Decine di stati degli Stati Uniti stanno facendo causa a Meta Platforms Inc. per aver danneggiato la salute mentale dei giovani

33 procuratori generali degli Stati citano in giudizio Meta per danni ai minori, sostenendo che Facebook e Instagram abbiano creato una “crisi nazionale della salute mentale giovanile”

Decine di stati degli Stati Uniti stanno facendo causa a Meta Platforms Inc. per aver danneggiato la salute mentale dei giovani
Decine di stati degli Stati Uniti stanno facendo causa a Meta Platforms Inc. per aver danneggiato la salute mentale dei giovani. Il gigante tecnologico Meta Platforms Inc. si trova sotto la lente d’ingrandimento di 33 procuratori statali che accusano l’azienda di danneggiare la salute mentale dei giovani attraverso le piattaforme di Instagram e Facebook.

In una causa intentata presso un tribunale federale della California, si sostiene che Meta abbia raccolto in modo abituale dati su bambini sotto i 13 anni, violando la legge federale che richiede il consenso dei genitori. Attualmente, nove procuratori generali stanno perseguendo azioni legali nei loro stati, portando il totale degli stati coinvolti a 41, inclusa Washington, D.C.

La denuncia afferma che Meta ha utilizzato tecnologie avanzate per attirare e coinvolgere giovani e adolescenti, mirando principalmente al profitto. Si sostiene che l’azienda abbia ingannato il pubblico riguardo ai pericoli delle sue piattaforme, in particolare per gli utenti più vulnerabili: adolescenti e bambini.

Le cause mirano al risarcimento dei danni finanziari, alla cancellazione dei dati e alla cessazione delle pratiche di Meta che violano la legge.

Il procuratore generale di New York, Letitia James, sottolinea che le società di social media come Meta hanno contribuito ai livelli record di problemi di salute mentale tra i giovani, sfruttando caratteristiche manipolative che creano dipendenza.

In risposta, Meta ha affermato di condividere l’impegno dei procuratori generali per fornire esperienze online sicure e positive per gli adolescenti, sottolineando di aver già implementato oltre 30 strumenti per supportarli.

L’ampia causa federale è il risultato di un’indagine condotta da una coalizione bipartisan di procuratori generali di vari stati, basata su rivelazioni che Meta aveva conoscenza dei danni che Instagram può causare, in particolare alle ragazze adolescenti, per quanto riguarda salute mentale e immagine corporea.

L’uso dei social media tra gli adolescenti è quasi universale negli Stati Uniti e in molte parti del mondo. La regolamentazione federale vieta ai bambini sotto i 13 anni di iscriversi alle piattaforme di social media, ma è stato dimostrato che molti bypassano questi divieti.

La denuncia afferma che Meta ha consapevolmente violato questa legge, raccogliendo dati sui bambini senza il consenso dei genitori.

La replica di Meta

Meta risponde alle accuse degli stati americani sostenendo di aver sviluppato oltre 30 strumenti nelle sue app per aiutare gli utenti adolescenti e facilitare il controllo dei genitori sull’attività online. Meta ritiene deludente che i procuratori generali abbiano scelto di concentrarsi su di loro anziché cercare soluzioni a livello di settore, dato che ci sono altre popolari piattaforme rivali come TikTok, YouTube e Snap.

L’azienda suggerisce che i social media possono anche essere luoghi in cui i giovani cercano supporto dalla comunità per affrontare i problemi della loro vita. L’indagine è stata avviata in seguito alle rivelazioni di Frances Haugen, una dipendente di Facebook, che ha diffuso oltre 20.000 pagine di documenti interni accusando Meta di mettere il profitto al di sopra della sicurezza degli utenti. Haugen ha testimoniato davanti ai legislatori sia americani che europei, affermando che Facebook non è stata in grado di ridurre i contenuti dannosi e che non si può fidare che l’azienda cambierà direzione.

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