I progetti italiani per creare frutta e ortaggi geneticamente modificati

In Italia si stanno sviluppando progetti per creare frutta e ortaggi geneticamente modificati. Dopo il riso, è stata autorizzata la sperimentazione in campo dell’uva, mentre in laboratorio si stanno studiando modifiche genetiche su pomodori, peperoni e melanzane

I progetti italiani per creare frutta e ortaggi geneticamente modificati

I progetti italiani per creare frutta e ortaggi geneticamente modificati. In Italia si stanno sviluppando progetti per creare frutta e ortaggi geneticamente modificati. Dopo il riso, è stata autorizzata la sperimentazione in campo dell’uva, mentre in laboratorio si stanno studiando modifiche genetiche su pomodori, peperoni e melanzane. Sebbene sia presto per affermare con certezza che questi prodotti arriveranno presto sulle nostre tavole, è una prospettiva possibile, sostenuta da motivazioni significative: un minore uso di pesticidi e sostanze chimiche, un maggiore rispetto per l’ambiente e raccolti più abbondanti.

Attualmente, questi progetti sono in fase sperimentale e coinvolgono principalmente tre università e il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (Crea). I risultati preliminari non sono lontani, ma è importante comprendere la distinzione tra le piante geneticamente modificate oggetto di queste ricerche e gli organismi geneticamente modificati (OGM) tradizionali.

Gli OGM sono organismi il cui genoma è stato alterato in modi non naturali, spesso con l’inserimento di materiale genetico estraneo. Al contrario, le piante in fase di studio in Italia vengono modificate attraverso piccole correzioni nel DNA esistente, senza l’aggiunta di nuovo materiale genetico. Questo processo, che imita le mutazioni naturali, consente di migliorare le caratteristiche delle piante, come la resistenza alle malattie o migliori performance agronomiche. Queste modifiche riflettono le stesse dinamiche che avvengono naturalmente e sono alla base dell’adattabilità e dell’evoluzione delle piante.

Ok alla coltivazione in campo della vite

L’Università di Verona ha raggiunto un importante traguardo nella ricerca agraria, ottenendo dal Ministero dell’Ambiente e Sicurezza Energetica l’autorizzazione alla sperimentazione in campo aperto della vite, una novità assoluta in Italia. Questo progetto è guidato dalla professoressa Sara Zenoni, esperta in genetica agraria, e coinvolge un gruppo di circa dieci ricercatori tra i 25 e i 36 anni, attivo da 25 anni.

Due fasi fondamentali hanno segnato il progresso di questa ricerca. La prima risale al 2007, quando il laboratorio ha partecipato al progetto di sequenziamento del genoma della vite. Da quel momento, l’attenzione si è concentrata sullo studio di geni fondamentali per la maturazione dell’acino, le risposte agli stress ambientali e la difesa contro i patogeni.

Il secondo passo cruciale è stato di carattere industriale, mirato a garantire le risorse necessarie per proseguire la ricerca. Nel 2021, è stato fondato lo spin-off EdiVite, una società privata di ricerca che opera all’interno del Dipartimento di Biotecnologie. L’obiettivo di EdiVite è sviluppare viti più resistenti ai patogeni, riducendo così la necessità di utilizzare fitosanitari per la protezione dei vigneti. Il sostegno di alcuni produttori di prosecco è stato determinante per la nascita dello spin-off, poiché questi produttori hanno richiesto lo sviluppo di una vite resistente alla peronospora, una malattia che provoca significative perdite nella produzione vitivinicola.

Piante più resistenti alla peronospora

Studiare la vite rappresenta una sfida complessa, poiché si tratta di una pianta perenne e arborea che cresce meglio nei campi rispetto alle condizioni controllate di laboratorio. EdiVite, lo spin-off dell’Università di Verona, ha sviluppato e brevettato un processo innovativo per ottenere piante migliorate. Questo processo si basa sulla rigenerazione di una singola cellula di vite, nella quale il DNA è stato corretto, portando così alla formazione di una pianta intera. Le piante possiedono una straordinaria capacità rigenerativa, potendo ricostituirsi anche a partire da singole cellule. Tuttavia, come sottolinea la professoressa Sara Zenoni, “la procedura deve essere ancora perfezionata”. Nonostante ciò, i risultati finora ottenuti sono promettenti, con piante che mostrano una maggiore resistenza alla peronospora. Mentre la sperimentazione in laboratorio continua con successo, EdiVite sta già lavorando su altre varietà di vite, sia italiane che internazionali, con l’intenzione di estendere la ricerca anche allo Chardonnay dopo il prosecco.

