In Francia ci sono più musulmani che cristiani?

Inoltre, l’Insee (l’Istat francese) stima che almeno 1/3 della popolazione francese (circa 22 milioni di persone) ha un legame con l’immigrazione fino a tre generazioni

In Francia ci sono più musulmani che cristiani?
In Francia ci sono più musulmani che cristiani? Secondo i dati ufficiali dell’Istat francese, l’Insee, il 10,3% della popolazione in Francia è costituito da immigrati, ovvero persone nate da stranieri in un paese straniero. Ciò equivale a circa 7 milioni di persone. Se consideriamo anche i francesi figli e nipoti di immigrati, l’Insee stima che almeno un terzo della popolazione francese, ovvero oltre 22 milioni di persone, abbia un legame con l’immigrazione fino a tre generazioni.

Tuttavia, questi dati risalgono al 2021 e non rappresentano un quadro completo della struttura demografica del paese. Va considerato anche il numero dei rifugiati il cui status di asilo è stato accettato nell’anno precedente, che ammonta a 56.000 nel 2022, per un totale di 547.000 registrati.

Nel 2022, per il quinto anno consecutivo, il maggior numero di richieste di asilo è stato presentato da cittadini afghani, seguiti da bengalesi e turchi. A questi numeri vanno aggiunti i rifugiati in attesa e gli immigrati clandestini, un numero difficile da stimare ma che si aggira tra le 300.000 e le 400.000 persone, principalmente di origine nordafricana.

La maggior parte degli immigrati vive nelle grandi città, soprattutto nelle periferie, ed è qui che nel 2020 l’intelligence interna francese, il Dgsi, ha individuato almeno 150 aree suburbane sotto l’influenza dell’islam radicale. Questo fenomeno sta portando a cambiamenti non solo nella struttura demografica, ma anche in quella religiosa e culturale della Francia.

Secondo l’Insee, in Francia ci sono più musulmani che in qualsiasi altro paese europeo, con oltre 6 milioni di persone, che corrispondono al 9% dell’intera popolazione. Tuttavia, questo dato rappresenta solo una parte della realtà. Secondo calcoli precedenti, nel 2030 ci saranno più musulmani che cristiani in Francia, ma questo sorpasso è già una realtà de facto, ufficialmente registrata dall’istituto di statistica stesso. Il 5,8% della popolazione francese si dichiara musulmano praticante, rispetto al 4,3% dei cattolici che frequentano regolarmente la chiesa.

Sebbene il cattolicesimo rimanga la religione dichiarata più diffusa, con il 29%, questa percentuale è in costante diminuzione, mentre quella dei musulmani è in costante crescita. Il 91% delle persone cresciute da genitori musulmani si considera musulmano, mentre solo il 67% delle persone cresciute da genitori cattolici si dichiara cattolico.

Nel 2019, il 21,53% dei neonati in Francia aveva un nome di origine araba. Uno studio dell’Istituto nazionale per gli studi demografici ha rivelato che il 97% dei discendenti di un solo genitore immigrato si sente francese, ma questa percentuale scende all’89% quando si tratta di discendenti di 2 genitori immigrati, al 76% quando l’immigrato è arrivato in giovane età e al 52% quando l’immigrato è arrivato in età adulta.

L’85% degli immigrati musulmani tra i 17 ei 25 anni afferma che la religione svolge un ruolo importante nella loro vita. Un sondaggio Ifop condotto qualche anno fa ha rivelato che il 45% dei musulmani sotto i 25 anni ritiene che l’islam sia incompatibile con i valori della società francese, mentre il 74% ritiene che le convinzioni religiose siano più importanti dei valori della Repubblica. Questi dati statisticamente freddi confermano ciò che sta accadendo in Francia.

Questi numeri spiegano anche i risultati di un’altra ricerca condotta da Ipsos, secondo cui il 66% dei francesi è convinto che gli immigrati non abbiano alcuna intenzione di integrarsi, mentre il 64% non si sente più a casa propria. Forse è per questo motivo che il ministero per l’Europa e gli Affari Esteri ha registrato oltre 2,5 milioni di cittadini francesi all’estero lo scorso anno, un numero record per il paese.

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