Dall’analisi fatta dalla Fabi, sono più di 4 milioni gli italiani “senza banca” nei 3.062 comuni italiani dove non sono più presenti filiali bancarie (pari al 7% della popolazione totale)
4 milioni di cittadini italiani vivono in Comuni senza filiali bancarie. Secondo uno studio di Fabi (il principale sindacato bancario italiano), sono 3.062 i comuni italiani (che complessivamente ospitano 4 milioni di residenti, il 7% della popolazione italiana) che non hanno più filiali bancarie sul loro territorio. Gran parte di questi comuni sono piccoli paesi montani e periferici, ma non solo.
Sono, infatti, 13 i comuni con più di 10mila abitanti che si trovano in questa situazione, 10 dei quali in Campania, la prima regione per numero di abitanti che vivono in comuni senza nemmeno una banca (sono quasi 700mila). In Calabria, invece, sono oltre mezzo milione i cittadini che vivono in paesi senza banche (il 28% della popolazione). Il record è, però, in Molise (il 37% della popolazione vive in paesi senza filiari bancarie). Dalla parte opposta, invece, si posizionano Emilia-Romagna (1,2%) e Toscana (1,55).
Complessivamente, al Nord il 6% della popolazione non ha accesso a filiali nel suo comune, al Centro si scende al 4% e al Sud e nelle isole si sale al 10,7% del totale.
I problemi legati alla desertificazione bancaria
Dal 2012, la serie di crisi istituzionali, tensioni economiche internazionali e razionalizzazioni imposte dalle società finanziarie ha portato diverse banche a chiudere gli sportelli e il numero di filiali a crollare. In 10 anni (2012-2021) da 32.881 a 21.650, con una riduzione del 34,16%. Inoltre, dai 706 istituti di credito del 2012 si è passati ai 474 nel 2020 e ai 456 nel 2021. Da 315.238 dipendenti nelle filiali a fine 2012, infine, si è calati a 269.625 a fine 2021.
Si rischia una perdita del ruolo delle filiali bancarie come punti di riferimento per le comunità economiche, imprenditoriali e sociali dei territori. L’assenza di sportelli bancari dai piccoli e medi centri del Paese fa correre il rischio di allontanare sia le imprese sia le famiglie dal circuito legale della finanza e del credito.
Per il presidente della Fabi, Lando Maria Sileoni: “il ruolo sociale che le banche stanno progressivamente perdendo, anche attraverso un progressivo disimpegno sui territori, con chiusure indiscriminate e inaccettabili di agenzie bancarie, è un argomento che non può essere sottovaluto dai partiti politici“.
Inoltre, sempre secondo Sileoni, la scarsa digitalizzazione e la chiusura delle filiali possono contribuire alla diffusione dell’attività illegale. “Mi riferisco, in particolare, agli anziani, che hanno scarsa dimestichezza con gli strumenti digitali, e a chi vive al Sud, dove non solo il fenomeno della chiusura delle agenzie bancarie è più marcato e preoccupante anche per un evidente problema di accesso a internet“.
Perché questi articoli...
A differenza di qualsiasi altro sito di notizie che tende a raccontare le cose da un punto di vista di parte, Fonte Ufficiale cerca di spiegare i fatti in modo neutrale. Questa è e sarà sempre la nostra linea editoriale.
Seguiamo molte testate giornalistiche e siti di informazione per avere molteplici punti di vista, comprendere meglio la situazione che ci circonda e riuscire a spiegare bene le cose a voi che leggete. Studiamo lo stile nella comunicazione, studiamo i contenuti, cerchiamo di capire quali sono le notizie più importanti, quali interessano di più e quali di meno.
Quando, però, troviamo quelli che possono essere considerati dei veri e propri "scoop giornalistici" li inseriamo in questa categoria. In questo caso le parole utilizzate potrebbero essere meno neutrali.
Potrebbero interessarti anche questi articoli:
FONTEUFFICIALE.it riassume le notizie pubblicate dalle agenzie di stampa e da altri media autorevoli (come Ansa, Agi, AdnKronos, Corriere della Sera, ecc..), quindi non è direttamente responsabile di inesattezze. Se, però, ritieni che un nostro articolo debba essere modificato o eliminato puoi farne richiesta [ scrivendo qui ].
Per ricevere i nostri aggiornamenti e restare informato ti invitiamo a seguirci sul nostro profilo ufficiale di Google News.