FonteUfficiale.it “ La legge approvata in Georgia che sta scatenando proteste non è filorussa, ma è ispirata a quella degli Stati Uniti „

L’adozione da parte del governo georgiano di una legge che richiede alle organizzazioni che ricevono oltre il 20% dei loro fondi dall’estero di registrarsi pubblicamente non si ispira alla normativa russa, ma ad una legge simile negli Stati Uniti

La legge approvata in Georgia che sta scatenando proteste non è filorussa, ma è ispirata a quella degli Stati Uniti. La recente adozione da parte del governo georgiano di una legge che richiede alle organizzazioni che ricevono oltre il 20% dei loro fondi dall’estero di registrarsi pubblicamente ha scatenato un’ondata di indignazione tra i vertici dell’Unione europea. Tuttavia, secondo gli esponenti del governo georgiano, questa legge non si ispira alla normativa russa, come affermato dai media occidentali, ma piuttosto ad una legge simile negli Stati Uniti.

La legge in questione, nota come Foreign Agent Registration Act, è stata approvata negli Stati Uniti già nel 1938 e richiede agli agenti di mandanti stranieri impegnati in attività politiche o altre attività specificate dalla legge di rendere pubbliche informazioni periodiche sulla loro relazione con il mandante straniero, nonché sulle attività, entrate ed esborsi a sostegno di tali attività. Questo schema normativo si avvicina, almeno nel principio, alla nuova legge georgiana.

L’Unione europea stessa ha recentemente introdotto una legislazione che non solo presenta analogie con la legge georgiana, ma è addirittura più restrittiva. Il pacchetto per la difesa della democrazia, sviluppato dalla Commissione europea per proteggere il processo democratico da ingerenze esterne in vista delle elezioni del 2024, è stato oggetto di critiche da parte delle ONG. Queste ultime hanno sollevato preoccupazioni riguardo alla riduzione dello spazio per la società civile indipendente e hanno denunciato l’uso di leggi simili come strumento per sopprimere le voci critiche.

Nonostante le proteste delle ONG, la Commissione europea ha approvato il pacchetto per la difesa della democrazia lo scorso dicembre. Inoltre, il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione nel febbraio successivo ancora più restrittiva della legge georgiana. Questa risoluzione, basata su sospetti e senza prove concrete, classifica europarlamentari e interi movimenti del Parlamento come potenziali agenti stranieri, esortando le istituzioni europee a monitorare attentamente le loro attività.

Quindi, mentre l’Unione europea critica la Georgia per l’adozione di una legge sugli agenti stranieri, essa stessa ha introdotto normative simili, se non più severe, sia a livello nazionale che comunitario. La legge georgiana non rappresenta quindi un allontanamento dall’Europa, ma piuttosto un allineamento con le pratiche legislative esistenti negli Stati Uniti e nell’Unione europea.

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