E’ iniziato il festival di Cannes 2024

E’ iniziato martedì 14 maggio la 77esima edizione del Festival del Cinema di Cannes in Francia. Si concluderà sabato 25 maggio con la consegna della Palma d’oro

E' iniziato il festival di Cannes 2024

Martedì 14 maggio è iniziato la 77esima edizione del Festival del Cinema di Cannes in Francia, che si concluderà sabato 25 maggio con la consegna della Palma d’oro, uno dei premi più prestigiosi del cinema internazionale. Quest’anno, l’attenzione è particolarmente focalizzata sulla presenza di molte produzioni di New Hollywood, opere di registi come Paolo Sorrentino e il nuovo film di Yorgos Lanthimos.

Un elemento significativo di questa edizione è la forte componente americana, sia nei film in concorso che fuori concorso. Inoltre, la cerimonia di apertura vedrà la consegna della Palma d’oro onoraria alla carriera all’attrice statunitense Meryl Streep (74 anni), mentre alla cerimonia di chiusura lo stesso riconoscimento sarà attribuito al regista e sceneggiatore George Lucas (80 anni), noto per le saghe di Star Wars e Indiana Jones.

Tuttavia, diverse questioni politiche e sociali potrebbero influenzare il clima del festival. Eventi come la guerra a Gaza, il movimento #MeToo francese e uno sciopero annunciato dai lavoratori potrebbero rendere questa edizione di Cannes più animata e politicamente impegnata del solito. In previsione di possibili crisi ed emergenze, gli organizzatori hanno costituito una squadra dedicata alla gestione di tali situazioni straordinarie.

I film

Il film che aprirà il festival alla cerimonia di martedì sera è la commedia francese “The Second Act“, diretta da Quentin Dupieux e interpretata da Léa Seydoux e Louis Garrel, fuori concorso. Tuttavia, il film più atteso di questa edizione è senza dubbio “Megalopolis” di Francis Ford Coppola, un progetto a lungo atteso che il celebre regista ha iniziato a concepire negli anni Ottanta e che ha finanziato personalmente con 120 milioni di dollari. Il film, interpretato da Adam Driver, ha generato notevole interesse già da anni, e martedì è stato rilasciato il suo primo trailer.

Altro film molto atteso è “Kinds of Kindness” del regista greco Yorgos Lanthimos, con protagonista l’attrice Emma Stone, già nota per il suo ruolo nel premiato “Povere creature!“. Della trama di questo nuovo film si sa poco, solo che sarà composto da tre storie separate ma sottilmente connesse tra loro.

Questa edizione del festival presenta una particolare concentrazione di registi della cosiddetta New Hollywood, tra cui Coppola, Lucas e Paul Schrader, sceneggiatore di “Taxi Driver“, che presenterà il film “Oh, Canada“, con Richard Gere nel ruolo principale.

In concorso figura anche “Il seme del fico sacro” di Mohammad Rasoulof, uno dei più importanti registi iraniani contemporanei. Rasoulof ha recentemente dichiarato di essere fuggito dall’Iran dopo essere stato condannato a 5 anni di carcere, confisca dei beni e fustigazione per aver presumibilmente cospirato contro la nazione attraverso i suoi film e documentari, mai distribuiti nel paese.

Infine, un altro film molto discusso è “The Apprentice” del regista iraniano naturalizzato danese Ali Abbasi, che narra l’inizio della carriera dell’ex presidente americano Donald Trump come imprenditore immobiliare tra gli anni Settanta e Ottanta.

In concorso per la Palma d’oro ci sarà anche un film italiano, “Parthenope” di Paolo Sorrentino, che racconta la storia di una donna tra Capri e Napoli dagli anni Cinquanta a oggi. La protagonista è interpretata da Celeste Dalla Porta (26 anni), e nel cast figurano Stefania Sandrelli, Luisa Ranieri, Silvio Orlando, Isabella Ferrari e l’attore britannico Gary Oldman. Nella sezione Un Certain Regard, dedicata al cinema degli esordienti, dei giovani e della ricerca, ci sarà invece “I dannati” di Roberto Minervini, che uscirà in Italia il 16 maggio.

Fuori concorso saranno presentati “L’arte della gioia“, la prima serie diretta da Valeria Golino, tratta dal libro più famoso di Goliarda Sapienza, e il restauro del film del 1972 “Sbatti il mostro in prima pagina” di Marco Bellocchio.

Tra i film fuori concorso ma molto attesi ci sono “Horizon: An American Saga“, un western diviso in due parti diretto, cosceneggiato e interpretato da Kevin Costner, e “Furiosa: A Mad Max Saga” di George Miller, il quinto capitolo del franchise di Mad Max con protagonista Anya Taylor-Joy.

