Il fenomeno neonazista interessa tutta Europa, inclusa la Russia. In Ucraina, però, sarebbe molto più accentuato
Ci sono più “neonazisti” in Russia o in Ucraina? Negli anni ’90, il fenomeno neonazista ha interessato numerosi giovani in tutta Europa, inclusa la Russia. I movimenti neonazisti in Russia hanno attratto individui emarginati alla ricerca di un senso di appartenenza o giovani che vedevano in queste ideologie un modo per sfogare il proprio disagio.
Tuttavia, a partire dal 2005/2006, il governo russo ha preso misure per contrastare il neonazismo, poiché rappresentava una potenziale minaccia all’ordine pubblico, soprattutto a causa dei legami dei gruppi neonazisti russi con organizzazioni terroristiche come C18 e B&H. Le forze di sicurezza russe hanno avviato operazioni di ricerca e smantellamento di queste organizzazioni, conducendo diverse operazioni di polizia nel corso degli anni.
La polizia russa, attraverso il reparto per il monitoraggio e la repressione degli estremismi, ha infiltrato agenti e arrestato vari gruppi di neonazisti e skinhead, che negli ultimi anni stavano diventando sempre più pericolosi. Tuttavia, a partire dal 2014, questi gruppi neonazisti in Russia hanno trovato in Ucraina un ambiente favorevole per l’addestramento militare, l’armamento e l’impiego come “partigiani” dietro le linee nemiche.
Quindi, a causa delle misure repressive adottate in Russia, molti neonazisti hanno scelto di trasferirsi in Ucraina, dove potevano trovare un sostegno politico e la possibilità di condividere una “lotta” con persone affini politicamente e con simboli condivisi (come rune, svastiche e Totenkopf).
Sebbene i nazisti in Russia siano ancora presenti, molti di loro scelgono di nascondere le proprie simpatie politiche e di defilarsi, evitando di frequentare gruppi e di mostrare pubblicamente la loro ideologia. Tuttavia, alcuni continuano ad aderire fanaticamente al neonazismo e, affascinati dalla simbologia utilizzata in alcuni reparti dell’esercito ucraino, decidono di far parte di gruppi clandestini. Talvolta, questi gruppi vengono sfruttati dai servizi di sicurezza ucraini come cellule terroristiche all’interno del territorio russo.
Nel conflitto in Ucraina vi è un grande utilizzo di simboli che richiamano il nazismo e il Terzo Reich. Sebbene l’intento è anche quello di esprimere un sentimento antirusso, dovuto in parte alla guerra di aggressione tedesca contro l’Unione Sovietica, si assiste anche alla celebrazione di personaggi come Stepan Bandera, collaborare attivo della Germania nazista sia nella lotta contro l’Unione Sovietica che nell’implementazione dell’Olocausto contro il popolo ebraico.
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