La scienza della nutrizione è in mano alle multinazionali del cibo?

La scienza nutrizionale viene usata come guida per le scelte alimentari ma spesso questi consigli sono influenzati da interessi commerciali di grandi aziende che finanziano questi studi

La scienza della nutrizione è in mano alle multinazionali del cibo?
La scienza della nutrizione è in mano alle multinazionali del cibo? Siamo costantemente esposti a consigli nutrizionali attraverso vari mezzi di comunicazione come la TV, le riviste e i volantini, che affermano che determinati alimenti migliorano la memoria, aiutano a costruire le ossa o fanno parte di una colazione equilibrata. Parole come “superfood” e “senza additivi” ci fanno sentire che stiamo facendo la scelta giusta al momento dell’acquisto. Ma queste affermazioni sono veramente valide?

La scienza nutrizionale viene solitamente usata come guida per le scelte alimentari ma spesso questi consigli sono influenzati da interessi commerciali di grandi aziende alimentari che finanziano questi studi. Questo è stato sottolineato da Marion Nestle, nota esperta di cibo e nutrizionista americana.

Marion Nestle, esperta americana di nutrizione e sociologa, svela nel suo libro come le società scientifiche e gli esperti dei dipartimenti del governo incaricati di stilare le linee guida sulla nutrizione sono finanziati dall’industria alimentare. Questa è riuscita a trasformare studi scientifici selettivi e parziali in grandi profitti, proprio come Big Pharma ha corrotto la scienza medica. In una nazione dove la maggior parte degli adulti e dei bambini sono in sovrappeso o obesi, diventa cruciale mettere la salute pubblica al primo posto.

Nel libro “Unsavory Truth“, la scrittrice analizza come l’industria alimentare influenzi la nutrizione scientifica, finanziando studi e manipolando le linee guida alimentari. In una nazione dove il sovrappeso e l’obesità sono un problema, Nestle sottolinea l’importanza di porre la salute pubblica al primo posto. In precedenza, l’autrice aveva analizzato le politiche delle multinazionali delle bevande dolci in un altro libro “Soda Politics“. In “Unsavory Truth“, Nestle esplora come il mondo istituzionale della nutrizione sia influenzato non solo dalle aziende che vendono alimenti spazzatura, ma anche da produttori di prodotti alimentari più salutari come uova, latte, yogurt e noci.

Il libro affronta il conflitto di interesse nel mondo della medicina e della nutrizione e come molti ricercatori e medici non abbiano problemi a ricevere regali, rimborsi o favori dalle aziende produttrici di alimenti o farmaci. L’autrice spiega come questo comportamento sia percepito come normale e non influisca sulle ricerche scientifiche. Il libro descrive come riviste scientifiche, università e organizzazioni internazionali stiano affrontando il problema del conflitto di interessi come fattore determinante per una corretta ricerca medico-scientifica.

La situazione in Italia

In Italia, le multinazionali alimentari hanno lo stesso potere di influenzare il mondo della nutrizione come negli Stati Uniti. Tuttavia, il problema dei conflitti di interesse nella ricerca non è ancora riconosciuto e affrontato in modo adeguato. Solo i ricercatori che ricevono finanziamenti da parte delle aziende farmaceutiche sono obbligati a dichiarare conflitti d’interesse, ma non quelli che ricevono finanziamenti dalle multinazionali alimentari.

Ovviamente, Heineken, Coca-Cola, e Ferrero non hanno “interessi commerciali nell’ambito della salute” e quindi un relatore a un convegno medico (che tratta di diabete, obesità e malattie cardiovascolari) può essere sponsorizzato da queste aziende e dichiarare che “la birra fa bene al cuore” e “le bevande zuccherate non causano l’obesità“, firmando contemporaneamente un documento che dimostra l’assenza di conflitto di interessi. In Italia, l’attenzione è ancora concentrata solo sui “portatori di interessi commerciali nell’ambito della salute“.

In Italia, i comitati ministeriali di esperti in nutrizione forniscono raccomandazioni alla popolazione sull’assunzione di zucchero. I LARN (Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti) emessi da questi esperti stabiliscono una soglia del 15% di zuccheri semplici (aggiunti e naturali) sulle calorie totali e invitano a non superare il 25% delle calorie totali giornaliere provenienti dagli zuccheri. Questi valori sono molto diversi da quelli raccomandati dall’OMS, che invita a mantenere l’assunzione di zucchero al di sotto del 10% e idealmente al 5% delle calorie totali. Questa maggiore flessibilità consente agli italiani di introdurre molto più zucchero nella loro dieta rispetto a quanto sia probabilmente sicuro per la salute.

Non si sa se ci sia stata l’influenza di alcune industrie alimentari sui LARN emessi dai comitati ministeriali di esperti in nutrizione in Italia, poiché non era richiesto agli esperti di dichiarare eventuali conflitti di interessi.

A livello internazionale, l’OMS e altri comitati di esperti di nazioni con problemi di obesità e diabete stanno elaborando politiche di tassazione sui cibi e bevande contenenti zucchero aggiunto, ma l’Italia va controcorrente. Ad esempio, l’Associazione italiana di Dietetica e Nutrizione clinica organizza ogni anno i convegni chiamati Obesity Day, ma tra gli sponsor figurano aziende produttrici di zucchero come Eridania e Novo Nordisk, che è una azienda farmaceutica che produce farmaci e apparecchiature per il monitoraggio del diabete, quindi un’azienda che ha come business la vendita di farmaci per il diabete, non la prevenzione del diabete.

Perché questi articoli...

A differenza di qualsiasi altro sito di notizie che tende a raccontare le cose da un punto di vista di parte, Fonte Ufficiale cerca di spiegare i fatti in modo neutrale. Questa è e sarà sempre la nostra linea editoriale.

Seguiamo molte testate giornalistiche e siti di informazione per avere molteplici punti di vista, comprendere meglio la situazione che ci circonda e riuscire a spiegare bene le cose a voi che leggete. Studiamo lo stile nella comunicazione, studiamo i contenuti, cerchiamo di capire quali sono le notizie più importanti, quali interessano di più e quali di meno.

Quando, però, troviamo quelli che possono essere considerati dei veri e propri "scoop giornalistici" li inseriamo in questa categoria. In questo caso le parole utilizzate potrebbero essere meno neutrali.

Potrebbero interessarti anche questi articoli:

L'informazione è di parte! Ci sono giornali progressisti e giornali conservatori. La stessa notizia ti viene raccontata in modo diverso. Se cerchi un sito che ti spieghi le cose con semplicità, e soprattutto con imparzialità, allora questo è il posto giusto per te. Cerchiamo notizie e fatti social del momento e li rimettiamo in circolo, senza giri di parole e senza influenzarti con le nostre opinioni.

FONTEUFFICIALE.it riassume le notizie pubblicate dalle agenzie di stampa e da altri media autorevoli (come Ansa, Agi, AdnKronos, Corriere della Sera, ecc..), quindi non è direttamente responsabile di inesattezze. Se, però, ritieni che un nostro articolo debba essere modificato o eliminato puoi farne richiesta [ scrivendo qui ].

Per ricevere i nostri aggiornamenti e restare informato ti invitiamo a seguirci sul nostro profilo ufficiale di Google News.