La giuria

La presidente della giuria quest’anno è Greta Gerwig, regista di “Barbie” (2023), “Lady Bird” (2017) e “Piccole donne” (2019). È la prima volta che una regista statunitense viene nominata presidente della giuria del festival, e la seconda volta che succede a una regista: la prima era stata la neozelandese Jane Campion nel 2014.

Della giuria farà parte anche l’attore italiano Pierfrancesco Favino, oltre al regista spagnolo J. A. Bayona, all’attrice francese Eva Green, all’attrice statunitense Lily Gladstone (candidata all’Oscar quest’anno per il suo ruolo in “Killers of the Flower Moon”), all’attore francese Omar Sy (diventato famoso per “Quasi amici”), all’attrice e sceneggiatrice turca Ebru Ceylan, al regista giapponese Hirokazu Koreeda e all’attrice e regista libanese Nadine Labaki.

Le proteste

Mercoledì, la sezione Un Certain Regard sarà aperta dal cortometraggio “Moi Aussi“, girato dall’attrice e regista Judith Godrèche durante una protesta a Parigi, in cui molte donne denunciarono gli abusi sessuali subiti. Godrèche, 52 anni, ha accusato pochi mesi fa i registi Benoît Jacquot e Jacques Doillon di violenza sessuale risalente agli anni Ottanta, quando era minorenne (entrambi i registi hanno negato le accuse). È considerata una figura centrale del movimento #MeToo francese, emulando quello statunitense iniziato nel 2017 con le accuse contro Harvey Weinstein.

L’attivismo di Godrèche ha spinto l’Assemblea Nazionale francese ad avviare una commissione d’inchiesta sugli abusi sessuali e le molestie nei settori del cinema, della televisione, del teatro, della moda e della pubblicità. A Cannes, il tema delle molestie e delle discriminazioni nel cinema è stato sempre più presente, specialmente negli ultimi anni, quando il festival ha iniziato ad accogliere un numero significativo di registe in concorso, dopo diverse critiche.

Il festival ha dichiarato il suo sostegno alla battaglia di Godrèche e si propone di dare risalto ai racconti raccolti nel suo film. Tuttavia, tra gli organizzatori, c’è preoccupazione che l’attenzione si concentri su nuove denunce o dichiarazioni durante l’evento.

La scorsa settimana, il collettivo francese “Sous les écrans la dèche” ha votato uno sciopero di tutti i dipendenti del festival di Cannes, sollevando problematiche legate alla precarietà dei contratti dei lavoratori freelance dei festival cinematografici. Lunedì, alcuni membri del collettivo hanno protestato durante un evento informale che precede l’apertura del festival. Non è chiaro se lo sciopero avrà luogo o quanti vi parteciperanno, ma potrebbe causare disagi all’organizzazione.

Anche lunedì, davanti alla sede del Centro Nazionale del Cinema (CNC) di Parigi, si è tenuta una manifestazione per chiedere le dimissioni del presidente Dominique Boutonnat, accusato di violenza sessuale.

Data la presenza numerosa delle comunità araba ed ebraica in Francia, è probabile che il festival diventi un’arena per espressioni, manifestazioni e polemiche riguardanti la guerra in corso nella Striscia di Gaza, come è accaduto in vari eventi culturali in tutto il mondo negli ultimi mesi.

I film in concorso

All We Imagine as Light, Payal Kapadia (India)
L’Amour ouf, Gilles Lellouche (Francia)
Anora, Sean Baker (Stati Uniti d’America)
The Apprentice, Ali Abbasi (Canada, Danimarca, Irlanda, Stati Uniti d’America)
Bird, Andrea Arnold (Regno Unito, Francia)
Dāne-ye anjīr-e moqaddas (Il seme del fico sacro), Mohammad Rasoulof (Iran)
Diamant brut, Agathe Riedinger (Francia)
Emilia Perez, Jacques Audiard (Francia, Messico)
Fēngliú yīdài, Jia Zhangke (Cina)
Grand Tour, Miguel Gomes (Portogallo, Italia, Francia)
Kinds of Kindness, Yorgos Lanthimos (Irlanda, Regno Unito)
Limonov: The Ballad, Kirill Serebrennikov (Italia, Francia, Spagna)
Marcello mio, Christophe Honoré (Francia, Italia)
Megalopolis, Francis Ford Coppola (Stati Uniti d’America)
Motel Destino, Karim Aïnouz (Brasile, Francia, Germania)
Oh, Canada, Paul Schrader (Stati Uniti d’America)
Parthenope, Paolo Sorrentino (Italia, Francia)
Pigen med nålen, Magnus von Horn (Danimarca, Polonia, Svezia)
La Plus Précieuse des marchandises, Michel Hazanavicius (Francia)
The Shrouds, David Cronenberg (Francia, Canada)
The Substance, Coralie Fargeat (Stati Uniti d’America)
Trei kilometri până la capătul lumii, Emanuel Pârvu (Romania)

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