Nel corso dell’ultimo anno, la polizia europea ha scoperto ben 400 laboratori clandestini per la produzione del potentissimo oppioide sintetico Fentanyl
Il potentissimo oppioide Fentanyl prodotto illegalmente in Europa. Il Fentanyl, potentissimo oppioide sintetico, non è più un problema limitato agli Stati Uniti: anche in Europa si registra la produzione illegale della sostanza. Nel corso dell’ultimo anno, la polizia europea ha scoperto ben 400 laboratori clandestini, con una situazione particolarmente preoccupante in Lettonia, dove sono stati sequestrati cinque chili di Fentanyl, sufficienti a potenzialmente causare la morte di 2,5 milioni di persone. La sostanza è particolarmente diffusa nei Paesi baltici.
La commissaria europea per gli Affari Interni, Ylva Johansson, ha lanciato l’allarme durante una conferenza stampa a Bruxelles sulla lotta al narcotraffico, annunciando un aumento delle risorse destinate a contrastare la produzione illegale di Fentanyl. Johansson ha sottolineato l’importanza di migliorare i controlli, le valutazioni dei rischi e gli aggiornamenti in tempo reale sulla situazione da parte dell’agenzia EMCDDA, l’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze.
Queste dichiarazioni confermano i dati del Rapporto europeo sulla droga 2023, che evidenziano un aumento delle sostanze stupefacenti sintetiche nell’Unione Europea. Johansson ha inoltre rilevato che, contrariamente agli oppioidi naturali, le droghe sintetiche risultano molto più redditizie per la criminalità organizzata, poiché garantiscono effetti potentissimi anche in quantità ridotte.
Il Fentanyl, sintetizzato per la prima volta nel 1960 e approvato come antidolorifico 8 anni dopo, è estremamente potente, circa 50 volte più forte dell’eroina e più di 100 volte della morfina. La sua pericolosità è accentuata dalla possibilità di causare un’overdose con appena 2 milligrammi, portando a una depressione respiratoria, arresto cardiaco o reazione anafilattica. La sostanza, usata illegalmente soprattutto in America, è associata a circa 1.500 vittime settimanali e rappresenta la principale causa di morte per gli americani tra i 18 e i 49 anni.
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