difeso la sua posizione dicendo: “Il Venezuela ha la sua verità e io sono venuto qui per difendere la verità. Non ho paura delle vostre bugie. Vengo ad affrontarvi con la verità“. Ha sottolineato il suo amore per il Paese e il suo impegno nel difenderlo contro qualsiasi tentativo di presa da parte di “fascisti e criminali“.

Il presidente ha inoltre affermato di aver agito sempre per difendere i diritti dei lavoratori e dei commercianti e ha dichiarato che attualmente il Venezuela è in pace. Ha accusato figure come Elon Musk, Javier Milei, José Antonio Kast, Nayib Bukele, Álvaro Uribe e Iván Duque di complottare contro la Rivoluzione Bolivariana, motivati da interessi economici.

Maduro ha poi espresso il rifiuto della violenza fascista, ricordando le varie aggressioni subite dai leader di base a Caracas e Miranda, e ha promesso di catturare i responsabili. Ha rivelato di avere “300 o 400 testimonianze di boss di strada minacciati da criminali” e ha denunciato l’uso dei social media da parte dell’imperialismo per nascondere queste verità. Ha accusato Uribe e Duque di aver importato criminalità nel Paese, sottolineando che tali informazioni erano diffuse quotidianamente dai media.

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