La Grecia, più di qualsiasi altro paese in Europa, ha subito le conseguenze delle politiche di austerità imposte dall’Unione Europea e dal Fondo Monetario Internazionale
Il disastro ferroviario in Grecia è frutto delle politiche di austerità imposte dall’Unione Europea? Il 28 febbraio in Grecia, un treno passeggeri e un treno merci sono entrati in collisione sulla stessa linea ferroviaria, causando 57 vittime e oltre 70 feriti. I media generalisti greci ed europei hanno inizialmente descritto l’evento come un incidente accidentale causato dalla sfortuna e dall’errore umano. Tuttavia, si è scoperto che questo disastro nasconde dinamiche simili a quelle che hanno portato al crollo del Ponte Morandi in Italia: privatizzazioni selvagge che hanno portato al deterioramento dei servizi pubblici, mettendo a rischio la vita dei cittadini.
La Grecia, più di qualsiasi altro paese in Europa, ha subito le conseguenze delle politiche di austerità imposte dall’Unione Europea e dal Fondo Monetario Internazionale, che hanno portato a tagli drastici alla spesa pubblica e all’aumento delle privatizzazioni. I cittadini greci sono ancora alle prese con le conseguenze di questa gestione disastrosa.
L’incidente ferroviario è solo l’ultimo esempio delle gravi conseguenze che possono derivare dalla privatizzazione selvaggia e dal ridimensionamento dei servizi pubblici. La mancanza di investimenti pubblici porta a servizi pubblici di bassa qualità e a possibili disastri, come dimostra questo triste evento.
Nel 2010, la Grecia iniziò a subire la pressione della Troika (Commissione Europea, Fondo Monetario Internazionale e Banca Centrale Europea) a causa della crisi finanziaria del paese. Durante una riunione del FMI, un funzionario del fondo gettò a terra il fascicolo dedicato all’OSE, la compagnia ferroviaria statale greca, chiedendo la sua chiusura. Successivamente, la privatizzazione della compagnia ferroviaria fu inclusa nei vari memorandum firmati tra la Grecia, il FMI e la Commissione europea, e si concretizzò nel 2017 con la vendita alla compagnia italiana Ferrovie dello Stato per appena 45 milioni di euro.
Ciò che sorprende è che Syriza, il partito di governo che avrebbe dovuto mettere un freno alle politiche di austerità, diede il benestare alla liquidazione dell’OSE in favore delle Ferrovie dello Stato. La privatizzazione selvaggia delle infrastrutture strategiche è stata la conseguenza delle politiche di austerità e ha portato al deterioramento dei servizi pubblici, come dimostra l’incidente ferroviario che ha causato la morte di 57 persone in Grecia.
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