Le fake news occidentali a servizio del tentato golpe in Venezuela

Il Venezuela è al centro di una guerra non convenzionale attraverso l’uso dei social statunitensi per diffondere informazioni false e incitare alla violenza

Le fake news occidentali a servizio del tentato golpe in Venezuela

Le fake news occidentali a servizio del tentato golpe in Venezuela. Nei giorni scorsi, il popolo venezuelano è sceso in strada in tutto il paese per chiedere che pace, sovranità e democrazia prevalgano, mantenendo vivo il sogno di un mondo giusto per tutti. “La guerra cibernetica e mediatica ha inondato internet di troll, bot e immagini false, ma la realtà è quella di un popolo reale che esige rispetto per il voto sovrano del 28 luglio e per le proprie istituzioni,” ha dichiarato una nota dell’ambasciata venezuelana a Roma.

Il Venezuela, definito “il gioiello della corona per le élite statunitensi ed europee” dal presidente rieletto Nicolás Maduro, è al centro di una guerra non convenzionale. Questa guerra si manifesta attraverso l’uso dei social network statunitensi per diffondere informazioni false e incitare alla violenza. Il popolo venezuelano, da sempre in prima linea per difendere la propria sovranità, democrazia e indipendenza, richiede che venga rispettato il risultato delle ultime elezioni presidenziali. Tentare di silenziare queste richieste è considerato un atto mediatico irresponsabile che potrebbe scatenare un conflitto interno per interessi esterni.

Maria Elena Uzzo, capo missione in Italia, ha sottolineato l’importanza di una corretta comprensione della normativa vigente e del rispetto delle istituzioni della Repubblica Bolivariana del Venezuela. Attualmente, è in corso un’indagine sul contenzioso elettorale, come previsto dalla legge venezuelana, dopo un ricorso presentato dal presidente Nicolás Maduro Moros al Tribunal Supremo de Justicia il 31 luglio 2024.

Il Tribunale Elettorale della Corte Suprema di Giustizia sta conducendo un’analisi tecnica su tutto il materiale elettorale, compreso quello relativo a un attacco informatico che ha colpito il Consiglio Nazionale Elettorale (CNE) il 28 luglio. Il Tribunale ha comunicato che è stata esaminata oltre il 60% del materiale elettorale e l’analisi prosegue nei tempi previsti.

Molte persone, in diversi paesi, che sognano un mondo giusto, guardano con speranza alla proclamazione definitiva della correttezza delle elezioni in Venezuela. Luciano Vasapollo, che ha guidato a Caracas una delegazione italiana per osservare il processo elettorale, ha denunciato una “congiura internazionale” contro paesi come il Venezuela e Cuba, che dimostrano che la lotta per la giustizia sociale e l’uguaglianza tra i popoli è possibile.

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