La castrazione chimica è una forma di inibizione dell’attività delle gonadi, ottenuta per mezzo di farmaci e caratterizzata da una repressione della libido (o desidero sessuale)
Cos’è la castrazione chimica? La castrazione chimica, nota perché viene impiegata come forma di pena per i reati a sfondo sessuale, è una forma di inibizione dell’attività delle gonadi (gli organi sessuali primari dell’apparato riproduttivo umano), ottenuta tramite farmaci anti-androgeni e contraddistinta da un calo della libido. Oltre al calo della libido, però, la castrazione chimica riduce anche le fantasie sessuali, la capacità di eccitazione sessuale e una serie di effetti collaterali spiacevoli.
Il termine “castrazione” descrive l’inibizione dell’apparato riproduttivo maschile (o femminile), realizzata attraverso la rimozione delle gonadi (o la repressione della loro attività). Le gonadi sono gli organi sessuali primari dell’apparato riproduttivo umano, i quali hanno il compito di produrre i gameti (le cellule necessarie alla riproduzione) e secernere gli ormoni sessuali (le sostanze fondamentali allo sviluppo dei caratteri sessuali secondari e al controllo dello stesso apparato riproduttivo).
Nell’uomo, le gonadi sono i testicoli; nella donna le gonadi sono le ovaie.
La castrazione chimica può essere reversibile o irreversibile, a seconda delle sue finalità. Infatti, salvo casi particolari, la castrazione chimica non prevede l’asportazione/eliminazione delle gonadi maschili o femminili (come accade nella castrazione chirurgica).
Castrazione Chimica impiegata per punire i reati a sfondo sessuale
La castrazione chimica viene utilizzata come forma di pena per i reati a sfondo sessuale. E’ una pratica dagli effetti reversibili, ed è adottata in diversi Paesi del Mondo (tra cui Stati Uniti, Australia, India, Regno Unito, Francia, Polonia, Estonia, Svezia, Norvegia, Danimarca, Spagna, Germania, Russia, Canada, Argentina, Indonesia, Israele e Corea del Sud).
In molti dei Paesi elencati, la legislazione prevede che lo stesso reo di crimini a sfondo sessuale possa richiedere l’attuazione della castrazione chimica, in cambio di uno sconto di pena.
I farmaci impiegati per la Castrazione Chimica
I farmaci più impiegati per ottenere la castrazione chimica sono gli anti-gonadotropinici, gli antiandrogeni non-steroidei e gli agonisti dell’ormone di rilascio delle gonadotropine. La somministrazione dei farmaci per la castrazione chimica può avvenire per via orale e tramite iniezioni sottocutanee. Per annullare gli effetti della castrazione chimica, è sufficiente interrompere la somministrazione farmacologica.
Effetti della Castrazione Chimica
Nell’uomo, la castrazione chimica ha l’effetto di:
- Ridurre il desiderio sessuale (o libido);
- Ridurre le fantasie sessuali;
- Ridurre la capacità di eccitazione sessuale.
Nella donna, la castrazione chimica ha l’effetto di:
- Calo del desiderio sessuale;
- Riduzione delle fantasie sessuali;
- Riduzione della capacità di eccitazione sessuale.
Effetti Collaterali della Castrazione Chimica
Nell’uomo, gli effetti collaterali della castrazione chimica consistono in:
- Aumento del grasso corporeo, specie a livello di fianchi e cosce;
- Ingrandimento delle mammelle (ginecomastia), dovuto non soltanto a un aumento del grasso corporeo in tali sedi, ma anche a uno sviluppo del tessuto ghiandolare;
- Riduzione della densità ossea, a cui segue un maggior rischio di osteoporosi, fratture e malattie cardiovascolari;
- Impossibilità di procreare.
Nella donna, gli effetti collaterali della castrazione chimica consistono in:
- Blocco del flusso mestruale. Sotto questo aspetto, la situazione ricalca quanto si osserva con l’avvento della menopausa;
- Riduzione del volume del seno;
- Riduzione della massa muscolare;
- Calo della densità ossea;
- Riduzione della peluria su tutto il corpo.
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