Parallelamente, l’Università di Torino sta conducendo un progetto simile, denominato Prospect, sotto la guida di Alberto Acquadro. Avviato nel 2017 con un team di circa dieci persone, il progetto si concentra sull’editing genomico di solanacee come pomodori, melanzane e peperoni, utilizzando la tecnologia Crispr-Cas9. Questo sistema consente di indurre mutazioni specifiche nel DNA di una pianta, accelerando processi evolutivi che in natura richiederebbero centinaia o migliaia di anni. Un esempio significativo dei progressi di Prospect riguarda una varietà di pomodoro in cui è stato modificato il gene DMR6, responsabile della suscettibilità alla malattia. Questa pianta, sottoposta a stress idrico per dieci giorni, ha dimostrato una notevole tolleranza alla siccità, oltre a una forte resistenza alla peronospora, una malattia fungina che può essere devastante per le colture.

Sperimentazione per peperoni e melanzane

Non solo il pomodoro è al centro delle sperimentazioni: anche peperoni e melanzane sono oggetto di ricerca. Alberto Acquadro, che guida il progetto Prospect presso l’Università di Torino, ha spiegato che stanno lavorando intensamente su queste colture. Le piante di peperone e melanzana sperimentate finora hanno mostrato una significativa riduzione, del 50%, dell’imbrunimento della bacca dopo il taglio. Tuttavia, lavorare sul peperone è più complicato perché questa specie è particolarmente difficile da rigenerare in vitro, un passaggio essenziale per effettuare interventi di editing genomico. Nonostante le difficoltà, il team sta cercando di migliorare questo aspetto per poter applicare la tecnologia Crispr anche al peperone, una coltura di grande rilevanza.

Oltre al lavoro svolto a Torino, altre due importanti sperimentazioni sono in corso a Milano e Roma. Il progetto milanese, avanzato e condotto dal dipartimento di Scienze agrarie e ambientali e dal dipartimento di Bioscienze dell’Università Statale, vede protagonisti i docenti Fabio Fornara e Vittoria Brambilla. Avviato nel 2017, da maggio scorso è stato avviato il primo esperimento in campo aperto in Italia su piante ottenute con le tecniche di evoluzione assistita (Tea). Questo esperimento si svolge presso l’azienda agricola Radice Fossati a Mezzana Bigli, nel Pavese, e riguarda la coltivazione del riso, anche se purtroppo è stata oggetto di atti vandalici a fine giugno.

Il secondo centro di rilievo è il Crea, che sta promuovendo a livello nazionale studi e tecniche legate alle Tea e agli ortaggi geneticamente modificati, contribuendo a portare avanti la ricerca in questo campo innovativo.

Perché questi articoli...

A differenza di qualsiasi altro sito di notizie che tende a raccontare le cose da un punto di vista di parte, Fonte Ufficiale cerca di spiegare i fatti in modo neutrale. Questa è e sarà sempre la nostra linea editoriale.

Seguiamo molte testate giornalistiche e siti di informazione per avere molteplici punti di vista, comprendere meglio la situazione che ci circonda e riuscire a spiegare bene le cose a voi che leggete. Studiamo lo stile nella comunicazione, studiamo i contenuti, cerchiamo di capire quali sono le notizie più importanti, quali interessano di più e quali di meno.

Quando, però, troviamo quelli che possono essere considerati dei veri e propri "scoop giornalistici" li inseriamo in questa categoria. In questo caso le parole utilizzate potrebbero essere meno neutrali.

Potrebbero interessarti anche questi articoli:

L'informazione è di parte! Ci sono giornali progressisti e giornali conservatori. La stessa notizia ti viene raccontata in modo diverso. Se cerchi un sito che ti spieghi le cose con semplicità, e soprattutto con imparzialità, allora questo è il posto giusto per te. Cerchiamo notizie e fatti social del momento e li rimettiamo in circolo, senza giri di parole e senza influenzarti con le nostre opinioni.

FONTEUFFICIALE.it riassume le notizie pubblicate dalle agenzie di stampa e da altri media autorevoli (come Ansa, Agi, AdnKronos, Corriere della Sera, ecc..), quindi non è direttamente responsabile di inesattezze. Se, però, ritieni che un nostro articolo debba essere modificato o eliminato puoi farne richiesta [ scrivendo qui ].

Per ricevere i nostri aggiornamenti e restare informato ti invitiamo a seguirci sul nostro profilo ufficiale di Google News.