Il ministro degli Affari Europei dell’Ungheria, Janos Boka, ha assicurato che non ci sono iniziative per revocare la presidenza ungherese del Consiglio dell’UE
Il ministro degli Affari Europei dell’Ungheria, Janos Boka, ha assicurato che non ci sono iniziative per revocare la presidenza ungherese del Consiglio dell’UE, nonostante le indiscrezioni secondo cui 15 Paesi UE avrebbero intenzione di proporre tale revoca dopo le missioni condotte dal primo ministro Viktor Orban in Russia e Cina.
Boka ha spiegato che tra gli Stati dell’UE non c’è alcun protocollo fissato per coordinare le visite bilaterali, delle quali non vengono sempre informati. Ha aggiunto che Orban ha informato il presidente del Consiglio Europeo e i capi di Stato e di governo “in uno spirito di cooperazione”, anche se non era obbligato a farlo.
Il ministro ha inoltre smentito che ci siano indicazioni di un possibile boicottaggio dei lavori del semestre di presidenza ungherese da parte di altri Stati membri, inviando rappresentanti di basso livello ai Consigli informali in Ungheria. Anzi, ha sottolineato che la maggioranza degli Stati ha inviato rappresentanti politici agli informali, con una presenza migliore rispetto a non pochi Consigli formali.
Infine, Boka ha escluso qualsiasi connessione tra la visita di Orban in Russia e il bombardamento di un ospedale pediatrico di Kiev da parte dei russi, avvenuto poco dopo, definendosi “profondamente scosso e commosso” per l’attacco.
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