Il Parlamento europeo ha rieletto Ursula von der Leyen come presidente della Commissione europea con 401 voti a favore, 284 contrari e 15 astenuti
Ursula von der Leyen è stata rieletta presidente della Commissione europea con 401 voti a favore, 284 contrari e 15 astenuti. I voti totali sono stati 707, con una maggioranza minima richiesta di 360. Sette schede sono risultate nulle. Fratelli d’Italia (Fdi) ha votato contro von der Leyen.
Durante una riunione straordinaria del gruppo Ecr, la maggioranza delle delegazioni nazionali ha confermato l’intenzione di votare contro Ursula von der Leyen, ma il gruppo ha deciso di lasciare libertà di voto ai suoi membri.
Al contrario, il gruppo dei Verdi al Parlamento europeo ha ufficialmente sostenuto von der Leyen per un secondo mandato, affermando di aver ottenuto impegni significativi sul Green Deal, sull’equità sociale nell’UE e sulla protezione della democrazia, mantenendo l’estrema destra fuori dal potere.
Carlo Fidanza, capodelegazione di Fdi all’Eurocamera, ha dichiarato che Fdi avrebbe votato compatta e unita contro von der Leyen, senza concedere libertà di voto all’interno del gruppo.
Il discorso di von der Leyen
Nel suo intervento, von der Leyen ha sottolineato l’importanza delle scelte che l’Europa deve fare in un mondo pieno di avversità. “Le scelte definiscono il destino e in un mondo pieno di avversità il destino dipende da ciò che faremo ora. L’Europa è davanti a una scelta decisiva che definirà la nostra posizione nel mondo nel prossimo quinquennio. L’Europa non può controllare dittatori e demagoghi nel mondo, ma può scegliere di tutelare la nostra democrazia”, ha dichiarato, ribadendo la necessità di una “Europa forte”.
Von der Leyen ha annunciato l’introduzione di un “vicepresidente per l’implementazione, la semplificazione e le relazioni interistituzionali” nel prossimo esecutivo UE. Ha sottolineato la necessità di semplificare le procedure per le imprese, mettendo velocità, coerenza e semplificazione tra le priorità politiche. Ogni commissario avrà il compito di ridurre gli oneri amministrativi e semplificare l’attuazione.
Nel suo discorso, von der Leyen ha ribadito che l’Europa post-seconda guerra mondiale è la migliore versione dell’UE nella storia. Ha dichiarato di non accettare la polarizzazione estrema della società e ha promesso di proteggere lo stile di vita europeo dagli estremismi e dalle demagogie. Ha inoltre evidenziato la necessità di spingere sulla competitività dell’Europa, poiché “i fondamenti dell’economia globale stanno cambiando: chi resta fermo resterà indietro, chi non sarà competitivo sarà dipendente. La corsa è aperta e voglio che l’Europa cambi marcia”. Ha indicato che le priorità del prossimo mandato saranno la prosperità e la competitività.
Riferendosi a una recente visita di un premier europeo a Mosca, von der Leyen ha criticato questa “missione di pace” definendola una politica di eccessive concessioni. Ha sottolineato che l’UE sosterrà l’Ucraina finché sarà necessario.
Von der Leyen ha anche parlato delle necessità di investimento, affermando che il Next Generation EU finirà, ma le esigenze di investimento no. Ha sottolineato la necessità di finanziamenti pubblici per sfruttare gli investimenti privati.
Ha confermato l’obiettivo di tagliare le emissioni di gas serra del 90% entro il 2040, che sarà scritto nella legge UE sul clima. Ha poi parlato della situazione a Gaza, chiedendo che lo spargimento di sangue si fermi immediatamente e sostenendo l’Autorità Nazionale Palestinese per una soluzione a due Stati.
Von der Leyen ha annunciato la nomina di un commissario per il Mediterraneo, che si concentrerà su investimenti, partenariati, stabilità economica, creazione di posti di lavoro, energia, sicurezza e migrazione, lavorando a stretto contatto con l’Alto rappresentante UE per la politica estera e di sicurezza.
Ha inoltre annunciato l’intenzione di proporre uno scudo democratico europeo per impedire che attori esterni interferiscano con i processi democratici. Ha elogiato il lavoro dei giornalisti che affrontano spionaggio e disinformazione da parte di attori stranieri, principalmente russi e cinesi.
Von der Leyen ha affrontato anche il tema del cyberbullismo e delle pratiche che inducono dipendenza sui social media, annunciando la prima inchiesta a livello UE sull’impatto dei social media sulla salute dei giovani.
Concludendo il suo discorso, von der Leyen ha citato Jacques Delors: “La nostra comunità non è solo il frutto della storia, ma della nostra volontà”. Ha esortato a continuare a lavorare insieme e a fare una scelta di leadership per l’Europa. Ha ricordato le ultime parole di David Sassoli: “La speranza siamo noi. Noi, i cittadini europei, siamo la nostra migliore speranza in un mondo pericoloso. E oggi la speranza dell’Europa è nelle vostre mani”, rivolgendosi alle forze democratiche del Parlamento europeo.
Le linee guida di von der Leyen
Nelle sue linee guida politiche di 30 pagine, von der Leyen sottolinea che “L’Europa si trova ora di fronte a una scelta chiara. La scelta di affrontare da soli il mondo incerto che ci circonda. Oppure unire le nostre società e unirci intorno ai nostri valori. Una scelta per far prevalere gli estremisti e gli acquiescenti. O di garantire che le nostre forze democratiche rimangano forti”. La presidente ribadisce che la scelta migliore è l’Europa e che è essenziale che il centro democratico in Europa regga, affrontando le preoccupazioni e le sfide dei cittadini.
Von der Leyen si impegna a mantenere la rotta sul Green Deal europeo, annunciando un piano per l’industria pulita nei primi 100 giorni del suo mandato. Questo piano è mirato a ridurre le emissioni del 90% entro il 2040, con l’intenzione di proporre una legge per accelerare la decarbonizzazione industriale. Il Clean Industrial Deal permetterà di investire di più in tecnologie pulite e industrie ad alta intensità energetica. A tal fine, von der Leyen proporrà un nuovo Fondo europeo per la competitività.
Per quanto riguarda i finanziamenti pubblici, la priorità sarà l’utilizzo delle risorse disponibili tramite NextGenerationEU e il bilancio attuale. Gli ultimi contatti di von der Leyen con i gruppi politici, inclusa una telefonata con la premier Giorgia Meloni, hanno confermato che non ci sarebbero stati cambiamenti nelle linee politiche rispetto a quanto illustrato nei giorni precedenti.
Il discorso di von der Leyen è stato frutto di un lavoro durato giorni, calibrato per rispondere alle richieste delle varie forze politiche. Tra queste, Fratelli d’Italia, con particolare attenzione ai temi della migrazione e dell’area del Mediterraneo, a cui von der Leyen intende dedicare un portafoglio specifico. Ha anche accolto le istanze della compagine socialista, che ha fortemente richiesto un commissario ad hoc agli Alloggi.
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