In Europa 821 reti criminali pericolose: l’86% può penetrare l’economia legale

Secondo il rapporto dell’Europol sono 821 le reti criminali pericolose in Europa. Il 70% è impegnato nella corruzione e l’86% nell’economia legale

In Europa 821 reti criminali pericolose: l'86% può penetrare l'economia legale
In Europa 821 reti criminali pericolose: l’86% può penetrare l’economia legale. Un nuovo rapporto dell’Europol ha rivelato una situazione allarmante riguardo alla presenza e all’attività delle reti criminali nell’Unione Europea. Secondo il rapporto, sono attive ben 821 reti criminali pericolose in Europa, con un’ampia varietà di attività criminali che vanno dalla corruzione al traffico di droga, fino ai reati ambientali e ai furti.

Una delle informazioni più preoccupanti emerse dal rapporto è che l’86% di queste reti criminali è in grado di infiltrarsi nell’economia legale, nascondendo così le proprie attività illegali e riciclando denaro proveniente da attività illecite. Questo dimostra quanto siano sofisticate e organizzate queste organizzazioni criminali, che riescono a sfruttare le debolezze del sistema legale ed economico per perseguire i propri scopi illeciti.

Il rapporto evidenzia anche che il 70% delle reti criminali è coinvolto nella corruzione, utilizzando questa pratica per facilitare le proprie attività illegali e per ostacolare l’applicazione della legge. Oltre al coinvolgimento nella corruzione, il 68% delle reti utilizza la violenza e l’intimidazione come parte integrante del proprio modus operandi, dimostrando così la pericolosità di queste organizzazioni.

Tra le attività criminali principali svolte da queste reti, il traffico di droga occupa una posizione di rilievo, coinvolgendo il 50% delle organizzazioni criminali identificate nel rapporto. Inoltre, una percentuale significativa di queste reti è coinvolta anche in crimini contro l’ambiente, come reati legati ai rifiuti e all’inquinamento.

Le reti criminali non operano isolatamente, ma spesso sono interconnesse e competono tra loro. Esse sono in grado di operare in più Paesi contemporaneamente, mettendo a rischio la sicurezza e la legalità in Europa.

La situazione in Italia, in particolare, è preoccupante per quanto riguarda i reati ambientali. La maggior parte delle reti coinvolte in questo tipo di crimini ha origine nel nostro Paese ed è spesso associata a organizzazioni di stampo mafioso, che operano anche in altri Paesi come i Paesi Bassi e la Spagna. Inoltre, l’Italia è tra i Paesi più colpiti dalle organizzazioni criminali dedite ai furti, insieme a Francia, Malta, Portogallo e Spagna.

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